Cosa abbiamo letto ad aprile in redazione.
Tutto quello che è successo nel 2016 in un solo quadro (ispirato a Bosch)

Il 2016 è un anno considerato da molti infausto, le vittorie di Trump e di Brexit e la morte di alcune importanti icone della cultura occidentale sono tra i motivi, ma è stato anche un anno di attentati in Europa. L’artista americano Niv Bavarsky ha riassunto tutti gli avvenimenti importanti (soprattutto per gli Stati Uniti) in un unico quadro ispirato dichiaratamente al Giardino delle delizie di Hieronymus Bosch. Comprende celebrità scomparse, tragedie, eventi culturali e sportivi e anche meme. Si può comprare una stampa su questo sito, se, come ironizza Gizmodo, «avete proprio bisogno di commemorare quest’anno».
È anche possibile approfondire il lavoro e scoprire a cosa corrispondono le figure se non le riconoscete, su Beutler Ink, il sito che ha commissionato il lavoro, dove si legge anche: «Abbiamo preso in considerazione le ambientazioni Olimpiadi di Rio e Westworld prima di prendere deciderci per Bosch, di cui quest’anno si celebre il cinquecentenario». Beutler Ink produce e commissiona ogni anno un’illustrazione per riassumere i dodici mesi trascorsi e dal 2013 al 2015 Mario Zucca, Noah Smith e Luke McGarry si sono succeduti nel disegnare l’anno ognuno secondo uno stile.



La band hip hop irlandese viene da anni di provocazioni ed esagerazioni alle quali nessuno aveva fatto troppo caso, fin qui. Ma è bastata una frase su Gaza, Israele e Stati Uniti al Coachella per farli diventare nemici pubblici numero 1.

Ancora più dei suoi romanzi precedenti, Vanishing World , appena uscito per Edizioni E/O, sembra scritto da una macchina senza sentimenti che ci mostra tutte le variabili possibili e immaginabili della stupidità umana.