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19:47 mercoledì 12 novembre 2025
È uscito il primo trailer di Marty Supreme, il film sul ping pong con cui Timothée Chalamet punta a vincere l’Oscar Il film di Josh Safdie è stato accolto con entusiasmo dalla critica e il suo protagonista è già lanciatissimo verso la statuetta per il Miglior attore. 
Da oggi scatta il blocco ai siti porno per i minorenni, solo che al momento non è bloccato niente Dal 12 novembre i portali per adulti devono controllare l'età degli utenti con un sistema esterno e anonimo, che però non è ancora operativo.
È morto Homayoun Ershadi, leggendario attore iraniano che Abbas Kiarostami scoprì a un semaforo Il suo ruolo ne Il sapore della ciliegia lanciò una carriera iniziata per caso: nonostante il successo, non si è mai sentito un vero attore.
Papa Leone XIV ha rivelato i suoi quattro film preferiti e tra questi non ci sono né ConclaveThe Young Pope E neanche Habemus Papam e I due Papi né nessun altro film che parli di Papi.
Hbo ha annunciato che V per Vendetta tornerà, stavolta come serie tv Del progetto al momento si sa pochissimo, ma è già stato confermato James Gunn nel ruolo di produttore esecutivo.
Le aziende di Big Tech stanno investendo nella creazione di neonati “di design”, cioè geneticamente modificati I miliardari della Silicon Valley hanno deciso che quello di cui l'umanità ha bisogno è una formula per creare “neonati potenziati”.
Secondo il presidente della COP30 i Paesi ricchi dovrebbero tutti prendere lezioni di ambientalismo dalla Cina André Corrêa do Lago ha detto che la Cina, uno dei tre maggiori inquinatori al mondo, è l'esempio che il resto del mondo dovrebbe seguire.
Prima di essere scarcerato, Sarkozy si è vantato su Instagram di tutte le lettere che stava ricevendo in carcere Un reel sull'Instagram dell'ex Presidente mostra le tante lettere, regali e cartoline inviategli dai sostenitori. Lui ha promesso che risponderà a tutti.

L’Eurovision sta diventando un problema di sicurezza nazionale per la Svezia

Tra proteste anti-Israele e gente che vuole bruciare in piazza copie del Corano, la priorità non sarà la musica.

22 Aprile 2024

L’Eurovision non è più quel momento divertente in cui vedere Mahmood conquistare le classifiche di tutta Europa, o semmai qualche polemica bigotta sulla barba di una cantante, ma un caso politico e di sicurezza nazionale per la Svezia. Le finali di quest’anno si terranno a Malmö, una città di 360 mila abitanti, che si troverà ad accogliere circa un terzo della sua popolazione in turisti arrivati per la manifestazione canora.

Già a settembre 2023 c’erano stati disordini pubblici quando due attivisti anti-religiosi iracheni, Salwan Momika e Salwan Najem, avevano bruciato diverse copie del Corano in piazza. «Il livello di minaccia è alto», ha detto Petra Stenkula, la “Polismästare”, capa della polizia della città. Proprio in seguito ai roghi del Corano e alle conseguenti minacce di diversi gruppi radicali, il livello di allerta terroristica è stato alzato al punto quattro, su cinque disponibili. Anche per questo, durante l’Eurovision, la polizia svedese si coordinerà attivamente con i colleghi danesi e norvegesi.

Ovviamente il grosso del casino sarà per la partecipazione di Israele al contest: l’ente che organizza Eurovision, l’Unione Europea di Radiodiffusione (Ebu) aveva inizialmente bocciato le canzoni del Paese – entrambe quelle proposte. La prima, intitolata “October Rain”, della cantane russo-israeliana Eden Golan, sarebbe stata ritenuta non in linea con il regolamento che prevede che le canzoni in gara non abbiano nessun significato politico. Alcuni versi in ebraico della canzone, che recitano «There’s no air left to breathe / There is no place for me» e «They were all good children, each one of them», sono stati interpretati come riferimenti all’attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre. Ma l’Ebu aveva respinto anche la seconda proposta di Israele, una canzone intitolata “Dance Forever”, anch’essa giudicata non consona per via dei riferimenti nel testo alle vittime, sempre del 7 ottobre, del festival musicale Supernova. Alla fine “October Rain” è stata ri-ammessa, con un testo modificato rispetto all’originale.

Ma il 3 maggio, proprio in pieno Eurovision, ci sarà probabilmente la più problematica delle “manifestazioni”: la polizia ha infatti detto di aver ricevuto una richiesta (un’application) per poter bruciare altri Corani. Esatto: in Svezia si può chiedere alla polizia di essere autorizzati a farlo su suolo pubblico, con tutta la sua pratica burocratica, perché non ci sono leggi anti-blasfemia. Se sembra assurdo, è perché probabilmente lo è. Non è stata ancora presa nessuna decisione sull’application, né in senso positivo né in senso negativo.

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