Il nuovo film del regista arriva nelle sale il 30 ottobre e contiene una umile ma convincente proposta: lasciamo fare ai ragazzi e alle ragazze.
La nuova traduzione di Einaudi del titolo de Le metamorfosi di Kafka sta facendo molto discutere
La casa editrice ha spiegato che il nuovo titolo è una traduzione più precisa e fedele dell'originale "Die Verwandlung".
Arriverà domani in tutte le librerie italiane la nuova edizione dell’antologia di racconti brevi dello scrittore tedesco Franz Kafka, con traduzione a cura di Daria Biagi. La nuova edizione ovvia ad alcune approssimazioni delle traduzioni “storiche” della celebre raccolta, ma l’oggetto del contenere che ha suscitato discussioni e dissapori è soprattutto uno: la nuova traduzione del titolo di quella che è la storia più celebre della raccolta. Fino a oggi noto come La metamorfosi , il racconto in cui il protagonista Gregor Samsa si risveglia nel corpo di un insetto avrà un nuovo titolo, La trasformazione. La piccola rivoluzione è stata spiegata puntualmente dalla traduttrice nell’introduzione della nuova antologia. La traduzione dell’originale Die Verwandlung più puntuale è proprio “la trasformazione”: un termine meno aulico e suggestivo, ma più in linea con il lessico piano e colloquiale prediletto dall’autore nella sua opera. La trasformazione inoltre fa riferimento anche al mutare delle sue relazioni con la percezione di sé e con il mondo esterno dopo la sua metamorfosi.
Il titolo “pensionato” deriva dalla scelta della traduzione spagnola e di quella francese a cui fece riferimento la prima edizione italiana dell’antologia, risalente agli anni ’20. All’epoca le convenzioni letterarie e la sensibilità in materia di traduzione erano molto differenti. Traduttori come il francese Alexandre Vialatte puntarono al termine entomologico più corretto e all’ovvio riferimento alla celebre opera dell’autore latino Apuleio, Le metamorfosi. La spiegazione di Biagi e di Einaudi però non ha convinto alcuni lettori, che si sono fatti sentire via social. Il tweet ironico con cui Einaudi ha sottolineato che anche Google Translate dà ragione alla loro scelta li ha poi mandati su tutte le furie. Se è vero che il termine tedesco equivalente sarebbe Die Metamorphose, è altresì importante rilevare come, tranne in Spagna, in Europa e nel mondo anglofono questa piccola imprecisione continui a rimanere in essere, proprio per la familiarità e l’importanza che ha assunto agli occhi di generazioni di lettori.
Il giornalista ci parla del suo nuovo libro, Bestiario artico, in cui usa gli animali del Polo Nord per collegare i diari di esplorazione del XVI secolo con le trasformazioni ambientali, geopolitiche e culturali del presente.