Hype ↓
19:49 giovedì 6 novembre 2025
Si è scoperto che uno degli arrestati per il furto al Louvre è un microinfluencer specializzato in acrobazie sulla moto e consigli per mettere su muscoli Abdoulaye N, nome d'arte Doudou Cross Bitume, aveva un bel po' di follower, diversi precedenti penali e in curriculum anche un lavoro nella sicurezza del Centre Pompidou.
La Presidente del Messico Claudia Sheinbaum è stata molestata da un uomo in piazza, in pieno giorno e durante un evento pubblico Mentre parlava con delle cittadine a Città del Messico, Sheinbaum è stata aggredita da un uomo che ha provato a baciarla e le ha palpato il seno.
Una foto di Hideo Kojima e Zerocalcare al Lucca Comics ha scatenato una polemica internazionale tra Italia, Turchia e Giappone L'immagine, pubblicata e poi cancellata dai social di Kojima, ha fatto arrabbiare prima gli utenti turchi, poi quelli italiani, per motivi abbastanza assurdi.
Nella vittoria di Mamdani un ruolo importante lo hanno avuto anche i font e i colori della sua campagna elettorale Dal giallo taxi alle locandine alla Bollywood, il neo sindaco di New York ha fatto un uso del design diverso da quello che se ne fa di solito in politica.
Il nuovo album di Rosalía non è ancora uscito ma le recensioni dicono che è già un classico Anticipato dal singolo e dal video di "Berghain", Lux uscirà il 7 novembre. Per la critica è il disco che trasforma Rosalia da popstar in artista d’avanguardia.
La nuova serie di Ryan Murphy con Kim Kardashian che fa l’avvocata è stata demolita da tutta la critica All’s Fair centra lo 0 per cento su Rotten Tomatoes, in tutte le recensioni si usano parole come terribile e catastrofe.
Un giornalista italiano è stato licenziato per una domanda su Israele fatta alla Commissione europea Gabriele Nunziati ha chiesto se Israele dovesse pagare la ricostruzione di Gaza come la Russia quella dell'Ucraina. L'agenzia Nova lo ha licenziato.
Lo Studio Ghibli ha intimato a OpenAI di smetterla di usare l’intelligenza artificiale per creare brutte copie dei suoi film Assieme ad altre aziende dell'intrattenimento giapponese, lo Studio ha inviato una lettera a OpenAI in cui accusa quest'ultima di violare il diritto d'autore.

Cosa succederebbe se Kim Jong-un fosse davvero morto?

01 Maggio 2020

Sono ormai settimane che la stampa internazionale si interroga sulla sorte del leader supremo della Corea del Nord Kim Jong-un, la cui ultima apparizione pubblica risale allo scorso 12 aprile e sulla cui salute si rincorrono notizie contrastanti e non verificate. È gravemente malato? È in coma? Si sta proteggendo dal Coronavirus? È fermo nel suo treno speciale vicino a Wonsan? È morto e non ce lo hanno ancora detto [il primo disertore coreano eletto in Parlamento al Sud dice di sì, e che l’annuncio verrà dato nel weekend, ndr]? Per ora le fonti ufficiali tacciono e Corea del Sud e Cina continuano a ripetere che non ci sono segnali strani da Pyongyang. Mentre su Internet girano meme surreali, si inizia a parlare di successione: secondo gli esperti la Corea del Nord è assimilabile a una dinastia, per cui è legittimo pensare che sarà qualcuno della famiglia di Kim Jong-un a succedergli in caso di morte. C’è l’ipotesi (piuttosto dubbia) della sorella Kim Yo-jong, stratega della comunicazione del leader, ma anche quella dello zio Kim Pyong-il.

Ma cosa succederebbe in quella parte di mondo se davvero il leader supremo fosse morto e la Corea del Nord entrasse in un periodo di instabilità politica? Il South China Morning Post prova a delineare degli scenari futuri, focalizzandosi soprattutto sulla reazione di Cina, Stati Uniti e Corea del Sud. «Se il governo di Pyongyang dovesse crollare, secondo quanto riferito entrerebbe in vigore un piano di emergenza USA-Corea del Sud chiamato OPLAN 5029. Il piano mira a proteggere il confine [tra le due Coree, ndr] e le armi nucleari della Corea del Nord se il governo non è in grado di funzionare regolarmente o se il controllo di tali armi diventa impossibile». L’incertezza maggiore risiede nelle condizioni per attivare questo piano, mentre la preoccupazione più grande degli Stati Uniti è che le armi nucleari della Corea del Nord vengono rivendute. La Cina, invece, che è la principale fonte di aiuto e sostegno diplomatico del Paese, da sempre considera la stabilità politica del suo irrequieto vicino cruciale per la propria sicurezza. Sebbene la Cina abbia acconsentito alle sanzioni delle Nazioni Unite sui programmi nucleari del Nord, è diffidente nei confronti di qualsiasi operazione politica o diplomatica che possa far crollare l’economia o insidiare il partito al potere, soprattutto per timore di un’ondata migratoria di rifugiati. La più grande preoccupazione di Pechino, tuttavia, «è la prospettiva delle truppe americane e sudcoreane che operano lungo il suo confine, una preoccupazione che ha spinto la Cina a entrare nella guerra di Corea 70 anni fa. Tuttavia, è improbabile che un cambio di leadership nella Corea del Nord provocherà importanti cambiamenti nella relazione tra i due Paesi, spiega Lu Chao, professore all’Accademia delle scienze sociali di Liaoning in Cina».

Per quanto riguarda la Corea del Sud, oltre ai piani militari congiunti con l’America, un eventuale sgretolamento della dittatura al Nord comporterebbe un afflusso straordinario di rifugiati che il Paese si troverebbe a gestire. L’altra problematica, inoltre, sarebbe quella di creare un quartier generale amministrativo al Nord per gestire la crisi e un’eventuale transizione del potere. Si tratterebbe, secondo fonti di intelligence americane, di una sorta di governo locale con poteri temporanei che potrebbe gestire i movimenti dei cittadini dal Nord al Sud, dove oggi già esistono alcuni programmi di reinserimento sociale per i disertori che sono riusciti a scappare dal Paese. Per ora si tratta solo di speculazioni, anche perché, come ha scritto Giulia Pompili sul Foglio, in questo momento storico a nessuno serve una Corea del Nord instabile.

Articoli Suggeriti
La Presidente del Messico Claudia Sheinbaum è stata molestata da un uomo in piazza, in pieno giorno e durante un evento pubblico

Mentre parlava con delle cittadine a Città del Messico, Sheinbaum è stata aggredita da un uomo che ha provato a baciarla e le ha palpato il seno.

Nella vittoria di Mamdani un ruolo importante lo hanno avuto anche i font e i colori della sua campagna elettorale

Dal giallo taxi alle locandine alla Bollywood, il neo sindaco di New York ha fatto un uso del design diverso da quello che se ne fa di solito in politica.

Leggi anche ↓
La Presidente del Messico Claudia Sheinbaum è stata molestata da un uomo in piazza, in pieno giorno e durante un evento pubblico

Mentre parlava con delle cittadine a Città del Messico, Sheinbaum è stata aggredita da un uomo che ha provato a baciarla e le ha palpato il seno.

Nella vittoria di Mamdani un ruolo importante lo hanno avuto anche i font e i colori della sua campagna elettorale

Dal giallo taxi alle locandine alla Bollywood, il neo sindaco di New York ha fatto un uso del design diverso da quello che se ne fa di solito in politica.

Un giornalista italiano è stato licenziato per una domanda su Israele fatta alla Commissione europea

Gabriele Nunziati ha chiesto se Israele dovesse pagare la ricostruzione di Gaza come la Russia quella dell'Ucraina. L'agenzia Nova lo ha licenziato.

Nel suo discorso dopo la vittoria alle elezioni, il neosindaco di New York Zohran Mamdani ha sfidato Donald Trump

Nelle prime dichiarazioni pubbliche e social, il neosindaco ha anche ribadito la promessa di ridisegnare NY a misura di migranti e lavoratori.

Il Premier australiano è stato accusato di antisemitismo per aver indossato una maglietta dei Joy Division

Una deputata conservatrice l’ha attaccato sostenendo che la T-shirt con la copertina di Unknown Pleasures sia un riferimento ai campi di concentramento.

La neo premio Nobel per la pace Maria Corina Machado ha detto che l’intervento militare è l’unico modo per mandare via Maduro

La leader dell’opposizione venezuelana sembra così approvare l'iniziativa militare presa dall'amministrazione Trump.