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07:26 lunedì 10 novembre 2025
Un imprenditore ha speso un milione di dollari per promuovere una collana AI a New York e tutte le sue pubblicità sono state vandalizzate Avi Schiffman voleva far conoscere il suo prodotto ai newyorchesi. Che gli hanno fatto sapere di non essere interessati all'amicizia con l'AI.
Stranger Things sta per finire ma ricomincerà subito, visto che Netflix ha già pronto lo spin-off animato S’intitola Tales From ’85 ed espande la storia ufficiale tra la seconda e la terza stagione, riprendendone i personaggi in versione animata.
Gli azionisti di Tesla hanno entusiasticamente approvato un pagamento da un bilione di dollari a Elon Musk  Se Musk raggiungerà gli obiettivi che l'azienda si è prefissata, diventerà il primo trillionaire della storia incassando questo compenso da mille miliardi.
Nel primo trailer de La Grazia di Paolo Sorrentino si capisce perché Toni Servillo con questa interpretazione ha vinto la Coppa Volpi a Venezia Arriverà nella sale cinematografiche italiane il 15 gennaio 2026, dopo aver raccolto il plauso della critica alla Mostra del cinema di Venezia.
Nel nuovo album di Rosalia c’è una canzone in italiano dedicata a San Francesco e Santa Chiara Si intitola "Mio Cristo Piange Diamanti", che lei definisce «la sua versione di un'aria», cantata in un perfetto italiano.
Si è scoperto che uno degli arrestati per il furto al Louvre è un microinfluencer specializzato in acrobazie sulla moto e consigli per mettere su muscoli Abdoulaye N, nome d'arte Doudou Cross Bitume, aveva un bel po' di follower, diversi precedenti penali e in curriculum anche un lavoro nella sicurezza del Centre Pompidou.
La Presidente del Messico Claudia Sheinbaum è stata molestata da un uomo in piazza, in pieno giorno e durante un evento pubblico Mentre parlava con delle cittadine a Città del Messico, Sheinbaum è stata aggredita da un uomo che ha provato a baciarla e le ha palpato il seno.
Una foto di Hideo Kojima e Zerocalcare al Lucca Comics ha scatenato una polemica internazionale tra Italia, Turchia e Giappone L'immagine, pubblicata e poi cancellata dai social di Kojima, ha fatto arrabbiare prima gli utenti turchi, poi quelli italiani, per motivi abbastanza assurdi.

Il film del Grande Gatsby, del 1926

30 Maggio 2012

Il Grande Gatsby, nuovo film di Baz Luhrmann, atterrerà nelle sale italiane solo nel 2013, ma da quando il trailer è stato diffuso e si è saputo che utilizzerà la tecnologia 3D sta facendo parlare moltissimo di sé. In più, come nel più tipico stile di Luhrmann, ci saranno i soliti cortocircuiti tra presente e passato, contemporaneità e tempo letterario, nell’estetica e nella colonna sonora: non è niente di geniale, e si era già visto in Romeo+Giulietta e Moulin Rouge, con Christina Aguilera (sic) e Pink (SIC) per quest’ultimo o Des’ree e i Garbage per il primo. Di certo, per quanto riguarda la trasposizione filmica del romanzo di Fitzgerald, ci sarà la presenza di “No Church In The Wild” di Jay Z e Kanye West (è bene spendere due paroline anche sul trailer de I Miserabili, uscito oggi: la prima impressione è che si avvalga di un patetismo epico piuttosto kitsch. Ma è soltanto un trailer, ancora).

Si parla molto anche del confronto con la precedente pellicola, datata 1974, con Robert Redford e Mia Farrow, sceneggiata da F.F. Coppola e girata da Jack Clayton. Poco si parla della versione ancora precedente, del 1949, con protagonista Alan Ladd (celebre per il ruolo di Shane ne Il cavaliere della valle solitaria), ma nessuno sembra aver citato la primissima versione, datata 1926. Caso estremamente inusuale (per oggi) di traduzione cinematografica dopo un solo anno dell’uscita del romanzo (che vide la luce, appunto, nel 1925), il film fu girato da Herbert Brennon, più famoso per il suo Peter Pan del ’24, con Gatsby interpretato dal premio Oscar Warner Baxter.

Si trattava di un film muto, e come molti “fratelli” dell’epoca è andato perduto in ogni sua forma. È sopravvissuto però il trailer, recentemente ripescato dalla Paris Review. Siamo felici di riproporvelo, per fare un tuffo negli anni ’20 veri, lontani dalle “bizzarrie” di Luhrmann e dagli occhialoni a tre dimensioni.

 

(dc)

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