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09:29 martedì 21 ottobre 2025
La prima serie tv tratta dal Signore delle mosche l’ha realizzata Jack Thorne, il creatore di Adolescence Con la consulenza degli eredi di William Golding, per garantire la massima fedeltà della serie, prodotta da Bbc, ai temi e alle atmosfere del romanzo.
Il figlio del fondatore di Mango sarebbe sospettato nell’indagine sulla morte del padre Lo riportano i quotidiani El Pais e La Vanguardia: la polizia starebbe verificando delle supposte incongruenze nelle dichiarazioni di Jonathan Andic relative alle circostanze della morte del padre Isak.
È morta Sofia Corradi, la donna che ha inventato l’Erasmus “per colpa” della burocrazia italiana Aveva 91 anni e l'idea dell'Erasmus le venne quando in Italia non le furono riconosciuti degli esami universitari fatti negli Usa.
Persino la ministra della Cultura francese ha ammesso che i ladri che hanno rubato i gioielli dal Louvre sono stati «molto professionali» Una sconsolata Rachida Dati ha dovuto ammettere che i ladri hanno agito con calma, senza violenza e dimostrandosi molto esperti.
Gli addetti stampa della Casa Bianca hanno risposto «tua madre» a una normalissima domanda di un giornalista durante una conferenza stampa Una domanda sul vertice tra Trump, Putin e Zelensky a Budapest, che Karoline Leavitt e Stephen Cheung hanno preso molto male, a quanto pare.
Hollywood non riesce a capire se Una battaglia dopo l’altra è un flop o un successo Il film di Anderson sta incassando molto più del previsto, ma per il produttore Warner Bros. resterà una perdita di 100 milioni di dollari. 
La Corte di giustizia europea ha stabilito che gli animali sono bagagli e quindi può capitare che le compagnie aeree li perdano Il risarcimento per il loro smarrimento è quindi lo stesso di quello per una valigia, dice una sentenza della Corte di giustizia dell'Unione Europea.
È uscito il memoir postumo di Virginia Giuffre, la principale accusatrice di Jeffrey Epstein Si intitola Nobody’s Girl e racconta tutti gli abusi e le violenze subiti da Giuffré per mano di Epstein e dei suoi "clienti".

Cosa dobbiamo aspettarci dalla nuova stagione di The Handmaid’s Tale

18 Aprile 2018

La seconda stagione di The Handmaid’s Tale, una delle serie più interessanti dello scorso anno, è alle porte. In America sarà disponibile in streaming su Hulu il 25 aprile, mentre in Italia uscirà il giorno dopo per TimVision. Si sa che la seconda stagione conterà 13 episodi, anche se non è chiaro quanti saranno online già dal primo giorno: per la prima stagione erano stati messi online contemporaneamente i primi tre episodi, poi gli altri sono usciti singolarmente una volta a settimana.

La seconda stagione parte esattamente dal finale della prima, cioè con la protagonista Offred/June che saliva su un pulmino diretto non si sa dove. Era anche la fine del romanzo omonimo di Margaret Atwood da cui The Handmaid’s Tale è ispirato (in Italia è stato pubblicato da Ponte alle Grazie col titolo Il racconto dell’ancella). Questo significa che gli sceneggiatori, che hanno lavorato insieme alla scrittrice canadese, hanno dovuto creare una trama che prima non c’era e che le nuove puntate saranno una sorpresa anche per chi ha letto il libro. Vulture ha pubblicato qualche anticipazione.

Si scopre che «June è ancora incinta, portando dentro di sé il figlio che dovrebbe partorire per la coppia di cui è serva, il comandante Fred Waterford (Joseph Fiennes) e sua moglie Serena (Yvonne Strahovski), anche se in realtà il bambino è figlio dell’autista dei Waterford, Nick (Max Minghella). Però nei primi pochi episodi June rimane determinata a ritrovare sua figlia e, cosa più importante, a fuggire da Gilead, anche a costo di correre gravi rischi». Un’altra cosa anticipata da Vulture è che vedremo “le colonie”, cioè i territori super-inquinati dove il regime manda i dissidenti a morire, e che rivedremo il personaggio di Ofglen/Emily, recitato dalla bravissima Alexis Bledel, che in molti davano per morto: scopriamo così che Ofglen non è stata giustiziata, come una puntata della prima stagione lasciava intendere, ma è stata mandata a lavorare nelle colonie, e lì la vedremo. Dal trailer è inoltre possibile intuire che nelle colonie vedremo anche Ofwarren/Janine, l’ancella cui era stato cavato un occhio per punire il suo comportamento ribelle.

Per chi si fosse perso la prima stagione e il romanzo di Margaret Atwood, The Handmaid’s Tale è una distopia ambientata in un regime dittatoriale, Gilead, sorto al posto degli Stati Uniti. Gilead, una sorta di teocrazia cristiana, si basa soprattutto sull’oppressione delle donne, che perdono il diritto alla proprietà privata e cui è vietato persino leggere. Visto che in tutto il mondo (non solo a Gilead) il numero di donne fertili è in calo, le giovani donne che sono ancora in grado di concepire e di portare avanti una gravidanza sono fatte schiave e mandate a servire le coppie sterili della classe dirigente: l’uomo di casa le stupra ciclicamente in modo da metterle incinte. Le ancelle perdono il diritto al nome, vengono chiamate col nome del padrone preceduto dalla preposizione “of”, anche se, nella trasposizione in serie, lo spettatore conosce anche il nome di battesimo precedente alla loro riduzione in schiavitù.

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