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15:16 lunedì 27 ottobre 2025
È morto Björn Andrésen, «il ragazzo più bello del mondo» diventato famoso per Morte a Venezia L’attore svedese aveva settant’anni e per tutta la vita ha lottato con la difficile eredità del film di Luchino Visconti.
I ladri del Louvre sono stati catturati anche perché hanno lasciato indietro un sacco di indizi tra cui guanti, un casco, una fiamma ossidrica e un walkie-talkie Un sospettato è stato fermato all'aeroporto Charles de Gaulle mentre tentava di partire per l'Algeria, l'altro mentre si preparava a partire per il Mali.
Da quando è uscito “The Fate of Ophelia” di Taylor Swift sono aumentate moltissimo le visite al museo dove si trova il quadro che ha ispirato la canzone Si tratta del Museum Wiesbaden, si trova nell’omonima città tedesca ed è diventato meta di pellegrinaggio per la comunità swiftie.
Yorgos Lanthimos ha detto che dopo Bugonia si prenderà una lunga pausa perché ultimamente ha lavorato troppo ed è stanco Dopo tre film in tre anni ha capito che è il momento di riposare. Era già successo dopo La favorita, film a cui seguirono 5 anni di pausa.
Al caso del furto al Louvre adesso si è aggiunto uno stranissimo personaggio che forse è un detective, forse un passante, forse non esiste È stato fotografato davanti al museo dopo il colpo, vestito elegantissimamente, così tanto che molti pensano sia uno scherzo o un'immagine AI.
L’azienda che ha prodotto il montacarichi usato nel colpo al Louvre sta usando il furto per farsi pubblicità «È stata un'opportunità per noi di utilizzare il museo più famoso e più visitato al mondo per attirare un po' di attenzione sulla nostra azienda», ha detto l'amministratore delegato.
I dinosauri stavano benissimo fino all'arrivo dell'asteroide, dice uno studio Una formazione rocciosa in Nuovo Messico proverebbe che i dinosauri non erano già sulla via dell’estinzione come ipotizzato in precedenza.
Nelle recensioni di Pitchfork verrà aggiunto il voto dei lettori accanto a quello del critico E verrà aggiunta anche una sezione commenti, disponibile non solo per le nuove recensioni ma anche per tutte le 30 mila già pubblicate.

La rassegna di Studio per il weekend

La mafia della sabbia, i grattacieli alti un miglio, una definizione di "cibo normcore", gli ebrei in Europa. Articoli e reportage da leggere tornando all'ora legale.

28 Marzo 2015

Come ogni sabato, pensiamo al vostro fine settimana consigliandovi una manciata di articoli da leggere appena avete tempo. Oggi si va dal normcore alla relazione degli ebrei con l’Europa, scegliete quel che preferite.

Buona lettura.

“The Deadly Global War for Sand” – Wired.com

La sabbia è il bene di consumo più prezioso del mondo ma non tutta la sabbia può essere utilizzata per costruire città e grattacieli. Come l’Australia è finita per vendere sabbia al Dubai e come le mafie di tutto il mondo stanno conquistando un business miliardario.

“Is It Time for the Jews to Leave Europe?” – The Atlantic

La copertina di aprile dell’Atlantic dice che gli ebrei devono lasciare l’Europa.

“I ragazzi italiani che il Regno Unito non vuole più” – Internazionale

Il nuovo boom emigratorio dall’Italia punta soprattutto verso il Regno Unito, precisamente Londra, con conseguenze politico-sociali che cominciano a farsi pesanti.

“The Overhyped, Unsexy Reality of Virtual Porn” – Matter

La realtà virtuale sta facendo passi da gigante e c’è chi sta già vendendo la sua versione pornografica: ma funziona? E soprattutto: funzionerà?

“Will Self on the meaning of skyscrapers – from the Tower of Babel to the Shard” – The Guardian

Will Self ama i grattacieli, anche se dice sono simboli fallici da sboroni.

“Toward a Theory of Normcore Food” – The Awl

Il saggio definitivo sulla scena “post-hipster” alimentare e un’analisi di quali cibi possono essere definiti “normcore” e quali no.

“The Rise of the Mile-High Building” – New York

Per la prima volta nella storia l’umanità è tecnicamente in grado di costruire un grattacielo alto un miglio. Possibili conseguenze urbanistiche.

“Will the future judge us moral?” – Aeon

Come sarà il mondo tra 100 anni? E cosa penseranno di noi i terrestri del 2115, ci prenderanno per dei mostri?

 
 

Immagine: particolare della redazione parigina dell’International New York Times (Guillaume Belvèze)

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