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Tutti i dettagli dell’imbarazzante show di Kanye West a Parigi

«Tutti qui sanno che io sono il leader e che nessuno può gestirmi. Questa è una situazione ingestibile» ha detto al suo pubblico Ye (ovvero Kanye West) prima dell’inizio della sfilata a sorpresa con cui lunedì 3 ottobre, fuori dal calendario ufficiale e senza preavviso, ha presentato la nona stagione di Yeezy alla settimana della moda di Parigi. Dopo aver aperto la sfilata di Balenciaga, essere arrivato da Givenchy anche lì senza preavviso, ieri sera Ye ha fatto aspettare i suoi cinquanta selezionati ospiti (tra cui Demna, Anna Wintour e Vanessa Friedman del New York Times) per un’ora e mezza prima di lanciarsi in un monologo in cui ha parlato della rapina dell’ex moglie Kim Kardashian a Parigi nel 2016, del suo ex manager Scooter Braun e della rottura con Gap e adidas, marchi con cui ha recentemente chiuso la sua collaborazione, il tutto mentre indossava una maglietta con scritto “White Lives Matter”. Come già nel settembre del 2016, dopo il crticatissimo show a New York, anche questa volta il rapper è stato sommerso di critiche.

Ovviamente la T-shirt, che è stata indossata anche in passerella da alcune modelle e che riprende lo slogan dei suprematisti bianchi che sminuisce il movimento Black Lives Matter, ha sollevato moltissime polemiche sui social, dove in tanti si sono detti esausti dalle continue provocazioni di Ye. Agli occhi più attenti non è sfuggito che Naomi Campbell, che ha sfilato per Yeezy, quella maglietta non l’ha indossata anche se ha comunque scelto di presenziare allo show. Non è la prima volta che Kanye West si lancia in dichiarazione confuse e problematiche sulle questioni razziali e nessuno sembra aver dimenticato quella volta che disse che la schiavitù dei neri in America «sembrava quasi una scelta» né il suo supporto a Donald Trump. I successivi tentativi di ritrattare quelle dichiarazioni e posizionarsi come il genio ribelle che va controcorrente non sembrano aver funzionato neanche tra i più accaniti tra i suoi fan.

A far esplodere le reazioni indignate, poi, è stata la scelta di invitare Candace Owens, controversa commentatrice politica e autrice di stampo conservatore che si è fatta fotografare anche lei con la maglietta incriminata. Come ha spiegato lo stesso Ye a Vogue Business: «Parigi è la cattedrale della moda. Se faccio musica, musica rap, mi metto la felpa con cappuccio, prendo un Uber e vado a casa di Future. E se invece lavoro sui vestiti? Vado a Parigi». L’evento ha segnato il suo ritorno in passerella dopo la brusca fine delle sue più grosse collaborazioni: con Gap, interrotta a settembre dopo due anni, perché a suo dire il marchio non avrebbe rispettato i termini del contratto, quindi con adidas, con la giustificazione che era arrivato il momento «di proseguire da solo».