Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
La mappa della “Internet of things”


Thingful.net è un sito con una missione semplice da dichiarare, ma un po’ meno semplice da realizzare: come recita la sua descrizione, si tratta di «un motore votato alla scoperta dell’Internet of things pubblico, che fornisce un indice geografico che rivela dove sono le cose, chi le possiede e come sono usate».
La mappa mondiale di Thingful è disseminata di puntini di diversi colori, concentrati soprattutto in Europa e America del nord, che rappresentano altrettanti oggetti connessi alla Rete. Il sito organizza queste “cose” – sistemi di controllo energetico, container, stazioni meteo, navi cargo e indicatori di posizionamento di vario genere – in diverse categorie, pescando da database pubblici per costruire un atlante mondiale della connettività.


Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.