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20:16 sabato 13 dicembre 2025
Hbo ha svelato le prime immagini di Euphoria 3 ma della trama di questa nuova stagione non si capisce ancora niente Ben 13 secondi di video che anticipano la terza stagione, in arrivo nel mese di aprile, in cui si vedono tutti i protagonisti e le protagoniste.
Nel 2026 OpenAI lancerà una modalità di ChatGPT per fare sexting Sarà una funzione opzionale e disattivata di default, che rimuoverà i limiti attualmente imposti al chatbot sui prompt con contenuti sessuali.
Una ricerca ha dimostrato che la crescita economica non è più legata all’aumento delle emissioni di CO₂ E, di conseguenza, che la transizione energetica non è un freno all'aumento del Pil, neanche nei Paesi più industrializzati.
Reddit ha fatto causa al governo australiano per aver vietato i social ai minori di 16 anni La piattaforma è convinta che la legge anti soci isoli i minorenni e limiti la loro voce politica nella società, fornendo benefici minimi.
La casa di Babbo Natale in Finlandia quest’anno è piena di turisti ma anche di soldati Nato L’escalation al confine russo ha trasformato la meta turistica natalizia della Lapponia in un sito sensibile per l’Alleanza Atlantica.
Il governo americano vuole che i turisti rivelino i loro ultimi 5 anni di attività sui social per ottenere il visto Vale anche per i turisti europei che dovranno consegnare la cronologia dei loro account su tutte le piattaforme social utilizzate.
Ora su Letterboxd i film si possono anche noleggiare e sono già disponibili molte chicche introvabili altrove I titoli disponibili saranno divisi in due categorie: classici del passato ormai introvabili e film recenti presentati ai festival ma non ancora distribuiti su altre piattaforme.
Da quando è stata introdotta la verifica dell’età, nel Regno Unito il traffico dei siti porno è calato ma è anche raddoppiato l’utilizzo di VPN Forse è una coincidenza, ma il boom nell'utilizzo di VPN è iniziato subito dopo l'entrata in vigore della verifica dell'età per accedere ai siti porno.

Alcuni studi stanno analizzando gli effetti dell’assenza dell’uomo sulla natura

23 Giugno 2020

Mentre noi eravamo chiusi in casa, sono fioriti gli alberi. E poi, mentre noi arretravamo, la natura si è allargata, si è presa i propri spazi (una locuzione “ecocentrica” che abbiamo sentito molto spesso durante i mesi passati). Per questo alcuni ricercatori hanno lanciato un’iniziativa per tracciare la fauna selvatica prima, durante e dopo i lockdown imposti dai governi. L’obiettivo del team – con sede nel Regno Unito – è studiare quello che viene definito “antropausa”: il rallentamento temporaneo (su scala globale) dell’attività umana. Il che potrebbe avere un grosso impatto sulla vita delle altre specie.

«Misurare quell’impatto», si legge sulla rivista Nature Ecology and Evolution, «potrebbe aiutarci a risolvere i problemi dovuti a un mondo che noi affolliamo sempre di più». Il professor Christian Rutz dell’Università di St Andrews, e presidente della International Bio-logging Society, ha sottolineato – riporta la Bbc – che i bio-logger, piccoli dispositivi di localizzazione montati sugli animali per registrare i loro movimenti e altri comportamenti, hanno raccolto informazioni essenziali durante la pandemia, tanto che il solo monitoraggio delle balene (molto più vicine alle coste durante i lockdown), ha rivelato dati preziosi sull’impatto che l’antropausa ha avuto sulla fauna oceanica. «C’è un’opportunità di ricerca davvero incredibile qui, quella che è stata provocata dalle circostanze più tragiche, e sono dati che non possiamo non considerare»,  ha detto alla Bbc. Di solito, infatti, gli studi che tentano di esaminare le conseguenze della presenza umana sull’attività degli animali selvatici si limitano a confrontare i dati raccolti in habitat protetti con aree non protette. «Questa invece è un’opportunità unica, perché durante il blocco abbiamo potuto constatare quanto stesse accadendo in tutto il mondo».

Come ricorda la Bbc, sono stati molti i racconti e i video apparsi sui social sulla fauna selvatica che apparentemente ha sfruttato la nostra assenza, muovendosi liberamente per le strade. «Nessuno sta dicendo che gli umani debbano rimanere bloccati permanentemente», ha aggiunto il prof. Rutz, «ma cosa succederebbe se scoprissimo per esempio che costruire le nostre reti di trasporti in un altro modo, potrebbe aiutare numerosi animali?». Il professor Jim Smith, dell’Università di Portsmouth, ha fatto parte di quello che potrebbe essere considerato il primo studio sull’antropausa: un’indagine a lungo termine sui cambiamenti intorno alla centrale nucleare danneggiata di Chernobyl. «Nessuno se ne accorse all’inizio, ma gli animali associati all’attività umana, come piccioni e ratti, stavano scomparendo, mentre gli animali selvatici, – cinghiali, cervi e soprattutto lupi – si stavano moltiplicando», ha detto, «Le conoscenze scientifiche acquisite durante questa crisi devastante ci consentiranno di sviluppare strategie innovative per condividere lo spazio su questo pianeta, tra noi e loro, con vantaggi sia per la fauna selvatica che per gli esseri umani».

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