Bulletin ↓
04:49 lunedì 16 giugno 2025
Dua Lipa e Callum Turner si sono innamorati grazie a Trust di Hernan Diaz Il premio Pulitzer 2023 è stato l'argomento della prima chiacchierata della loro relazione, ha rivelato la pop star.
In dieci anni una città spagnola ha perso tutte le sue spiagge per colpa della crisi climatica  A Montgat, Barcellona, non ci sono più le spiagge e nemmeno i turisti, un danno di un milione di euro all’anno per l'economia locale.
Ai Grammy dal 2026 si premierà anche l’album con la migliore copertina È una delle tante novità annunciate dalla Record Academy per la cerimonia dell'anno prossimo, che si terrà l'1 febbraio.
Ronja, la prima e unica serie animata dello Studio Ghibli, verrà trasmessa dalla Rai Ispirata dall’omonimo romanzo dell’autrice di Pippi Calzelunghe, è stata diretta dal figlio di Hayao Miyazaki, Goro. 
Ogni volta che scoppia un conflitto con l’Iran, viene preso come ufficiale un account dell’esercito iraniano che però non è ufficiale Si chiama Iran Military, ha più di 600 mila follower ma non ha nulla a che fare con le forze armate iraniane.
L’unico sopravvissuto al disastro aereo in India non ha idea di come sia riuscito a salvarsi Dopo l’impatto, Vishwash Kumar Ramesh ha ripreso i sensi in mezzo alle macerie: i soccorritori l’hanno trovato mentre cercava il fratello.
L’Egitto sta espellendo tutti gli attivisti arrivati al Cairo per unirsi alla Marcia mondiale per Gaza I fermati e gli espulsi sono già più di un centinaio e tra loro ci sono anche diversi italiani.
Per ricordare Brian Wilson, Vulture ha pubblicato un estratto del suo bellissimo memoir Si intitola I Am Brian Wilson ed è uscito nel 2016. In Italia, purtroppo, è ancora inedito.

È il momento delle miniserie

Il successo agli Emmy di The People v. O.J. Simpson: American Crime Story celebra il ritorno di un genere che dieci anni fa sembrava tramontato.

19 Settembre 2016

In principio era Fargo, poi è stato il turno di Olive Kitteridge, e adesso è il momento di The People v. O.J. Simpson: American Crime Story: è da qualche anno oramai che le miniserie sono una delle categorie più interessanti degli Emmy Awards.

«Miniserie», a dire il vero, è un termine che rischia di trarre un po’ in inganno, perché evoca un modello più britannico che americano – cioè una serie televisiva composta da pochi episodi – che non sempre è adatto per descrivere gli show che stanno facendo parlare di sé e che spesso vengono raggruppati in questo insieme. La categoria ufficiale, quella usata dagli Emmy, è “Limited Series or Movie”: serve per indicare tutta una gamma di formati che trascendono la serializzazione tradizionale, dagli episodi singoli (come nel caso di Sherlock – The Abominable Bride), ad antologie (come Fargo e O.J. Simpson), fino a vere e proprie mini-serie (vedi Luther, che nella sua quarta stagione ha contato appena due episodi).

oj-simpson-time-and-channel-2

In questa ultima edizione, O.J. Simpson: American Crime Story, serie “true crime” in 10 parti dedicate al celebre processo per uxoricidio, ha fatto incetta di tutti i premi che poteva ottenere: inclusi migliore “limited series”, migliore attore protagonista per una “limited series” (il premio è andato a Courtney B. Vance, che impersona l’avvocato Johnnie Cochran, ma era candidato anche Cuba Gooding Jr, che fa OJ), e migliore attrice protagonista per una “limited series” (Sarah Paulson come il pubblico ministero Marcia Clark). L’anno scorso aveva portato a casa otto premi e tredici nomination nella stessa categoria Olive Kitteridge, miniserie in quattro puntate tratta dall’omonimo romanzo di Elizabeth Strout, che ruota intorno alla vita di un’insegnante depressa, cioè Frances McDormand. Nel 2014 Fargo, l’antologia ispirata al celebre film degli anni Novanta, aveva vinto due premi e svariate nomination per la sua prima stagione: a due anni di distanza si è ripresentata agli Emmy con la seconda stagione, ottenendo sei nomination ma nessuna vittoria.

In un pezzo pubblicato su The Verge alla vigilia della cerimonia, la critica televisiva Kaitlyn Tiffany notava che oramai le miniserie sono diventate «la categoria più cool della tv». Si tratta di un genere un tempo rigido e ben definito – insomma i classici sceneggiati di pochi episodi, come per esempio la saga Radici, il cui reboot era tra i candidati a questa edizione degli Emmy – che ha cominciato a perdere di rilevanza all’inizio degli anni Zero del nuovo millennio: nell’età dell’oro di quelli che vengono comunemente chiamati “prestige tv drama series”, cioè le serie drammatiche di qualità con vicende complesse che si dipanano su molte puntate e stagioni (I Soprano, Breaking Bad e via dicendo), sembrava esserci poco spazio per i formati più brevi. Nel 2014 però il successo di Fargo ha cambiato le cose, scrive Tiffany: in quell’occasione «la miniserie si è ristabilita come un formato rivitalizzato, sia in termini di successo popolare, di creatività e di apprezzamento della critica». Poco dopo gli Emmy hanno deciso di cambiare il nome della categoria, da «miniserie» a «limited series», per rendere l’idea della varietà di show che rientrano al suo interno.

stasera-tv-37

Certo, il medagliere degli ultimi tre Emmy Awards ne è una delle dimostrazioni, ma che le miniserie stiano vivendo una seconda giovinezza lo si può vedere anche senza tirare in ballo i premi. Alcune delle serie più interessanti di cui si sta parlando in questi mesi e anni rientrerebbero proprio nella categoria “limited series”. Per esempio The Get Down, la serie musicale in sei puntate di Baz Luhrmann sul Bronx della fine degli anni Settanta, uscita per Netflix lo scorso agosto; oppure The Jinx, lo show della Hbo, in sei puntate pure esso, andato in onda lo scorso anno, e che ha ridefinito il rapporto tra fiction e documentario. Mentre il mese prossimo uscirà la terza stagione di Black Mirror, la miniserie britannica resuscitata da Netflix e che nelle sue due prime stagioni ha offerto una delle più sofisticate rappresentazioni del futuro.

Articoli Suggeriti
Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

Leggi anche ↓
Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.

Odessa ex città aperta

Reportage dalla "capitale del sud" dell'Ucraina, città in cui la guerra ha imposto un dibattito difficile e conflittuale sul passato del Paese, tra il desiderio di liberarsi dai segni dell'imperialismo russo e la paura di abbandonare così una parte della propria storia.

Assediati dai tassisti

Cronaca tragicomica di come non sia possibile sfuggire alla categoria più temuta e detestata del Paese.