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Perché ci si aspetta molto dagli incassi internazionali di Fast and Furious 9

“Quale sarà il film che salverà il cinema dai danni della pandemia?” è un po’ il leitmotiv di tutte le testate americane da un anno a questa parte. Si iniziava con Tenet, poi era diventato, forse, Godzilla vs. Kong. Molte sono le aspettative sul nono capitolo di Fast and Furious (F9) in uscita questo weekend in Corea, Medio Oriente, Russia, Cina e Hong Kong e dal 25 giugno negli Usa Secondo Variety, ci si aspetta che nei primi giorni riesca incassare dai 150 ai 180 milioni di dollari. Il margine è stato lasciato piuttosto ampio perché è difficile, in tempi di pandemia, predire con certezza chi effettivamente ritornerà in sala e chi ora preferisce guardarsi i film da casa.

Per ora il record di film di Hollywood con la migliore apertura internazionale in tempi di pandemia è Godzilla vs. Kong con 121 milioni di dollari incassati da 38 paesi stranieri. F9 doveva uscire la scorsa estate, ma si è scelto di aspettare che la maggior parte delle sale riaprisse, perché il budget altissimo (200 milioni di dollari) era stato orchestrato per fare in modo di lanciarlo in contemporanea in tutto il mondo.

È importante sottolineare che il 30 percento dei proventi del box office globale degli altri film di Fast and Furious viene proprio dalla Cina, con una media di circa 390 milioni di dollari a film. Indiewire ha dato a Fast and Furious 9 una “C+”, ma crede che «per la prima volta dopo molto tempo sembra stia virando nella direzione giusta». Da sempre la stagione “tomba del cinema”, questa estate sarà diversa: arriveranno in sala molti blockbuster come Black Widow della Marvel, A Quiet Place Part II e In The Heights.