Hype ↓
21:54 mercoledì 26 novembre 2025
L’Onu ha definito Gaza «un abisso» e ha detto che ci vorranno almeno 70 miliardi per ricostruirla Quasi sicuramente questa cifra non sarà sufficiente e in ogni caso ci vorranno decenni per ricostruire la Striscia.
Anche quest’anno in Russia è uscito il calendario ufficiale di Vladimir Putin Anche nel 2026 i russi potranno lasciarsi ispirare dalle foto e dalle riflessioni del loro presidente, contenute nel suo calendario
Sarkozy è stato in carcere solo 20 giorni ma dall’esperienza è riuscito comunque a trarre un memoir di 216 pagine Il libro dell’ex presidente francese sulla sua carcerazione lampo a La Santé ha già trovato un editore e verrà presto pubblicato.
Nel primo teaser del nuovo Scrubs c’è la reunion di (quasi) tutto il cast originale J.D., Turk, Elliot e anche il dottor Cox al Sacro cuore dopo 15 anni, invecchiati e alle prese con una nuova generazione di medici. Ma c'è una grave assenza che i fan stanno già sottolineando.
Anche il Vaticano ha recensito entusiasticamente il nuovo album di Rosalía José Tolentino de Mendonça, prefetto per il Dicastero per la Cultura e l’educazione del Vaticano, ha definito Lux «una risposta a un bisogno profondo nella cultura contemporanea».
La nuova funzione di geolocalizzazione di X si sta rivelando un serio problema per i politici Non è facile spiegare come mai i più entusiasti sostenitori di Donald Trump postino dall'India o dalla Nigeria, per esempio.
Gli Oasis hanno detto che adesso che il reunion tour è finito si prenderanno una pausa di riflessione Ovviamente, sono già partite le indiscrezioni: si separano di nuovo? Faranno un nuovo tour? Stanno lavorando a un nuovo album?
Il Grande Museo Egizio di Giza ha appena aperto ma ha già un grave problema di overtourism A nulla è servito il limite di 20 mila biglietti disponibili al giorno: i turisti sono già troppi e il Museo adesso deve trovare una soluzione.

Nei corridoi di un ospedale abbandonato

Dopo la polemica sull'ex sanatorio Carlo Forlanini di Roma per una sua riapertura durante l’emergenza, una serie di scatti di Guido Gazzilli ne mostra lo stato attuale.

di Studio
24 Maggio 2020

Fuori dalle pagine che l’hanno romanticizzata nell’Ottocento, quando Mimì, nella Bohème, si assopiva accanto all’amato prima di congedarsi dal mondo – molte persone allora credevano causasse sensazioni di euforia note come “speranza del consunto” –, la tubercolosi continuò il proprio percorso attraverso i secoli. Tanto che in Italia, alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, le ripercussioni sociali ed economiche di una malattia che falcidiava soprattutto gli operai delle fabbriche furono enormi. Proprio per questo, attraverso un contributo iniziale di 3 milioni di lire, in soli quattro anni (dal 1930 al 1934), venne realizzato quello che fu definito il più grande ospedale del mondo dedicato esclusivamente alle malattie polmonari: il Forlanini di Roma, tornato durante l’emergenza Coronavirus al centro del dibattito politico circa una sua possibile riapertura.

Inizialmente chiamato Sanatorio Benito Mussolini, e successivamente intitolato al medico inventore del pneumotorace che salvò numerosi tubercolotici, Carlo Forlanini, si tratta di un complesso di 280 mila mq con planimetria a ferro di cavallo, unica in Italia, con l’idea non solo di riprodurre il sistema respiratorio umano, ma soprattutto di assicurare aria e luce per le camere dei circa 2 mila decenti previsti all’epoca: in grado di spostarsi da una stanza all’altra attraverso una lunghissima balconata, e potendo così godere di aria e sole. Lungo i viali, inoltre, vennero piantate numerose tipologie diverse di alberi, dal Ginkgo Biloba a rare specie di palme. E poi cliniche, laboratori, un osservatorio anatomico, una scuola, una stazione radio, teatri, cinema, sale di lettura, due chiese: tutto per ricreare una città dentro alla città, un microcosmo in cui i pazienti avrebbero potuto provare a vivere, come si dice oggi, una “nuova normalità”.

Alcuni medici dell’Ospedale San Camillo di Roma, in cui 5 anni fa sono state trasferite le ultime residuali attività assistenziali del Forlanini (dopo essere stato lasciato in stato di abbandono per anni, venne chiuso definitivamente nel 2015 per i tagli alla Salute), cercando di spiegare come il vasto complesso non avrebbe potuto rispondere ai requisiti strutturali e organizzativi necessari per combattere il virus, hanno avvisato di non farsi “prendere dalla nostalgia” dell’edificio. La stessa che Guido Gazzilli ha catturato nella sua serie di scatti, mostrando l’azione corrosiva del tempo tra le stanze, i corridoi, sulle scrivanie, le camere da letto, le panche della chiesa. Perché è il fascino non fascino di alcuni luoghi, ricordati in virtù del significato e del ruolo svolto durante la loro epoca. Di quello che assumono e, nel caso del Forlanini, potrebbero assumere oggi.

Articoli Suggeriti
Social Media Manager

Leggi anche ↓
Social Media Manager

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.