Hype ↓
14:59 venerdì 5 settembre 2025
A Broadway è arrivato il musical dell’Italian Brainrot e durante la prima ovviamente è successo di tutto Tung Tung Tung Tung Tung Tung Tung Tung Tung Sahur è stato arrestato, il pubblico l'ha presa male, la protesta è arrivata fino a Times Square.
Drake ha girato un lungometraggio in cui se ne va in giro per i luoghi di culto di Milano C'è anche la Bocciofila Caccialanza di via Padova, dove incontra Sfera Ebbasta.
Trump vuole cambiare il nome del ministero della Difesa in ministero della Guerra Non il più rasserenante dei messaggi per il mondo, il fatto che il segretario alla Difesa Pete Hegseth diventi segretario alla Guerra. 
Un quadro trafugato dai nazisti è stato ritrovato in Argentina grazie a un annuncio immobiliare È il "Ritratto di signora” del pittore italiano Giuseppe Ghislandi, meglio conosciuto come Fra Galgario.
È morto a 91 anni Giorgio Armani Con infinito cordoglio, il gruppo Armani ha annunciato la scomparsa del suo ideatore, fondatore e instancabile motore.
La nuova campagna di Valentino è ambientata in un bagno pubblico Scattata da Glen Luchford, celebra uno spazio liminale in cui tutte le identità si incontrano.
Alla parata militare cinese Putin e Xi Jimping hanno parlato di immortalità e di come ottenerla L'appassionata conversazione è stata registrata dai microfoni della televisione di stato cinese durante la parata militare a Pechino.
È uscito il primo teaser di Cime tempestose con Jacob Elordi e Margot Robbie Un minuto e mezzo di scene che ci confermano che sì, il film diretto Emerald Fennell, la regista di Saltburn, sarà un adattamento erotico.

Le tute brutte e il nuovo poverismo

Givova, Zeus e Legea: perché marchi un tempo sfigatissimi sono diventati di tendenza.

27 Febbraio 2019

La tuta da ginnastica aveva già fatto storcere il naso a Karl Legerfeld che la considerava un segno di sconfitta di chi ha perso il controllo della propria vita. Come però il re dello stile sapeva bene, esiste tuta e tuta, c’è sconfitta e sconfitta: dal comfort un po’ sbracato ma trendy di Nike e Adidas fino alle tute swag aspirazionali di Vetements, di cui solo il pantalone si aggira attorno ai 500 euro. Ma la vera débacle, ovvero quella in poliestere triacetato venduta al mercato a 15 e su Amazon a 20 euro, fino a poco tempo fa non era stata presa in considerazione neanche dal più sgamato “cool hunter”. Eppure, esprit du temps, eccole spuntare lucide e aderenti nelle Stories di rapperini e trappers di tendenza, tute prima immettibili e sfigatissime e ora curioso oggetto di culto del nuovo poverismo metropolitano: Zeus, Givova, Legea sono i nomi di brand sportivi appannaggio fino a oggi quasi esclusivo di serie dilettantistiche di calcio e sport minori a cui forniscono divise bicolori para sovietiche, senza neanche il lusso di essere vintage né tantomeno “un classico”.

L’artefice di questo ambizioso détournement è la cultura hip hop con la sua ossessione di essere la vera voce della strada. Già, perché in tempi di Gucci Gang e di chilometriche code per accaparrarsi un paio di Yeezy, a essere hype è invece un rapper di Caserta di nome Speranza, che mischia trap e hardcore anni Novanta e con immaginario gangsta di provincia. La settimana scorsa ad ascoltarlo al locale La Fine di Roma c’era l’élite indie della Capitale, dai The Pills a quelli di Bomba Dischi passando per cantautori, filmmaker e designer. Tutti che sapevano a memoria pezzi come “Chiavt a Mammt”, canzone meme da un distopico villaggio vacanze “Gomorra” con animatori Pio & Amedeo, “Spall’a sott”, buona per un saggio di etnomusicologia anni Settanta (il titolo fa riferimento alle processioni con la Madonna portata in spalla dai paesani) e la hit “Givova”, un inno alla vita del carcerato e alla sua estetica dal basso. La “canzone della tuta” è il simbolo della credibilità di strada di Speranza e inizia così: “Trasim nta galera ca tuta ra Legea, ra Zeus o ra Givova / Scarpe slacciate o’ per / New Balance o Diadora / Fors sbagliamm e mod / Ma nu sbagliamm mod”. In galera la tuta serve a stare comodi, non c’è nessun fotografo di The Sartorialist a immortalare tendenze, e proprio per questo spopola lo streetwear della bancarella del mercato, con tanto di mutande Uomo e sneakers slacciate.

Ma quale scossa ha fatto uscire dalle sbarre queste divise sportive bruttine per farne uno status symbol del nuovo rap, da Speranza al chiacchierato Massimo Pericolo (già citato in una sua Stories dal producer americano Diplo)? Questo nuovo poverismo, che ha attecchito più in metropoli come Roma e Milano che nella provincia da cui ha origine, sembra essere la risposta più semplice al bling blig spendaccione di una trap ormai in prima fila alle sfilate della Fashion Week: con i soldi di un paio di Balenciaga ti compri 40 tute della Legea. Ma, come spiegazione, il rifiuto dell’ala dura e pura dell’hip hop di certe dinamiche della coolness non è abbastanza.

Un frame del video “7 MILIARDI” di Massimo Pericolo

Forse occorre tornare con la memoria alla diffusione del cappellino da baseball rosso con la scritta trumpiana “Make America Great Again” tra gli hipster di Williamsburg qualche anno fa, che – con un’inedita operazione Lol – trasformarono un simbolo dell’establishment del populismo di destra nell’ironica appartenenza al suo esatto contrario. Una sorta di provocazione identitaria necessaria per uscire da una comfort zone estetica – quella delle collezioni H&M, per fare un esempio – in cui è impossibile distinguersi, e quindi riconoscersi. E la stessa consapevolezza ironica deve aver mosso i creatori del marchio italiano Familia Povera, felpe e magliette con stampe punk – si va da quella dell’Euro a quella che storpia il logo del vecchio Nokia – in stile “faccio-da-me” (Diy, per intendersi), viste addosso a personaggi del pop alternativo come Any Other e Generic Animal. L’ironia purtroppo non ha mai portato bene al fashion, serissimamente effimero, ma la moda di strada è fatta d’altra pasta ed è spesso un riflesso strano di quello che ci succede attorno. Che la tuta Givova sia la risposta alla divisa della Polizia di Salvini?

Articoli Suggeriti
Un quadro trafugato dai nazisti è stato ritrovato in Argentina grazie a un annuncio immobiliare

È il "Ritratto di signora” del pittore italiano Giuseppe Ghislandi, meglio conosciuto come Fra Galgario.

È uscito il primo teaser di Cime tempestose con Jacob Elordi e Margot Robbie

Un minuto e mezzo di scene che ci confermano che sì, il film diretto Emerald Fennell, la regista di Saltburn, sarà un adattamento erotico.

Leggi anche ↓
Un quadro trafugato dai nazisti è stato ritrovato in Argentina grazie a un annuncio immobiliare

È il "Ritratto di signora” del pittore italiano Giuseppe Ghislandi, meglio conosciuto come Fra Galgario.

È uscito il primo teaser di Cime tempestose con Jacob Elordi e Margot Robbie

Un minuto e mezzo di scene che ci confermano che sì, il film diretto Emerald Fennell, la regista di Saltburn, sarà un adattamento erotico.

The Voice of Hind Rajab è il film che tutti ricorderemo di questa Mostra del cinema

Una grande commozione e una standing ovation di 23 minuti per il film di Kaouther Ben Hania, che mescola documentario e finzione per raccontare la storia vera di una bambina uccisa a Gaza dopo una lunghissima agonia.

I Radiohead hanno annunciato un nuovo tour che farà tappa anche in Italia

Arriveranno a Bologna, a novembre. I biglietti saranno disponibili solo registrandosi prima sul sito della band dal 5 al 7 settembre.

Il Festival di film di Villa Medici, il cinema è arte solo se è radicale

È uno dei giovani festival più interessanti degli ultimi anni, perché mescola arti visive e cinema e ha un programma tanto selezionato quanto “estremo”. Ne abbiamo parlato con Sam Stourdzé, direttore dell’Accademia di Francia in Italia, che del festival è l’organizzatore.

La standing ovation più lunga di Venezia l’ha presa The Rock

Per il suo ruolo in The Smashing Machine, il biopic sul lottatore Mark Kerr diretto da Benny Safdie.