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03:20 sabato 18 ottobre 2025
Hollywood non riesce a capire se Una battaglia dopo l’altra è un flop o un successo Il film di Anderson sta incassando molto più del previsto, ma per il produttore Warner Bros. resterà una perdita di 100 milioni di dollari. 
La Corte di giustizia europea ha stabilito che gli animali sono bagagli e quindi può capitare che le compagnie aeree li perdano Il risarcimento per il loro smarrimento è quindi lo stesso di quello per una valigia, dice una sentenza della Corte di giustizia dell'Unione Europea.
È uscito il memoir postumo di Virginia Giuffre, la principale accusatrice di Jeffrey Epstein Si intitola Nobody’s Girl e racconta tutti gli abusi e le violenze subiti da Giuffré per mano di Epstein e dei suoi "clienti".
È morto Paul Daniel “Ace” Frehley, il fondatore e primo chitarrista dei KISS Spaceman, l'altro nome con cui era conosciuto, aveva 74 anni e fino all'ultimo ha continuato a suonare dal vivo.
Dell’attentato a Sigfrido Ranucci sta parlando molto anche la stampa estera La notizia è stata ripresa e approfondita da Le Monde, il New York Times, il Washington Post, Euronews e l’agenzia di stampa Reuters.
Oltre alle bandiere di One Piece, nelle proteste in Usa è spuntato un altro strano simbolo: i costumi gonfiabili da animale Costumi da rana, da dinosauro, da unicorno: se ne vedono diversi in tutte le città in cui si protesta con Trump e contro l'Ice.
Secondo Christopher Nolan, non c’è un attore che quest’anno abbia offerto un’interpretazione migliore di The Rock in The Smashing Machine Quello del regista è il più importante endorsement ricevuto da The Rock nella sua rincorsa all'Oscar per il Miglior attore protagonista.
Dopo 65 anni di pubblicazione, Il Vernacoliere chiude ma non esclude il ritorno Lo ha annunciato su Facebook il fondatore e direttore Mario Cardinali, che ha detto di essere «un po' stanchino» e spiegato la situazione di crisi del giornale.

È morto Jethro Lazenby, il figlio di Nick Cave

10 Maggio 2022

«Con infinita tristezza, posso confermare che mio figlio Jethro è morto. Siamo grati per la privacy che concederete alla nostra famiglia in questo momento», queste le parole, riportate dalla Bbc, con le quali Nick Cave ha confermato la notizia della morte del suo primo figlio. Jethro Lazenby era nato a Melbourne nel 1991 e aveva scoperto che suo padre era Nick Cave quando aveva già compiuto otto anni. Poco più che ragazzino aveva cominciato a fare il modello, poi l’attore, recitando nel 2007 in Corroboree e nel 2011 in My Little Princess. Negli ultimi anni aveva deciso di dedicarsi anche alla fotografia. 

Lo scorso 5 maggio Lazenby era stato rilasciato dal Remand Centre, carcere di Melbourne, su decisione di un giudice che gli aveva imposto di iniziare un percorso per superare la tossicodipendenza e di evitare qualsiasi contatto con la madre, Beau Lazenby, per due anni. La decisione del giudice di impedire al figlio di incontrare la madre era conseguenza di un fatto avvenuto il 7 marzo scorso: Jethro si era presentato a casa di Beau e lei aveva accettato di fargli passare lì la notte. La mattina dopo i due avevano avuto un litigio al termine del quale Jethro aveva aggredito la madre. Sanguinante e spaventata, la donna si era rifugiata in un pub poco distante da casa, dove aveva poi chiamato la polizia. In seguito a questo episodio a Jethro era stata diagnosticata una forma di schizofrenia, patologia che, secondo il suo avvocato Sean Ghattas, aveva influenzato in maniera determinante il suo comportamento. Nel 2018 Jethro era già stato incarcerato per una serie di aggressioni ai danni della sua fidanzata dell’epoca.

Jethro è morto meno di sette anni dopo suo fratello minore Arthur, che aveva quindici anni quando cadde da un dirupo nei pressi della casa di Brighton in cui viveva con la famiglia. L’indagine successiva alla morte aveva appurato che Arthur aveva assunto Lsd prima della caduta che gli era costata la vita, definita in ogni caso «un incidente». Dopo la morte di Arthur, Cave aveva scritto della «vastità del suo lutto», raccontando come sentisse il figlio vicino in ogni momento: «Lo sento che mi parla, che mi fa da genitore, che mi guida, anche se non è qui». Dopo la perdita del figlio, Cave aveva deciso di lasciare Brighton e di trasferirsi a Los Angeles nel tentativo di allontanarsi da un luogo che era diventato ormai «troppo triste. Ma siamo tornati dopo aver scoperto che, a prescindere da dove decidessimo di vivere, ci saremmo portati quella tristezza sempre con noi».

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