Cose che succedono | Cinema

È morto James Earl Jones, la voce di Darth Vader e di Mufasa

James Earl Jones ha pronunciato due delle battute più citate nella storia del cinema, quella in cui Darth Vader rivela a Luke Skywalker di essere suo padre e quella in cui Mufasa spiega a Simba che un giorno tutta la savana sarà il suo regno. Sono soprattutto queste due interpretazioni quelle che vengono ricordate in queste ore, adesso che si è saputo della morte di Jones: l’attore aveva 93 anni ed è morto nella sua casa di Duchess County, nello Stato di New York.

Come certe volte capita nella carriera di certi attori, la fama generata da un’interpretazione ha finito per “oscurare” quasi sessant’anni di carriera: tanto è durata quella di Jones, sessant’anni durante i quali il suo nome è apparso nei titoli di testa di più di 80 film, e poi c’è il suo lavoro da doppiatore, e tutte le interpretazioni nei teatri di Broadway e off Broadway. Di Star Wars e del Re Leone abbiamo detto, e quindi adesso è giusto citare anche gli altri, grandi film in cui Jones ha recitato. La lista potrebbe diventare troppo lunga, quindi, limitandoci solo ai più famosi, citiamo Il dottor Stranamore, Un uomo in prestito (dove per la prima volta un attore afroamericano interpreta il Presidente degli Stati Uniti), Conan il barbaroL’uomo dei sogniI ragazzi vincenti Terra amata – Cry, the Beloved Country e Il principe cerca moglie.

Ovviamente è soltanto una parte, questa, della carriera di Jones, una carriera che è stata fatta di cinema ma anche di teatro e televisione: al teatro ha vinto due volte il Tony Award e grazie alle sue interpretazioni televisive è stato candidato agli Emmy in otto occasioni, diventando il primo attore nella storia a vincerne due nello stesso anno, il 1991, uno per Heat Wave e l’altro per La legge di Bird. Del carattere, della dolcezza, dell’umorismo di Jones stanno scrivendo in queste ore tutti quelli che lo hanno conosciuto di persona. C’è un episodio, però, che dimostra i suoi pregi più di qualunque altro. I fan di Star Wars lo conoscono bene: Jones fu pagato solo 7 mila dollari per il suo lavoro di doppiatore di Darth Vader nel primo e nel secondo film della saga. Non solo: chiese che il suo nome non venisse inserito nei titoli di testa né di Una nuova speranza né di L’impero colpisce ancora, perché la considerava una mancanza di rispetto nei confronti di quello che lui riteneva il “vero” interprete di Darth Vader, Robert Prowse.