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23:58 lunedì 30 giugno 2025
Una delle band più popolari su Spotify nell’ultimo mese è un gruppo psych rock generato dall’AI Trecentomila ascoltatori mensili per i Velvet Sundown, che fanno canzoni abbastanza brutte e soprattutto non esistono davvero.
A Bologna hanno istituito dei “rifugi climatici” per aiutare le persone ad affrontare il caldo E a Napoli un ospedale ha organizzato percorsi dedicati ai ricoveri per colpi di calore. La crisi climatica è una problema amministrativo e sanitario, ormai.
Tra i contenuti speciali del vinile di Virgin c’è anche una foto del pube di Lorde Almeno, secondo le più accreditate teorie elaborate sui social sarebbe il suo e la fotografia l'avrebbe scattata Talia Chetrit.
Con dei cori pro Palestina e contro l’IDF, i Bob Vylan hanno scatenato una delle peggiori shitstorm della storia di Glastonbury Accusati di hate speech da Starmer, licenziati dalla loro agenzia, cancellati da Bbc: tre giorni piuttosto intensi, per il duo.
La Rai vorrebbe abbandonare Sanremo (il Comune) e trasformare Sanremo (il festival) in un evento itinerante Sono settimane che la tv di Stato (e i discografici) litigano con il Comune: questioni di soldi, pare, che potrebbero portare alla fine del Festival per come lo conosciamo.
La storia del turista norvegese respinto dagli Stati Uniti per un meme su Vance sembrava falsa perché effettivamente lo era Non è stato rimpatriato per le foto salvate sul suo cellulare, ma semplicemente perché ha ammesso di aver consumato stupefacenti.
In Giappone è stato condannato a morte il famigerato “killer di Twitter” Takahiro Shiraishi è stato riconosciuto colpevole degli omicidi di nove ragazze. Erano tre anni che nel Paese non veniva eseguita nessuna pena capitale.
Per sposarsi a Venezia e farsi contestare dai veneziani Bezos ha speso almeno 40 milioni di euro Una cifra assurda che però non gli basta nemmeno per entrare nella Top 5 dei matrimoni più costosi di sempre.

No, Facebook non ha sospeso il suo test per timore di una rivolta robotica

02 Agosto 2017

Nelle ultime ore, i principali media mondiali hanno scritto pagine e pagine su una storia che riguarda Facebook: i ricercatori di Palo Alto hanno condotto un esperimento tra intelligenze artificiali predisposte a migliorare il linguaggio affidato ai chatbot impiegati dalla società di Mark Zuckerberg. La narrazione mediatica dominante vuole che il test sia stato interrotto perché i due sistemi, ribattezzati Bob e Alice, hanno iniziato a parlare in una lingua sconosciuta, senza alcun bisogno di input umani: va da sé che si è trattato del primo atto di una rivoluzione robotica già in atto, almeno secondo quanto abbiamo letto; il Mirror ha scritto senza mezzi termini che «l’intelligenza robotica è pericolosa».

Eppure, come precisa Quartz in un articolo chiarificatore, gli sviluppatori di Bob e Alice non li hanno interrotti perché si sono rivelati troppo intelligenti, ma, al contrario, perché hanno dimostrato di essere troppo stupidi: in realtà l’esperimento diventato oggetto di timori globali risale a giugno, quando a Facebook hanno tentato di far intraprendere una trattativa a due sistemi chatbot basati su reti neurali all’avanguardia. Due mesi fa, però, la ricerca è stata coperta, senza grande clamore, soltanto da New Scientist e altre testate specializzate: oggi è diventata una psicosi collettiva, ma senza ragione. I due chatbot – utilizzando i processi con cui sono stati programmati – hanno semplicemente iniziato a usare abbreviazioni e sintassi sviluppate durante la conversazione, e i loro programmatori hanno deciso di passare a un nuovo set di istruzioni che permettessero una negoziazione in un inglese più comprensibile dagli umani. Come ha scritto Gizmodo: «Nei loro tentativi di imparare uno dall’altro, i bot hanno iniziato a parlare con abbreviazioni derivate: ma per quanto sembri creepy, è tutto ciò che è successo».

Immagine Getty Images
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