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Charli xcx sarà produttrice e protagonista del nuovo film di Takashi Miike Chiusa ufficialmente la brat summer, la cantante ha deciso di dedicarsi al cinema.
A Parigi hanno dimostrato che la migliore arma contro l’inquinamento è la pedonalizzazione delle città Negli ultimi dieci anni più di 100 strade sono state chiuse al traffico e l'inquinamento è calato del 50 per cento.
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.

Storia della scultura del feto cosmico in 2001: Odissea nello Spazio

25 Maggio 2018

Quest’anno si celebra il cinquantesimo anniversario dall’uscita di 2001: Odissea nello spazio, il film di Kubrick che ha rivoluzionato il genere sci-fi con concetti tuttora avveniristici. Tra le scene che più si ricordano del film, oltre all’enigmatico monolite nero e alla proto-intelligenza artificiale HAL 9000, c’è un grande feto cosmico, che nel film fluttua nello spazio guardando la Terra. Mentre la sua interpretazione è ancora oggi discussa – per i più simboleggia la (ri)nascita della razza umana – è innegabile che l’immagine è diventata un’icona della storia del cinema. L’oggetto di scena usato per realizzarla è una scultura vera, a tratti inquietante, oggi parte di una mostra itinerante che celebra l’immaginario di Kubrick.

Atlas Obscura ha raccontato la storia del cosiddetto Star Child. La scultura fu creata nel 1967 appositamente per il film, all’interno degli MGM-British Studios. In origine, erano state fatte delle foto ad un bambino vero su uno sfondo scuro, ma a Kubrick non erano piaciute: il regista voleva ispirarsi alle prime scansioni fotografiche in utero che circolavano all’epoca. «Le ispirazioni per la scultura del feto che viaggia nello spazio in una bolla vennero da un’illustrazione di Robert Ardney nel suo libro African Genesis, e dalle fotografie intrauterine di Lennart Nilsson pubblicate su LIFE Magazine nel 1965», ha raccontato Tim Heptner, il curatore della mostra.

L’artista Liz Moore ne realizzò una versione in argilla, utilizzando le caratteristiche somatiche del volto di Keir Dullea (l’attore protagonista), e una versione finale in fibra di vetro, con un meccanismo che permetteva agli occhi di muoversi. Il feto cosmico fu utilizzato, oltre che come oggetto scenico, anche come materiale promozionale per uno dei poster del film. La scultura scomparve poi dalla circolazione e riemerse nel 2003, quando un’archivista lo trovò durante un sopralluogo nella tenuta di campagna del regista, quasi intatto. Da allora, mentre nel mondo del cinema cominciava il massiccio uso delle CGI e degli effetti speciali, l’oggetto è stato venerato come uno dei più rari artefatti a scopo cinematografico. Oggi viaggia con gli altri oggetti, ed è attualmente in mostra al Deutsches Filmmuseum, a Francoforte.

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