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Jack Dorsey è uscito da Twitter

Jack Dorsey è ufficialmente l’ex-Ceo di Twitter. La notizia era stata rilanciata come indiscrezione da CNBC nel pomeriggio, adesso è arrivata la conferma: al posto di Dorsey diventa amministratore delegato “con effetto immediato” il chief technology officer Parag Agrawal, votato all’unanimità dal board. Dorsey continuerà a far parte del consiglio di amministrazione di Twitter fino alla scadenza del suo mandato da consigliere, cioè fino alla riunione degli azionisti prevista per il maggio del 2022. L’unica dichiarazione di Dorsey, fin qui, non chiarisce le ragioni della sua decisione di lasciare il posto di Ceo: «Ho lavorato molto affinché questa azienda avesse la forza di andare oltre la sua fondazione e i suoi fondatori», ha scritto in una mail inviata ai dipendenti di Twitter e postata anche sul social network. Nella stessa mail Dorsey si dice sicuro della bontà della sua scelta, delle capacità di Agrawal e di Bret Taylor (che assumerà le funzioni di presidente del consiglio di amministrazione) di guidare l’azienda e della sua decisione di lasciare anche il posto di consigliere una volta giunta la scadenza del mandato.

Agrawal prenderà il posto di Dorsey in un momento estremamente delicato per Twitter: l’azienda ha dichiarato di voler raggiungere entro la fine di quest’anno il traguardo dei 315 milioni di daily active users e per la fine del 2023 è già fissato l’obiettivo di raddoppiare il fatturato annuale. Agrawal lavora per Twitter da più di un decennio e dal 2017 ricopriva il ruolo di chief technology officer. Il campo nel quale si è più speso in questo ultimi anni è quello dello sviluppo dell’intelligenza artificiale e del machine learning.

Per quanto riguarda le intenzioni di Dorsey da qui in avanti, come detto, non ci sono certezze e bisognerà attendere le sue dichiarazioni in merito. Certo è che la sua posizione come amministratore delegato di Twitter era in discussione ormai da diverso tempo: lo scorso anno Elliott Management, un fondo d’investimento tra i più importanti azionisti di Twitter, aveva provato a sostituirlo. Alla fine le parti (Dorsey e Paul Singer, il fondatore di Elliott che nutriva dubbi sulla capacità di Dorsey di gestire sia Twitter sia Square, l’azienda di pagamenti digitali) avevano raggiunto un accordo che permetteva a Dorsey di mantenere la sua posizione di Ceo. Fino a oggi, almeno, il giorno in cui il fondatore di Twitter lascia per la seconda volta: era già successo nel 2008 e Dorsey era già “tornato a casa” una prima volta nel 2015.