Mai come quest'anno abbiamo assistito a pubbliche manifestazioni di odio nei confronti dei turisti. Reazioni comprensibili a un problema che si fa sempre più grave, ma che non è così che risolveremo.
In Grecia non ci sono lavoratori per accogliere i turisti in arrivo questa estate
Ce ne vorrebbero 80 mila ma gli imprenditori del settore non hanno idea di dove trovarli.

A poche settimane dall’inizio della stagione estiva, la Grecia si prepara a fronteggiare un afflusso record di turisti senza i lavoratori necessari per accoglierli. Mancano infatti all’appello oltre 80 mila professionisti nel settore dell’accoglienza. Trovare un barista, un receptionist, un cameriere di sala o un bagnino è diventata una missione impossibile su tutto il territorio nazionale. Tanto che alcuni imprenditori, stando a quanto riporta il Guardian, tentano di soffiare i dipendenti alla concorrenza offrendo salari maggiori e benefit aggiuntivi.
Questa carenza di manodopera per uno dei settori chiave dell’economia greca – da solo il turismo pesa per il 25 per cento del Pil nazionale – è un problema che si trascina sin dalla pandemia. Durante lo stop forzato dovuto al lockdown, molti lavoratori stagionali del settore turistico hanno trovato impiego altrove e non sono più tornati.
È la vita d’ufficio ad attirare i giovani – pochi, dato il calo demografico che accomuna Italia e Grecia – con salari migliori e serate libere. Anche se dal 2024 la Grecia è passata alla settimana a sei giorni lavorativi. Meglio dunque stare in ufficio anche il sabato che rimanere senza reddito per buona parte dell’anno. Gli impieghi nel settore turistico infatti sono per lo più stagionali, perciò lasciano il lavoratore senza uno stipendio dopo la fine dell’estate e soltanto il sussidio trimestrale di disoccupazione garantito in Grecia.
Con l’arrivo dei turisti già nell’aria, la soluzione potrebbero essere i migranti. Sia quelli legali – con accordi ad hoc con nazioni come Egitto, Vietnam, Bangladesh e India – sia i richiedenti asilo finiti nel limbo dei centri di accoglienza. Ora l’associazione alberghiera ellenica ha lanciato un progetto per formarli, affinché possano salvare la stagione turistica greca.

Negli anni diversi collettivi e associazioni hanno deciso di investire nei luoghi d'origine dai quali, quasi sempre, si decide di andare via. L'obiettivo è cambiare finalmente il modo in cui viviamo e, soprattutto, raccontiamo la provincia.