Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Julian Assange canta la cover di una hit australiana


Julian Assange sta facendo campagna elettorale. Il quarantaduenne attivista australiano, dopo oltre un anno di vita da recluso nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra, ha infatti deciso di presentare i suoi candidati per le prossime elezioni australiane di novembre, che vedranno opposti l’attuale premier Kevin Rudd e lo sfidante conservatore Tony Abbott. Il nome del suo partito, lanciato lo scorso luglio, è – nemmeno a dirlo – Wikileaks Party.
Assange ha sponsorizzato la candidatura di sette candidati al Senato australiano negli Stati del New South Wales, Victoria e Western Australia, e per lanciarla adeguatamente non lesina in colpi di scena. Così nell’ultima edizione di Juice Rap News – un tg online satirico in cui i presentatori “rappano” le notizie – il più celebre dei rifugiati si è reinventato cantante, cantando una cover di John Farnham popolarissima nel suo paese d’origine, You’re the voice.
Il video è stato registrato integralmente alla sede dell’ambasciata ecuadoriana nel Regno Unito. Il risultato è un misto di revival musicale e attivismo digitale, che magari farà storcere il naso ai puristi di entrambi i generi, ma sicuramente riuscirà ad attirare l’attenzione degli abitanti del Down Under.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.