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Kevin Costner è stato denunciato da un’attrice per una scena di stupro non prevista durante le riprese di Horizon Un episodio che ricorda molto quello che successe a Maria Schneider sul set di Ultimo tango a Parigi.
Dopo 60 anni a Mosca è stato inaugurato un nuovo monumento dedicato a Stalin Si trova nella stazione della metropolitana Taganskaya ed è l'esatta riproduzione di un monumento "perso" nel 1966.
Per prepararsi al ruolo di giurata del Booker, Sarah Jessica Parker ha detto che sta leggendo due libri al giorno Ha preso molto sul serio il ruolo, che prevede la lettura di 170 libri entro il 29 luglio.
In Slovacchia hanno deciso che la soluzione al problema degli orsi è mangiarli Ce ne sono troppi nelle foreste del Paese e il governo vuole diminuirne drasticamente il numero, anche se si tratta di una specie protetta.
A causa della crisi climatica un ghiacciaio in Svizzera è collassato e ha distrutto un intero villaggio Il sistema di monitoraggio ha permesso di evacuare per tempo il paese, ma il disastro di Blatten potrebbe ripetersi presto.
Maria Grazia Chiuri lascia la direzione creativa di Dior Dopo la collezione Cruise presentata a Roma due giorni fa, la stilista romana e la Maison francese si separano definitivamente dopo 9 anni.
Elon Musk ha lasciato il Doge ma assicura che è ancora il migliore amico di Donald Trump I due hanno bisticciato un po' nell'ultimo periodo, quindi Musk ne ha approfittato per rassicurare i fan suoi e di Trump.
Il produttore di Popeye di Robert Altman ha detto che quello è stato senza dubbio il film più incocainato di sempre Secondo Barry Diller, Ceo di Paramount all'epoca delle riprese, così tanta droga sul set di un film non si è mai vista.

In Francia un gruppo di donne difende la libertà degli uomini di importunare

09 Gennaio 2018

«Noi difendiamo la libertà di importunare, indispensabile per la libertà sessuale». È il titolo shock di un articolo collettivo apparso su Le Monde nel quale un gruppo di 100 donne, tra cui Catherine Millet, Ingrid Caven e Catherine Deneuve, esprime il rifiuto per un tipo di femminismo che alimenta e promuove «l’odio per gli uomini». Secondo il gruppo, l’uomo che tenta insistentemente o con modi un po’ maldestri di sedurre una donna non è per forza un delinquente, così come la galanteria non è un’aggressione machista. Il caso Weinstein, affermano, è stato importantissimo per prendere coscienza delle violenze sessuali nell’ambiente lavorativo. Ma questa liberazione della parola, aggiungono, rischia di trasformarsi nel suo contrario.

«È una caratteristica del puritanesimo», scrivono, «quella di prendere in prestito, in nome di un presunto”bene generale”, i temi della protezione delle donne e della loro emancipazione per incatenarle meglio a uno stato di vittime eterne». E continuano: «La campagna #metoo ha portato alla pubblica accusa di alcuni individui che, senza la possibilità di difendersi o rispondere, sono stati messi sullo stesso piano degli aggressori sessuali. Una giustizia sommaria che ha costretto uomini innocenti a dimettersi o a perdere il posto di lavoro per aver compiuto il gesto di sfiorare un ginocchio, cercare di rubare un bacio, inviare messaggi sessualmente espliciti, parlare di cose intime a una cena di lavoro». Una “febbre di inviare i maiali al macello” che, secondo loro, invece di aiutare le donne a emanciparsi serve gli interessi dei nemici della libertà sessuale, degli estremisti religiosi e dei peggiori reazionari.

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