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13:26 giovedì 11 dicembre 2025
Da quando è stata introdotta la verifica dell’età, nel Regno Unito il traffico dei siti porno è calato ma è anche raddoppiato l’utilizzo di VPN Forse è una coincidenza, ma il boom nell'utilizzo di VPN è iniziato subito dopo l'entrata in vigore della verifica dell'età per accedere ai siti porno.
Secondo una ricerca, nel 2025 abbiamo passato online più tempo che durante i lockdown Oramai i "vizi" presi durante la pandemia sono diventati abitudini: ogni giorno passiamo online tra le quattro e le sei ore.
Si è scoperto che Oliver Sacks “ritoccò” alcuni casi clinici per rendere i suoi libri più appassionanti e comprensibili Un'inchiesta del New Yorker ha rivelato diverse aggiunte e modifiche fatte da Sacks ai veri casi clinici finiti poi nei suoi libri.
Lo 0,001 per cento più ricco della popolazione mondiale possiede la stessa ricchezza della metà più povera dell’umanità, dice un rapporto del World Inequality Lab Nella ricerca, a cui ha partecipato anche Thomas Piketty, si legge che le disuguaglianze sono ormai diventate una gravissima urgenza in tutto il mondo.
È morta Sophie Kinsella, l’autrice di I Love Shopping Aveva 55 anni e il suo ultimo libro, What Does It Feel Like?, era un romanzo semiautobiografico su una scrittrice che scopre di avere il cancro.
La Casa Bianca non userà più il font Calibri nei suoi documenti ufficiali perché è troppo woke E tornerà al caro, vecchio Times New Roman, identificato come il font della tradizione e dell'autorevolezza.
La magistratura americana ha pubblicato il video in cui si vede Luigi Mangione che viene arrestato al McDonald’s Il video è stato registrato dalle bodycam degli agenti ed è una delle prove più importanti nel processo a Mangione, sia per la difesa che per l'accusa.
David Byrne ha fatto una playlist di Natale per chi odia le canzoni di Natale Canzoni tristi, canzoni in spagnolo, canzoni su quanto il Natale sia noioso o deprimente: David Byrne in versione Grinch musicale.

Il Nyt e il caso Thompson

Gli effetti neanche tanto secondari che lo scandalo di Jimmy Savile, in odor di pedofilia, sta avendo dalle parti del giornale americano

27 Ottobre 2012

Una cosa che ho scritto per Il Foglio sugli effetti dello scandalo Savile e BBC dalle parti del New York Times.

Tanti e tali sono i risvolti che rischia di portarsi appresso l’affaire Jimmy Savile – l’ex conduttore storico della BBC (scomparso lo scorso anno) in odor di abusi e di pedofilia recidiva sulla cui presunta copertura omertosa da parte dei vertici del broadcaster è in corso una seria e vasta indagine – che da qualche giorno uno di questi è sbarcato prepotentemente oltreoceano.
E lo ha fatto aprendo una piccola grande crepatura nella granitica struttura di un altro colosso del mondo dei media con la schiena dritta e la M maiuscola, il New York Times, dalle cui colonne digitali martedì scorso Margareth Sullivan, il public editor del giornale, ha sollevato il seguente quesito: dello scandalo della BBC sappiamo molto vista la copertura che ne sta dando il nostro ufficio di Londra, ma non sarebbe forse il caso di farsi più aggressivi e di approfondire i vari “non ero a conoscenza davvero di nulla” dell’allora capo della tv inglese Mark Thompson, dato che, fino a prova contraria, dal prossimo 12 novembre lo stesso Thompson si insedierà ufficialmente come nuovo Ceo del nostro glorioso giornale?
La domanda, vista la delicatezza della vicenda, non è caduta nel vuoto. In un’intervista del giorno dopo ripresa dallo stesso New York Times, Mark Thompson ha dichiarato che è assolutamente corretto che gli vengano chieste spiegazioni in merito da parte del suo imminente datore di lavoro ma che non crede di aver ravvisato nel suo comportamento su questa faccenda nulla che possa inficiare il suo impegno preso con il New York Times. […]

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