Un film che riesce a dare sostanza alla materia letteraria informe e nervosa del libro e la piega, senza tradirla, all’interno del mondo cinematografico del regista.
La stylist di Julia Roberts non vuole rivelare il brand del cardigan con la faccia di Luca Guadagnino
Il misterioso cardigan indossato dall'attrice al suo arrivo a Venezia è già diventato l'oggetto del desiderio della Mostra del Cinema.

Così come le Swifites si sono lanciate sul vestito a righe Ralph Lauren indossato da Taylor Swift nelle foto con cui ha annunciato il suo fidanzamento, finendo le scorte mondiali dell’abito in meno di un’ora, è da ieri che molti fan di Luca Guadagnino stanno cercando di capire come accaparrarsi il cardigan sfoggiato da Julia Roberts appena atterrata a Venezia per la prima di After the Hunt insieme a un paio di Superga nere e la maxi bag Phantom Celine. Tanto cringe quanto adorabile, il cardigan bianco è cosparso di disegni di facce maschili tra cui si riconosce indubbiamente quella di Luca Guadagnino, ripetuta varie volte.
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Non è la prima volta che un attore o un attrice omaggia ironicamente Luca Guadagnino (e nello specifico, alla sua faccia): ricordiamo che per mesi Timothée Chalamet ha avuto come foto profilo di Instagram proprio un ritratto del regista che l’ha lanciato con Call Me by Your Name e con cui pare abbia costruito un bel rapporto di amicizia. Ma tornando al cardigan: i fan di Guadagnino sospettano che ci sia lo zampino di Jonathan Anderson, dallo scorso giugno direttore creativo di Dior e fedele collaboratore del regista che ha curato i costumi di Queer e Challengers e si occuperà anche dei costumi di Artificial. Interrogativo a cui la stylist di Julia Roberts, Elizabeth Stewart, non ha in alcun modo voluto dare una risposta, e chissà se la darà.