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C’è un’estensione per browser che fa tornare internet com’era nel 2022 per evitare di dover avere a che fare con le AI Si chiama Slop Evader e una volta installata "scarta" dai risultati mostrati dal browser tutti i contenuti generati con l'intelligenza artificiale.
Kristin Cabot, la donna del cold kiss-gate, ha detto che per colpa di quel video non trova più lavoro e ha paura di uscire di casa Quel video al concerto dei Coldplay in cui la si vedeva insieme all'amante è stata l'inizio di un periodo di «puro orrore», ha detto al New York Times.
I Labubu diventeranno un film e a dirigerlo sarà Paul King, il regista di Paddington e Wonka Se speravate che l'egemonia dei Labubu finisse con il 2025, ci dispiace per voi.
Un reportage di Vanity Fair si è rivelato il colpo più duro inferto finora all’amministrazione Trump Non capita spesso di sentire la Chief of Staff della Casa Bianca definire il Presidente degli Stati Uniti una «alcoholic’s personality», in effetti.
Il ministero del Turismo l’ha fatto di nuovo e si è inventato la «Venere di Botticelli in carne e ossa» come protagonista della sua nuova campagna Dopo VeryBello!, dopo Open to Meraviglia, dopo Itsart, l'ultima trovata ministeriale è Francesca Faccini, 23 anni, in tour per l'Italia turistica.
LinkedIn ha lanciato una sua versione del Wrapped dedicata al lavoro ma non è stata accolta benissimo dagli utenti «Un rituale d'umiliazione», questo uno dei commenti di coloro che hanno ricevuto il LinkedIn Year in Review. E non è neanche uno dei peggiori.
C’è una specie di cozza che sta invadendo e inquinando i laghi di mezzo mondo Si chiama cozza quagga e ha già fatto parecchi danni nei Grandi Laghi americani, nel lago di Ginevra e adesso è arrivata anche in Irlanda del Nord.

I figli di Gabriel García Márquez hanno pubblicato il suo ultimo romanzo nonostante lui lo volesse distruggere

07 Marzo 2024

Il 6 marzo è il giorno del compleanno di Gabriel García Márquez e adesso anche il giorno in cui è stato pubblicato il suo ultimo romanzo, Ci vediamo in agosto (in Italia è uscito per Mondadori). A distanza di vent’anni da Memoria delle mie puttane tristi, il romanzo è quel che resta di un libro che lo scrittore non è mai riuscito a finire e che non ha mai davvero voluto pubblicare. Nel suo archivio personale nell’Università del Texas, Márquez conservava le bozze alle quali aveva lavorato negli ultimi anni della sua vita. Sono cinque in tutto, cinque versioni della stessa storia di cui si era sempre detto insoddisfatto nonostante le riscritture: «Proprio non funziona», aveva raccontato più volte ai figli Gonzalo e Rodrigo. «Lo voglio distruggere», aveva confessato Márquez, ormai sicuro che non ci fosse nessun modo di salvare quel romanzo.

I suoi figli la pensano in maniera diversa, evidentemente. Dopo la morte del padre, Gonzalo e Rodrigo hanno letto il manoscritto e hanno deciso che «contiene l’essenza dello scrittore che ha affascinato così tanti lettori per decenni», come scrivono Pau Mosquera e Oscar Holland su Cnn. Nella conferenza stampa tenutasi martedì 5 marzo all’Istituto Cervantes di Madrid per presentare il romanzo, i fratelli Márquez hanno confermato che il manoscritto conservato nell’archivio dell’Università del Texas non è stato modificato in nessun modo e senso: niente è stato aggiunto, niente è stato tolto, tutto è rimasto esattamente come lo aveva lasciato Márquez padre. Nella prefazione del libro, i figli hanno persino ammesso che pubblicare questo romanzo è in effetti un tradimento da parte loro nei confronti del padre.

Non è un romanzo “rifinito” come gli altri, per forza di cose, hanno ammesso Gonzalo e Rodrigo. Ma entrambi hanno assicurato che in Ci vediamo in agosto ci sono la prosa, le caratterizzazioni, le descrizioni che hanno fatto di Márquez uno dei fondamentali della storia della letteratura. Nonostante questo, Gonzalo e Rodrigo hanno riconosciuto il fatto che loro padre non avrebbe mai acconsentito alla pubblicazione di un romanzo non finito. Negli ultimi anni della sua vita la memoria lo stava abbandonando ed è per questo che gli riusciva così difficile continuare a lavorare su questo romanzo. Ragione per la quale, nonostante avesse deciso di distruggerlo, aveva conservato una bozza del libro nel suo archivio personale. Gonzalo e Rodrigo hanno raccontato che loro padre non aveva mai fatto una cosa del genere in tutta la sua vita: un libro lo completava oppure lo distruggeva, delle due l’una, sempre e comunque.

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