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2015, l’anno degli incidenti causati da droni

Il 2015 è stato anche l’anno dei droni. Justin Peters, che si occupa a tempo pieno di sistemi di velivoli senza pilota, scrive su Slate che «è stato l’Anno del Drone: l’anno in cui gli aerei senza pilota sono diventati una cosa così normale da poter essere ormai comprata, che so, al 7-Eleven». Le stime della Federal Aviation Administration citate da Peters fissano a 1,6 milioni il numero di droni venduti nei soli Stati Uniti durante l’anno che si appresta a finire. Con la diffusione di questi oggetti, sono aumentati anche i casi di malfunzionamento dei suddetti, e di conseguenza gli incidenti, di cui il più recente è la caduta del drone che seguiva la discesa dello sciatore austriaco Marcel Hirscher la settimana scorsa.

A settembre un drone si è schiantato a Lexington, Kentucky, all’inaugurazione dell’appena ristrutturato Commonwealth Stadium prima di una partita di football, e durante l’estate un drone ha fatto perdere coscienza a una donna che partecipava a un gay pride a Seattle. A gennaio un drone aveva fatto il suo ingresso addirittura alla Casa Bianca, piombando sul prato verde della residenza del Presidente Obama. Il mese successivo a Phnom Penh, capitale della Cambogia, il giornalista tedesco Michael Altenhenne ha deciso di far volare il suo DJI Phantom 2 oltre le mura dorate del Palazzo Reale, causando le ire della regina madre Norodom Monineath Sihanouk, che pare fosse in quel momento intenta a svolgere i suoi esercizi fisici serali. E sempre a Seattle, a novembre un drone ha rischiato di ferire esseri umani impattando contro una ruota panoramica in funzione.

A questa lista vanno aggiunte le continue riportate collesioni di droni con aerei di linea, aeromobili da turismo ed elicotteri. Come risolvere questi casi di intrusioni di velivoli senza pilota in spazi dove non dovrebbero trovarsi? Una soluzione, per quanto tranchant, ricordata da Slate è quella di Drone Slayer, l’uomo del Kentucky che a luglio ha sparato a un drone che aveva iniziato a sorvolare la sua proprietà. Pragmatico, ma poco avveduto: è stato arrestato poco dopo.