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Kevin Spacey ha raccontato di essere senza fissa dimora, di vivere in alberghi e Airbnb e che per guadagnare deve fare spettacoli nelle discoteche a Cipro L'ultima esibizione l'ha fatta nella discoteca Monte Caputo di Limisso, biglietto d'ingresso fino a 1200 euro.
Isabella Rossellini ha detto che oggi non è mai abbastanza vecchia per i ruoli da vecchia, dopo anni in cui le dicevano che non era abbastanza giovane per i ruoli da giovane In un reel su Instagram l'attrice ha ribadito ancora una volta che il cinema ha un grave problema con l'età delle donne. 
Da quando è entrato in vigore il cessate il fuoco, le donazioni per Gaza si sono quasi azzerate Diverse organizzazioni umanitarie, sia molto piccole che le più grandi, riportano cali del 30 per cento, anche del 50, in alcuni casi interruzioni totali.
Lorenzo Bertelli, il figlio di Miuccia Prada, sarà il nuovo presidente di Versace Lo ha rivelato nell'ultimo episodio del podcast di Bloomberg, Quello che i soldi non dicono.
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Stando alle recensioni, Furiosa è il primo grande film di questo Festival di Cannes

16 Maggio 2024

Sappiamo che un film non si giudica dalla lunghezza della standing ovation che riceve alla fine della prima, ma sappiamo pure che questa cosa si dice quasi sempre dei film che ricevono una standing ovation brevissima o che non la ricevono affatto. Sette minuti sono un tempo abbastanza lungo per starsene in piedi ad applaudire, anche per le abitudini del pubblico del Festival di Cannes. Sette minuti è la lunghezza della standing ovation ricevuta da Furiosa: A Mad Max Saga alla fine della presentazione in anteprima mondiale a Cannes. Subito dopo la fine della proiezione, sono arrivate le prime recensioni dei critici. Il commento più cattivo che è stato rivolto al film è stato “Non è Mad Max: Fury Road“, che a essere onesti non è una critica granché sensata: tutti sappiamo che George Miller con Fury Road ha fatto un film semplicemente irripetibile, pretendere che Furiosa lo eguagli o superi è un’assurdità.

Un’assurdità che in effetti una buona parte della critica riconosce e rifiuta, ragione per la quale Furiosa si è già guadagnato un più che soddisfacente punteggio di 82 su Metacritic. Tra i critici più entusiasti, il più entusiasta è stato certamente David Ehrlich, che nella sua recensione su IndieWire ha definito Furiosa «uno dei migliori prequel che siano mai stati fatti». Un’opinione che si ritrova anche su Deadline, IGN, Screen, Guardian, Rolling Stone, Daily Beast, Telegraph e  Slash. In tutte queste recensioni, ci sono tre pregi che vengono sempre attribuiti al film: ovviamente la regia di Miller, sempre spericolata, sempre estrema, sempre capace di mettere assieme al meglio le riprese sul set e gli inserti in Cgi; l’interpretazione di Anya Taylor-Joy, che regge egregiamente il confronto con un personaggio che fin qui tutti abbiamo considerato “proprietà” di un’altra attrice di immenso carisma e bellezza, Charlize Theron; la capacità di Chris Hemsworth di interpretare un personaggio a tratti demenziale senza mai trasformarlo in una macchietta (era ora che Hemsworth si mettesse alla prova con un film così difficile, così distante dai prodotti in serie del Marvel Cinematic Universe).

Altre recensioni – quelle di Bbc, Collider, The Times, Time, New York Times  e The Hollywood Reporter – sono meno entusiastiche, ma tutte lo sono per il motivo già detto: «Ha delle scene spettacolari, ma non è Fury Road», scrive Owen Gleiberman su Variety. A parte questo “difetto”, c’è un’altra cosa di cui le recensioni meno positive dicono tutte: il film è troppo lungo. A questa critica possiamo credere, in effetti: ma se è un difetto per Furiosa, questo, allora lo è praticamente per tutti i grandi film prodotti a Hollywood negli ultimi anni.

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