La prima esibizione del batterista cyborg


Jason Barnes è un musicista jazz che ha recentemente perso un braccio in un incidente. Il suo strumento è la batteria, e dopo l’accaduto Barnes credeva ragionevolmente di doverlo abbandonare per sempre. Grazie a Gil Weinberg, responsabile del Georgia Tech Center for Music Technology, le cose sono andate molto diversamente: Barnes e tornato sul palco con una protesi robotica ad hoc, capace di aiutarlo a suonare.
Il nuovo braccio del batterista è un concentrato di tecnologia di ultima generazione, e permette a Barnes di unire ai suoi ritmi quelli generati dalla sola intelligenza artificiale dell’automa. La struttura della protesi, infatti, è costituita da una bacchetta principale – controllata dai movimenti di Barnes – e da una seconda bacchetta gestita da una scheda elettronica. Quest’ultima, tramite complicati algoritmi, è in grado di suonare e dà al musicista la possibilità di utilizzare sequenze impossibili per qualunque umano “standard”.
Lo scorso weekend Jason Barnes è tornato ad esibirsi sul palco, con l’aiuto provvidenziale della sua protesi. Quello che segue è il video della performance, in cui si nota distintamente il funzionamento descritto sopra.