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21:42 domenica 26 ottobre 2025
Da quando è uscito “The Fate of Ophelia” di Taylor Swift sono aumentate moltissimo le visite al museo dove si trova il quadro che ha ispirato la canzone Si tratta del Museum Wiesbaden, si trova nell’omonima città tedesca ed è diventato meta di pellegrinaggio per la comunità swiftie.
Yorgos Lanthimos ha detto che dopo Bugonia si prenderà una lunga pausa perché ultimamente ha lavorato troppo ed è stanco Dopo tre film in tre anni ha capito che è il momento di riposare. Era già successo dopo La favorita, film a cui seguirono 5 anni di pausa.
Al caso del furto al Louvre adesso si è aggiunto uno stranissimo personaggio che forse è un detective, forse un passante, forse non esiste È stato fotografato davanti al museo dopo il colpo, vestito elegantissimamente, così tanto che molti pensano sia uno scherzo o un'immagine AI.
L’azienda che ha prodotto il montacarichi usato nel colpo al Louvre sta usando il furto per farsi pubblicità «È stata un'opportunità per noi di utilizzare il museo più famoso e più visitato al mondo per attirare un po' di attenzione sulla nostra azienda», ha detto l'amministratore delegato.
I dinosauri stavano benissimo fino all'arrivo dell'asteroide, dice uno studio Una formazione rocciosa in Nuovo Messico proverebbe che i dinosauri non erano già sulla via dell’estinzione come ipotizzato in precedenza.
Nelle recensioni di Pitchfork verrà aggiunto il voto dei lettori accanto a quello del critico E verrà aggiunta anche una sezione commenti, disponibile non solo per le nuove recensioni ma anche per tutte le 30 mila già pubblicate.
Trump ci tiene così tanto a costruire un’enorme sala da ballo alla Casa Bianca che per farlo ha abbattuto tutta l’ala est, speso 300 milioni e forse violato anche la legge Una sala da ballo che sarà grande 8.361 e, secondo Trump, assolverà a un funzione assolutamente essenziale per la Casa Bianca.
L’episodio di una serie con la più alta valutazione di sempre su Imdb non è più “Ozymandias” di Breaking Bad ma uno stream di Fortnite fatto da IShowSpeed Sulla piattaforma adesso ci sono solo due episodi da 10/10: "Ozymandias" e “Early Stream!”, che però è primo in classifica perché ha ricevuto più voti.

Giovani illustratori: Pietro Mazza

Seconda puntata delle interviste agli artisti coinvolti nel progetto New Italian Classic realizzato da Studio per Pitti Uomo 2016.

09 Giugno 2016

In occasione di Pitti Uomo, in programma da 14 al 17 giugno a Firenze, quattro autori scelti da Studio descrivono quattro concetti del nuovo vestire maschile e quattro illustratori danno forma alle loro parole. Per anticipare alcuni temi del progetto, stiamo pubblicando ogni giorno un’intervista a ognuno dei quattro disegnatori coinvolti con un portfolio dei loro lavori che ci piacciono. Questa volta tocca a Pietro Mazza: 25 anni, ha studiato design della comunicazione al Politecnico di Milano. Tra le sue collaborazioni, oltre a Studio: Flos, Hunter Fashion Magazine, Icon e Mousse.

Ciao Pietro, cos’è per te un classico italiano?

I dipinti di Fortunato Depero, oppure i trofei di Silvio Gazzaniga.

Quali sono i motivi ispiratori del tuo lavoro, le influenze, i maestri?

Potrebbero esserci Matisse, Fergus Purcell o molti altri. Di solito cerco di mescolare riferimenti diversi in base a quello a cui sto lavorando, possibilmente cose distanti tra loro. Mi interessa la cultura pop: musica, moda, cartoon, eccetera. Cerco sempre di scovare dei dettagli nelle cose che sto osservando, per estrapolarli, isolarli, rielaborarli e così via.

Che differenza c’è tra il lavoro di illustratore classico (editoriale) con quello che avete realizzato per Pitti, che ha un rapporto con lo spazio fisico? Quali difficoltà? Quali libertà?

Nel mio lavoro, come graphic designer o illustratore, mi capita di intervenire sugli spazi in maniera diversa. Può essere per l’impaginazione di un libro, il disegno di un logo, un’illustrazione, le grafiche di una t-shirt o un allestimento. Sono casi diversi in cui ho più o meno regole da rispettare. In questo caso sono stato libero di lavorare di pancia su un disegno abbastanza astratto, che cerca di riferirsi allo sportswear in maniera evocativa.

Che rapporto hai con la moda? Come ti vesti? Cosa ti piace indossare?

Guardando il mio background e il mio armadio vedo un sacco di t-shirt con grafiche, loghi o disegni, ma provo a non vestirmi sempre sempre così.

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