Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Il sito di incontri che ha deciso di boicottare Firefox


OkCupid, online dai primi anni Duemila, è un social network dedicato al dating, uno dei maggiori della sua categoria. Nella giornata di ieri ha fatto parlare di sé per una singolare iniziativa che ha coinvolto il dibattito politico e – soprattutto – gli utenti del popolare browser Mozilla Firefox.
Da qualche ora, infatti, provando a dirigersi sul sito di incontri da Firefox si ottiene un messaggio insolito: «Il nuovo CEO di Mozilla, Brendan Eich, è un avversario dell’uguaglianza dei diritti per le coppie omosessuali. Preferiremmo, quindi, che i nostri utenti non usassero software di Mozilla per accedere a OkCupid».
Eich, che è stato nominato presidente della società la settimana scorsa, a tutti gli effetti è stato un sostenitore della controversa Proposition 8 californiana del 2008 (il referendum che chiedeva l’abolizione del diritto di matrimonio per i gay). OkCupid non ne fa una questione puramente personale: «Se persone come il signor Eich avessero spazio, più o meno l’8% delle relazioni che abbiamo lavorato sodo per costruire sarebbero illegali. L’uguaglianza di diritti per le relazioni omosessuali è personalmente importante per molti di noi qui a OkCupid. Ma è professionalmente importante per l’intera compagnia».
L’annuncio si chiude in modo laconico: «Se vuoi continuare a usare Firefox, il link in basso ti porterà al sito. Tuttavia, ti incoraggiamo a usare un altro software per accedere a OkCupid». E il boicottaggio del più celebre browser open source è servito.
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Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.