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Le etichette su frutta e verdura sono molto piccole ma costituiscono un problema molto grande

Frutta e verdura arrivano nei supermercati spesso senza confezione: gli addetti riescono a riconoscerne le diverse varietà attraverso quelle minuscole etichette apposte sulla buccia. Sugli adesivi è infatti riportato un numero identificativo uguale per ogni tipo di prodotto in tutto il mondo, chiamato PLU (price look-up). Ebbene, sembra che quei piccoli pezzetti di plastica siano in realtà molto pericolosi. Non per la salute, dal momento che essi passano dei test che provano la loro innocuità nel caso vengano ingeriti accidentalmente. Il pericolo, ha spiegato Modern Farmer, è di tipo ambientale.

La raccolta differenziata, infatti, impone di gettare gli scarti organici separatamente. Il problema è che spesso le etichette della frutta finiscono insieme al resto (a meno che non le togliamo prima o non le ingoiamo per sbaglio). Quando succede, la plastica adesiva viene gettata insieme ai rifiuti organici e diventa una grande seccatura per le aziende di compostaggio. Le etichette, che non sono biodegradabili, passano spesso inosservate ai controlli, diventando il peggiore agente contaminante in tutta la catena. Tra le soluzioni al problema è stata proposta l’incisione del PLU sulla frutta tramite un laser, come fa una compagnia in Svezia. Ma al momento non c’è tattica più ecologica che stare attenti a gettare nella plastica il piccolo adesivo, prima di mangiare la frutta.