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Chi era Larry Flynt, il re del porno
Mercoledì 10 febbraio è morto a 78 anni Larry Flynt, editore di Hustler Magazine e definito il “re del porno” americano. Personaggio controverso, Flynt ha avuto una lunghissima carriera in cui ha ridefinito gli standard della pornografia e quelli del “free speech”, democratico di lunga data ma decisamente sui generis (ha anche corso come presidente contro Ronald Reagan), è celebre non solo per le sue pubblicazioni ma anche per essere stato coinvolto in numerose battaglie legali, durante le quali non ha mai mancato di dare spettacolo, come documentava il film del 1996 di Miloš Forman, The People vs. Larry Flynt, con protagonista un indimenticabile Woody Harrelson.
Come ricorda il Guardian, Flynt rimase paralizzato dal bacino in giù dopo un attentato alla sua vita nel 1978, compiuto dal suprematista bianco Joseph Paul Franklin, che voleva “punirlo” perché non apprezzava i servizi fotografici di Hustler in cui figuravano coppie di etnie diverse. Franklin fu condannato alla pena di morte ed è stato giustiziato nel 2013, una sentenza con cui Flynt non si è mai trovato d’accordo, sebbene abbia dichiarato che avrebbe desiderato passare un’ora con Franklin per fargli provare quello che lui aveva passato dopo l’attentato.
Nato nel 1942, Flynt è cresciuto in povertà tra il Kentucky e l’Indiana e ha abbandonato la scuola in terza media. Dopo un periodo nelle forze armate e dopo un’esperienza in una fabbrica della General Motors, nel 1968 lui e suo fratello aprono l’Hustler Club a Dayton, in Ohio. Nel 1973 il club era cresciuto fino a diventare una catena di strip club in tutto lo stato e Flynt inventa una newsletter per pubblicizzarli, newsletter che poi si trasformerà in Hustler. In aperta opposizione con la linea di Playboy, Flynt ha sempre dichiarato che per lui il porno non andava “sublimato” con l’arte: era porno e tanto bastava.
Niente era vietato sulle pagine di Hustler, a cominciare dal mostrare i genitali delle donne, una personale battaglia di Flynt. Conosciuto per il suo insaziabile appetito sessuale – aveva dichiarato di fare sesso per almeno 4-5 ore al giorno e dopo l’attentato si sottopose a un intervento di impianto del pene per continuare nella sua attività preferita – è celebre anche per aver vinto la più bizzarra delle cause: quella contro l’evangelista Jerry Falwell, che lo aveva citato in giudizio per 50 milioni di dollari a causa di un falso annuncio comparso su Hustler, in cui il predicatore diceva che il suo primo incontro sessuale era stato con sua madre. La corte suprema degli Stati Uniti stabilì che l’annuncio era una parodia e quindi protetto dalla libertà di parola.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.