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00:59 martedì 21 ottobre 2025
La prima serie tv tratta dal Signore delle mosche l’ha realizzata Jack Thorne, il creatore di Adolescence Con la consulenza degli eredi di William Golding, per garantire la massima fedeltà della serie, prodotta da Bbc, ai temi e alle atmosfere del romanzo.
Il figlio del fondatore di Mango sarebbe sospettato nell’indagine sulla morte del padre Lo riportano i quotidiani El Pais e La Vanguardia: la polizia starebbe verificando delle supposte incongruenze nelle dichiarazioni di Jonathan Andic relative alle circostanze della morte del padre Isak.
È morta Sofia Corradi, la donna che ha inventato l’Erasmus “per colpa” della burocrazia italiana Aveva 91 anni e l'idea dell'Erasmus le venne quando in Italia non le furono riconosciuti degli esami universitari fatti negli Usa.
Persino la ministra della Cultura francese ha ammesso che i ladri che hanno rubato i gioielli dal Louvre sono stati «molto professionali» Una sconsolata Rachida Dati ha dovuto ammettere che i ladri hanno agito con calma, senza violenza e dimostrandosi molto esperti.
Gli addetti stampa della Casa Bianca hanno risposto «tua madre» a una normalissima domanda di un giornalista durante una conferenza stampa Una domanda sul vertice tra Trump, Putin e Zelensky a Budapest, che Karoline Leavitt e Stephen Cheung hanno preso molto male, a quanto pare.
Hollywood non riesce a capire se Una battaglia dopo l’altra è un flop o un successo Il film di Anderson sta incassando molto più del previsto, ma per il produttore Warner Bros. resterà una perdita di 100 milioni di dollari. 
La Corte di giustizia europea ha stabilito che gli animali sono bagagli e quindi può capitare che le compagnie aeree li perdano Il risarcimento per il loro smarrimento è quindi lo stesso di quello per una valigia, dice una sentenza della Corte di giustizia dell'Unione Europea.
È uscito il memoir postumo di Virginia Giuffre, la principale accusatrice di Jeffrey Epstein Si intitola Nobody’s Girl e racconta tutti gli abusi e le violenze subiti da Giuffré per mano di Epstein e dei suoi "clienti".

Ferrero (e la Nutella) va così bene che starebbe per comprare la Kellog’s

Per una cifra che si aggira attorno ai tre miliardi di dollari. Se l'affare dovesse andare in porto, Ferrero diventerebbe leader del settore negli Usa.

10 Luglio 2025

Se l’uomo Del Monte piange, il gallo della Kellog’s non ride. Anche la storica azienda produttrice di cereali per la colazione, infatti, è stata messa in crisi dal cambio di abitudini alimentari degli statunitensi e dal desiderio di questi ultimi di mangiare cibi più sani e genuini. Tanto che l’azienda fondata da Will Keith Kellogg (l’uomo che ha “inventato” latte e cereali nella loro accezione commerciale) potrebbe essere acquisita dall’italiana Ferrero. 

È il Wall Street Journal a lanciare l’indiscrezione secondo cui l’azienda italiana sarebbe a un passo dall’acquisizione del marchio statunitense in un accordo il cui valore è stimato attorno ai tre miliardi di dollari. Oltre ai classici cereali “del gallo”, Kellog’s possiede e/o controlla molte linee di cereali per la prima colazione popolarissime, soprattutto negli Stati Uniti, dove gli scaffali dei supermercati espongono decine e decine di confezioni di cereali, una più sgargiante dell’altra, molte delle quali pensate per la colazione dei bambini. 

Leggi anche: L’uomo Del Monte ha dichiarato bancarotta

Non sarebbe il primo colpo internazionale per Ferrero: da tempo l’azienda si è data allo “shopping all’estero”, acquisendo marchi importanti da Nestlé e da altri grandi gruppi, diventando un’azienda sempre più globale. Trainata dal successo mondiale della Nutella, Ferrero sarebbe pronta a metter sul piatto (nella ciotola) tre miliardi di dollari per acquisire il brand di cereali per la colazione più antico e noto al mondo. Se l’operazione andasse in porto, Ferrero diventerebbe così il primo marchio in un settore commerciale strategico negli Stati Uniti.

Kellog’s infatti detiene ancora la leadership di questo mercato, nonostante il cambiamento di gusti degli acquirenti l’abbia messa in una situazione complicata. Gli statunitensi vogliono mangiare più sano e, come accaduto a Del Monte, stanno abbandonando i marchi storici che propongono loro cibi troppo processati. Kellog’s deve anche vedersela con le richieste dell’amministrazione Trump, che ha chiesto esplicitamente all’azienda di rimuovere i coloranti artificiali dai cereali per i più piccoli Froot Loops. Tuttavia Kellog’s non è ancora riuscita a stabilire una data entro cui eliminerà queste sostanze dai propri prodotti.  

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L’azienda ha grossi debiti perché i consumatori statunitensi hanno cominciato a cercare cibi più sani, facendo diminuire molto le vendite. 

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di Studio
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Dell’attentato a Sigfrido Ranucci sta parlando molto anche la stampa estera

La notizia è stata ripresa e approfondita da Le Monde, il New York Times, il Washington Post, Euronews e l’agenzia di stampa Reuters.

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