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00:19 lunedì 27 ottobre 2025
Da quando è uscito “The Fate of Ophelia” di Taylor Swift sono aumentate moltissimo le visite al museo dove si trova il quadro che ha ispirato la canzone Si tratta del Museum Wiesbaden, si trova nell’omonima città tedesca ed è diventato meta di pellegrinaggio per la comunità swiftie.
Yorgos Lanthimos ha detto che dopo Bugonia si prenderà una lunga pausa perché ultimamente ha lavorato troppo ed è stanco Dopo tre film in tre anni ha capito che è il momento di riposare. Era già successo dopo La favorita, film a cui seguirono 5 anni di pausa.
Al caso del furto al Louvre adesso si è aggiunto uno stranissimo personaggio che forse è un detective, forse un passante, forse non esiste È stato fotografato davanti al museo dopo il colpo, vestito elegantissimamente, così tanto che molti pensano sia uno scherzo o un'immagine AI.
L’azienda che ha prodotto il montacarichi usato nel colpo al Louvre sta usando il furto per farsi pubblicità «È stata un'opportunità per noi di utilizzare il museo più famoso e più visitato al mondo per attirare un po' di attenzione sulla nostra azienda», ha detto l'amministratore delegato.
I dinosauri stavano benissimo fino all'arrivo dell'asteroide, dice uno studio Una formazione rocciosa in Nuovo Messico proverebbe che i dinosauri non erano già sulla via dell’estinzione come ipotizzato in precedenza.
Nelle recensioni di Pitchfork verrà aggiunto il voto dei lettori accanto a quello del critico E verrà aggiunta anche una sezione commenti, disponibile non solo per le nuove recensioni ma anche per tutte le 30 mila già pubblicate.
Trump ci tiene così tanto a costruire un’enorme sala da ballo alla Casa Bianca che per farlo ha abbattuto tutta l’ala est, speso 300 milioni e forse violato anche la legge Una sala da ballo che sarà grande 8.361 e, secondo Trump, assolverà a un funzione assolutamente essenziale per la Casa Bianca.
L’episodio di una serie con la più alta valutazione di sempre su Imdb non è più “Ozymandias” di Breaking Bad ma uno stream di Fortnite fatto da IShowSpeed Sulla piattaforma adesso ci sono solo due episodi da 10/10: "Ozymandias" e “Early Stream!”, che però è primo in classifica perché ha ricevuto più voti.

Provare a essere ciechi, in realtà virtuale

24 Giugno 2016

Nel 1983 John Hull, un teologo australiano che aveva perso la vista, per sentirsi meno abbandonato a sé stesso decise di registrare una serie di audio-diari sulla sua condizione. Hull mise insieme oltre 16 ore di testimonianze e impressioni, ispirando il documentario Notes on Blindness, diretto da James Spinney e Peter Middleton, che ha avuto un’ottima accoglienza all’ultima edizione del Sundance Film Festival, dove è stato anche premiato.

Un progetto in realtà virtuale, promosso tra gli altri da Arte France, si è affiancato all’acclamato documentario: Notes on Blindness: Into Darkness consente al pubblico di accedere al mondo di John attraverso un video fruibile in prima persona, una testimonianza unica sulle percezioni che esistono «al di là della vista».

A guidare l’utente nella narrazione sono gli audio-diari originali del teologo: Notes on Blindness: Into Darkness usa una sofisticata animazione 3d a cui somma l’uso della registrazione binaurale (un metodo di registrazione tridimensionale dei suoni). Queste tecniche permettono di ricreare l’esperienza dell’essere ciechi: come scriveva Borges, d’altronde, «il mondo del cieco non è la notte che la gente crede. È un mondo fatto di nebbiolina, una nebbiolina verdognola o azzurrina e vagamente luminosa».

Il progetto Notes on Blindness: Into Darkness sarà nei cinema del Regno Unito a partire dal 24 giugno. Dal mese di luglio invece uscirà nelle sale britanniche anche il documentario originario Notes on Blindness.

In testata: un’immagine tratta da Notes on Blindness: Into Darkness.
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