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21:19 venerdì 12 settembre 2025
Per la prima volta nella storia, nel mondo ci sono più bambini obesi che sottopeso Stando a un report dell'Unicef, oggi un bambini su 10 soffre di obesità, addirittura uno su 5 è in sovrappeso.
Su internet la T-shirt dell’assassino di Charlie Kirk sta andando a ruba, anche a prezzi altissimi Su eBay sono spuntati decine di annunci in cui la maglietta viene venduta a prezzi che arrivano anche a 500 dollari.
In Corea del Nord sono aumentate le condanne a morte per chi guarda film e serie TV straniere Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, il regime di Kim Jong-un ora usa anche l'AI per perseguire questo grave crimine.
L’episodio di South Park che prendeva in giro Charlie Kirk è stato “cancellato” La decisione è arrivata dopo le proteste dei conservatori statunitensi, che accusano lo show di aver contribuito al clima d’odio contro Kirk.
La bandiera di One Piece è diventata un simbolo di protesta in tutto il mondo Prima in Nepal e adesso anche in Francia: la bandiera del manga di Eichiiro Oda è diventato il vessillo di tutti coloro che si ribellano ai governi.
Il video dell’omicidio di una ragazza ucraina a Charlotte, North Carolina, è diventato un’arma di propaganda di tutta la destra mondiale A partire, ovviamente, dal movimento Maga nel Stati Uniti, da Donald Trump in persona, fino all'Italia, a Matteo Salvini.
Le proteste di Bloquons tout in Francia sarebbero partite tutte da un post in un gruppo Telegram Un post neanche tanto recente: è apparso su Telegram a maggio ma è diventato virale negli ultimi giorni, subito prima e subito dopo le dimissioni di Bayrou.
C’è un nuovo uomo più ricco del mondo che ha superato Elon Musk grazie all’AI Si chiama Larry Ellison e ha scavalcato l'allievo-rivale grazie alla crescita record della sua Oracle, dovuta agli investimenti nell'intelligenza artificiale.

Hillary voleva mantenere le truppe in Iraq

19 Giugno 2014

Hillary Clinton avrebbe cercato di convincere Obama a non ritirare le truppe dall’Iraq. Lo rivela James Jeffrey, ex ambasciatore americano a Baghdad, in un’intervista a The Daily Beast.

Il ritiro delle truppe americane dall’Iraq è stato una dei cavalli di battaglia della prima campagna elettorale di Barack Obama. Una promessa poi mantenuta dal presidente americano, che tra il 2009 e il 2011 ha completato il rimpatrio delle forze armate statunitensi che erano di stanza nel paese mediorientale. Ora che, a tre anni di distanza, l’Iraq si trova nel caos più totale (per saperne di più leggi Cosa sta succedendo in Medio Oriente), qualcuno comincia però a domandarsi se non sia stato un errore. Soprattutto da destra: secondo i Repubblicani, l’Iraq si sta disintegrando per colpa del ritiro voluto da Obama: mentre su Slate il commentatore conservatore Reihan Salam scrive che «l’America non avrebbe mai dovuto lasciare l’Iraq».

Ma quale è stato il ruolo di Hillary Clinton, che in quel periodo era segretario di Stato? Ufficialmente Hillary ha sempre difeso le posizioni del presidente, anche se è noto che proprio sull’Iraq i due avessero opinioni contrastanti: nel 2002, quando era senatrice, Hillary aveva sostenuto la campagna militare voluta da Bush, cosa che poi Obama le avrebbe rinfacciato durante le primarie democratiche.

Una volta eletto, Obama l’ha nominata segretario di Stato, e i due hanno lavorato in tandem mettendo da parte i dissapori precedenti. Tuttavia, stando alle indiscrezioni dell’ambasciatore Jeffrey, pare che fossero in profondo disaccordo sul come gestire il dossier Iraq. Da un lato Obama e il suo staff vedevano nel ritiro delle truppe una promessa che non si poteva non mantenere. Dall’altro il dipartimento di Stato capitanato da Clinton temeva che le condizioni per il ritiro non ci fossero: «Hillary Clinton era molto decisa sul mantenere le truppe lì», ha detto il diplomatico. «Voleva rimanere in Iraq oltre il 2011»

Clinton, tuttavia, non ha mai confermato questa versione. Intervistata da Christiane Amanpour lo scorso martedì, ha difeso la linea di Obama e addossato la colpa del fallimento in Iraq al governo di Nuri al-Maliki.

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