Hype ↓
20:30 giovedì 23 ottobre 2025
Nelle recensioni di Pitchfork verranno aggiunti il voto dei lettori accanto a quello del critico E verrà aggiunta anche una sezione commenti, disponibile non solo per le nuove recensioni ma anche per tutte le 30 mila già pubblicate.
Trump ci tiene così tanto a costruire un’enorme sala da ballo alla Casa Bianca che per farlo ha abbattuto tutta l’ala est, speso 300 milioni e forse violato anche la legge Una sala da ballo che sarà grande 8.361 e, secondo Trump, assolverà a un funzione assolutamente essenziale per la Casa Bianca.
L’episodio di una serie con la più alta valutazione di sempre su Imdb non è più “Ozymandias” di Breaking Bad ma uno stream di Fortnite fatto da IShowSpeed Sulla piattaforma adesso ci sono solo due episodi da 10/10: "Ozymandias" e “Early Stream!”, che però è primo in classifica perché ha ricevuto più voti.
Sono passati 26 anni dai Soprano e finalmente David Chase si è deciso a fare una nuova serie tv Racconterà la storia del famigerato programma MKUltra della Cia, una serie di angoscianti esperimenti sugli esseri umani per ottenere il "controllo della mente".
A Los Angeles hanno organizzato una proiezione di Bugonia solo per persone pelate o disposte a farsi rasare a zero prima di entrare È anche una maniera per sentirsi vicini a Emma Stone, che per la sua interpretazione nel film ha deciso anche lei di rasarsi a zero.
ATM ha messo online l’archivio delle sue vecchie campagne e sono bellissime I manifesti, i depliant e le locandine di Azienda Trasporti Milanesi riflettono l’evoluzione del costume e della società milanese.
Anche quest’anno, il solito Tommaso Debenedetti ha diffuso la solita fake news sull’improvvisa morte del vincitore del Nobel per la Letteratura L'autodefinitosi «campione italiano della menzogna» prosegue così la sua lunga striscia di bufale a tema letterario, stavolta la vittima è László Krasznahorkai.
ChatGPT ha lanciato il suo browser con il quale vuole fare concorrenza a Google Chrome Si chiama Atlas, integra l’AI sin dalla barra di ricerca e aspira a insidiare il primato del web browser più utilizzato al mondo di Chrome.

In Euphoria è tutto (fin troppo) perfetto

Nella seconda stagione della serie Hbo lo styling è l'elemento essenziale del racconto, come conferma il suo successo social.

12 Gennaio 2022

In Euphoria tutto è perfetto. Lo è il cast a partire da Zendaya, ex bimba prodigio di Disney Channel e nel 2021 co-protagonista di Malcom & Marie, Dune e Spider-Man: No Way Home, testimonial per Bvlgari e Valentino. Ma lo sono anche Hunter Schafer, Jacob Elordi, Barbie Ferreira, Sydney Sweeney, Alexa Demie, Angus Cloud, tanto che i brand del lusso si spintonano per vestirli sul red carpet (rispettivamente in Prada, Celine, Miu Miu, Balenciaga, Saint Laurent, Versace, mentre Zendaya alla premiere era in Valentino Vintage). Lo sono Sam Levinson alla regia, Heidi Bivens ai costumi, Doniella Davy al make up, Labirinth alla colonna sonora. Erano tutti semi sconosciuti all’epoca del debutto della prima stagione, nel 2019, mentre oggi, dopo quasi tre anni di attesa (causa pandemia) si trovano nella lista dei grandi talenti della nuova Hollywood. In Euphoria è perfetta soprattutto la scrittura dei personaggi, tutta estetica, tanto da far domandare se sia giusto estetizzare certi traumi. L’estetizzazione passa attraverso i vestiti, ovviamente, scelti da Bivens con una monumentale ricerca in cui lusso, marchi emergenti e vintage si intrecciano continuamente, e i make up e le nail art imitatissimi da tutte le insta-girls del mondo, da Dua Lipa e Olivia Rodrigo in giù. Tutto di Rue, Jules, Maddy, Cassie e Kat è così perfetto da essere diventato influente e da aver generato un hype altissimo per la seconda stagione partita il 10 gennaio in Usa e in Italia (su Sky e Now tv) con la promessa di generare nuovo hype, nuovi trend, nuove influenze.

Zendaya

Hunter Schafer

Gli otto episodi della seconda stagione proseguono il racconto delle vicende adolescenziali del gruppo di ragazzi di un sobborgo anonimo come ce ne sono infiniti negli Stati Uniti. Droga, sesso, farmaci, identità, violenza, amicizia. La trama è contrassegnata da tanti avvenimenti quanti sono i look dei protagonisti, i quali servono a definire – ancora più di prima – i caratteri dei protagonisti e le loro evoluzioni. Rue è sempre Rue, persa nelle sue dipendenze, molle, dinoccolata, nella t-shirt vintage con la faccia di Malcom X e le All-Star o con la giacca del brand di streetwear neworkese Peels. Jules è meno ingenua e così i suoi look sono diventati meno innocenti, eppure sempre pieni di fantasia, come se indossandoli le regalassero l’accesso a un mondo diverso, il top con gli strass del marchio newyorkese Nihil, la gonna-corsetto di Orseund Iris. Maddy non indietreggia di un millimetro e il suo abito nero con i guanti di Akna Store, disponibile in pre-sale per alcuni giorni a 200 dollari, è la quintessenza dello stile Y2K [lo stile anni 2000, ndr] e dell’usare la femminilità come uno scudo contro le proprie fragilità. Cassie invece oscilla tra i micro cardigan cottagecore, che sembrano la trasposizione letterale del suo carattere sensibilissimo, e gli abitini fascianti che non riescono a contenere un corpo da urlo, come quelli che tante ventenni comprano al chilo su Shein. Kat continua invece nel suo processo di scoperta e accettazione di un corpo che odia, un corpo che, passato il periodo da cam-girl e la scoperta della sessualità, ora cerca di ingentilire con gli abitini romantici di Mimi Wade. Infine Lexi con i suoi abitini anti-cool e Fezco con le sue polo da gangster senza gusto.

Alexa Demie

Sydney Sweeney

Tutto in Euphoria è bello alla maniera della Generazione Z, anche la promozione del film sui canali social, con fotografie ufficiali scattate in analogica perché ora le adolescenti hanno in borsa le usa&getta (o almeno un filtro che ne imita l’effetto). Ma sono i vestiti a parlare più del resto. Difficile capire chi nutra l’altro, se sia la realtà a influenzare il set o viceversa. Su TikTok l’influenza della serie è visibile nei migliaia di video registrati nelle camerette in un loop infinito di estetiche differenti. Basta digitare “Euphoria clothes” per trovare infatti video che si intitolano “What Maddy Would Wear”, “What the Characters in Euphoria Would Wear if They Had My Closet”, “Euphoria Inspired Outfits”, tutti abitati da decine di Rue con i suoi jeans tagliati a bermuda, di Jules con i collant rotti e colorati, Maddy con le cinture a farfalla e gli orecchini a cerchio, di Cassie con le minigonne a fiori, di Kat con gli slipdress e di Leslie con i colletti e le finte perle. Euphoria non è l’unica serie tv ad ambire di finire nell’algoritmo di TikTok e non è l’unica serie in cui gli abiti hanno un ruolo determinante nella definizione dei personaggi, spesso a discapito della trama stessa, anche perché i marchi vogliono esserci, e preferiscono stare lì piuttosto che tra le pagine di una rivista. Emily in Paris è appena stata rinnovata per una terza e quarta stagione, mentre And just like that… ha riportato sul piccolo schermo Carrie and company, undici anni dopo l’ultimo Sex and the City. Euphoria, insomma, non è l’unica serie a calcolare tutto al millimetro, ad ambire alla perfezione. Ma è l’unica che ci riesce.

Articoli Suggeriti
Nella Gioia di ieri di Elena Stancanelli ci sono tre romanzi: uno sull’amicizia, uno sul sesso e uno sulla morte

E non basta: dentro c'è anche l'amore per gli animali domestici, modi meno malsani di prendersi e lasciarsi, e incontro tra generazioni. Ne abbiamo parlato con l'autrice.

Sono passati 26 anni dai Soprano e finalmente David Chase si è deciso a fare una nuova serie tv

Racconterà la storia del famigerato programma MKUltra della Cia, una serie di angoscianti esperimenti sugli esseri umani per ottenere il "controllo della mente".

Leggi anche ↓
Nella Gioia di ieri di Elena Stancanelli ci sono tre romanzi: uno sull’amicizia, uno sul sesso e uno sulla morte

E non basta: dentro c'è anche l'amore per gli animali domestici, modi meno malsani di prendersi e lasciarsi, e incontro tra generazioni. Ne abbiamo parlato con l'autrice.

Sono passati 26 anni dai Soprano e finalmente David Chase si è deciso a fare una nuova serie tv

Racconterà la storia del famigerato programma MKUltra della Cia, una serie di angoscianti esperimenti sugli esseri umani per ottenere il "controllo della mente".

Il Mostro di Stefano Sollima è il contrario di un true crime e funziona proprio per questo

La miniserie in quattro parti, presentata a Venezia e appena arrivata su Netflix, non dà la caccia a un colpevole né prova a risolvere il mistero. Si concentra sulla confusione, l'angoscia, la violenza e sulle vittime, soprattutto le donne.

Per due volte la Rai ha prima annunciato e poi cancellato la trasmissione di No Other Land e non si sa ancora perché

È successo il 7 ottobre e poi di nuovo il 21. Al momento, non sappiamo se e quando il film verrà reinserito nel palinsesto.

After the Hunt di Luca Guadagnino è come una lunghissima conversazione che non porta a nulla

Il suo nuovo film, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia e nelle sale dal 16 ottobre, è la sua opera più politica. Oltre che quella meno riuscita.

È uscita una raccolta di racconti inediti di Harper Lee scoperti nella sua casa di New York dopo la morte

Si intitola La terra del dolce domani e in Italia l'ha pubblicata Feltrinelli.