L’azienda ha grossi debiti perché i consumatori statunitensi hanno cominciato a cercare cibi più sani, facendo diminuire molto le vendite.
Ferrero (e la Nutella) va così bene che starebbe per comprare la Kellog’s
Per una cifra che si aggira attorno ai tre miliardi di dollari. Se l'affare dovesse andare in porto, Ferrero diventerebbe leader del settore negli Usa.

Se l’uomo Del Monte piange, il gallo della Kellog’s non ride. Anche la storica azienda produttrice di cereali per la colazione, infatti, è stata messa in crisi dal cambio di abitudini alimentari degli statunitensi e dal desiderio di questi ultimi di mangiare cibi più sani e genuini. Tanto che l’azienda fondata da Will Keith Kellogg (l’uomo che ha “inventato” latte e cereali nella loro accezione commerciale) potrebbe essere acquisita dall’italiana Ferrero.
È il Wall Street Journal a lanciare l’indiscrezione secondo cui l’azienda italiana sarebbe a un passo dall’acquisizione del marchio statunitense in un accordo il cui valore è stimato attorno ai tre miliardi di dollari. Oltre ai classici cereali “del gallo”, Kellog’s possiede e/o controlla molte linee di cereali per la prima colazione popolarissime, soprattutto negli Stati Uniti, dove gli scaffali dei supermercati espongono decine e decine di confezioni di cereali, una più sgargiante dell’altra, molte delle quali pensate per la colazione dei bambini.
Leggi anche: L’uomo Del Monte ha dichiarato bancarotta
Non sarebbe il primo colpo internazionale per Ferrero: da tempo l’azienda si è data allo “shopping all’estero”, acquisendo marchi importanti da Nestlé e da altri grandi gruppi, diventando un’azienda sempre più globale. Trainata dal successo mondiale della Nutella, Ferrero sarebbe pronta a metter sul piatto (nella ciotola) tre miliardi di dollari per acquisire il brand di cereali per la colazione più antico e noto al mondo. Se l’operazione andasse in porto, Ferrero diventerebbe così il primo marchio in un settore commerciale strategico negli Stati Uniti.
Kellog’s infatti detiene ancora la leadership di questo mercato, nonostante il cambiamento di gusti degli acquirenti l’abbia messa in una situazione complicata. Gli statunitensi vogliono mangiare più sano e, come accaduto a Del Monte, stanno abbandonando i marchi storici che propongono loro cibi troppo processati. Kellog’s deve anche vedersela con le richieste dell’amministrazione Trump, che ha chiesto esplicitamente all’azienda di rimuovere i coloranti artificiali dai cereali per i più piccoli Froot Loops. Tuttavia Kellog’s non è ancora riuscita a stabilire una data entro cui eliminerà queste sostanze dai propri prodotti.