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09:18 mercoledì 22 ottobre 2025
È uscita una raccolta di racconti inediti di Harper Lee scoperti nella sua casa di New York dopo la morte Si intitola La terra del dolce domani e in Italia l'ha pubblicata Feltrinelli.
A Teheran hanno inaugurato una stazione della metropolitana dedicata alla Vergine Maria La stazione si chiama Maryam Moghaddas, che in persiano significa proprio Vergine Maria, e si trova vicino alla più grande chiesa della città.
Cercando di uccidere una blatta, una donna in Corea del Sud ha scatenato un incendio in cui è andato distrutto un appartamento ed è morta anche una persona La donna ha usato un lanciafiamme fatto in casa, fatto da un accendino e un deodorante spray. La sorte della blatta al momento non è nota.
Si è scoperto che l’AI viene usata anche per produrre poverty porn, cioè immagini piene di stereotipi sulla povertà utilizzate poi nella campagne di sensibilizzazione Si trovano in vendita sulle piattaforme di foto stock, costano poco, non danno problemi di licenza né di consenso: è per questo che sono sempre più diffuse.
I trafficanti di Captagon, l’anfetamina siriana, si stanno rivelando un grave problema per il nuovo governo siriano In questi giorni le autorità hanno sequestrato 12 milioni di pasticche, la più grande operazione di questo tipo dalla caduta del regime di Assad.
In carcere Sarkozy verrà messo in isolamento per evitare che gli altri detenuti si facciano i selfie con lui L'amministrazione della prigione di La Santé di Parigi ha preso questa decisione per proteggere il Presidente dal suo "fandom" carcerario.
La prima serie tv tratta dal Signore delle mosche l’ha realizzata Jack Thorne, il creatore di Adolescence Con la consulenza degli eredi di William Golding, per garantire la massima fedeltà della serie, prodotta da Bbc, ai temi e alle atmosfere del romanzo.
Il figlio del fondatore di Mango sarebbe sospettato nell’indagine sulla morte del padre Lo riportano i quotidiani El Pais e La Vanguardia: la polizia starebbe verificando delle supposte incongruenze nelle dichiarazioni di Jonathan Andic relative alle circostanze della morte del padre Isak.

Una famosa terapista ha dato alcuni consigli alle coppie in quarantena

02 Aprile 2020

Esther Perel, terapista di coppia celebre per i suoi libri diventati best seller L’intelligenza erotica. Riconciliare erotismo e quotidianità e Così fan tutti. Ripensare l’infedeltà (pubblicati in Italia da Feltrinelli, il primo è però fuori catalogo), ha appena pubblicato un nuovo podcast che affronta il problema della convivenza delle coppie in quarantena. Si intitola Where Should We Begin?: Couples Under Lockdown e raccoglie storie di coppie in giro per il mondo che stanno affrontando insieme questo periodo di isolamento dal mondo e convivenza forzata. Come racconta The Cut, Perel è anche stata recentemente ospite del podcast Pivot, condotto da Kara Swisher e Scott Galloway, dove ha spiegato come questo momento possa risolversi o in un rafforzamento della relazione o nella classica goccia che fa traboccare il vaso.

La terapista spiega infatti che ci sono varie dinamiche in gioco oggi tra chi è rinchiuso tra quattro mura con il proprio partner a causa dell’emergenza Coronavirus, un’esperienza che è difficile sia per chi è da solo sia per chi non lo è. «Normalmente, c’è un posto per essere il genitore, c’è un posto per essere l’amante, un posto per essere il partner, un posto per essere l’amico, il professionista, il lavoratore. Ora invece viviamo un collasso di tutti questi ruoli in uno spazio così che si intersecano continuamente tra loro. L’unico limite rimasto è il pulsante “muto” su Zoom. Poi ci aggiungi il fatto che le persone stanno vivendo incertezze prolungate, stress acuto, il dolore di sapere che il mondo non è più quello che conoscevi e che non sai spiegarti dove sta andando», dice Perel.

La confusione dei ruoli, e la gestione dello spazio, si sommano a come ognuno di noi sta affrontando individualmente quello che sta succedendo: si tratta di un sentimento che in molti casi è simile al lutto e come tale, secondo Perel, va trattato. «È la parola che ci aiuterà davvero a dare un senso a ciò che accade. Il dolore non riguarda solo la morte in senso fisico. Oggi è il dolore che accompagna una visione del mondo. Quando succede qualcosa come una pandemia, ti viene ricordato che la morte può sterminarti casualmente e può rovesciare il tuo mondo da un momento all’altro. Ieri correvamo nel parco e oggi non più. Sono cose che sappiamo, ma il livello, la frequenza e l’intensità con cui lo stiamo vivendo proprio ora è qualcos’altro. C’è questo senso del mondo, delle nostre routine, delle nostre relazioni. È quel senso di perdita imminente che sperimentiamo nel lutto, e che viene chiamato “lutto anticipato”».

Il lutto ha varie fasi – negazione, dolore, depressione, accettazione – e ognuno le vive a modo suo. È molto probabile che a fine giornata siamo tutti esausti, perché abbiamo passato la giornata di fronte a quegli stessi schermi che solo fino a poco tempo fa ritenevamo ci allontanassero dalle persone. Questo succede perché assorbiti dalle nostre routine, dice Perel, perdiamo di vista il senso generale: può aiutarci, in questo momento, riflettere e vivere queste emozioni così forti, che comunque sono inevitabili.

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