Hype ↓
14:46 lunedì 27 ottobre 2025
È morto Björn Andrésen, «il ragazzo più bello del mondo» diventato famoso per Morte a Venezia L’attore svedese aveva settant’anni e per tutta la vita ha lottato con la difficile eredità del film di Luchino Visconti.
I ladri del Louvre sono stati catturati anche perché hanno lasciato indietro un sacco di indizi tra cui guanti, un casco, una fiamma ossidrica e un walkie-talkie Un sospettato è stato fermato all'aeroporto Charles de Gaulle mentre tentava di partire per l'Algeria, l'altro mentre si preparava a partire per il Mali.
Da quando è uscito “The Fate of Ophelia” di Taylor Swift sono aumentate moltissimo le visite al museo dove si trova il quadro che ha ispirato la canzone Si tratta del Museum Wiesbaden, si trova nell’omonima città tedesca ed è diventato meta di pellegrinaggio per la comunità swiftie.
Yorgos Lanthimos ha detto che dopo Bugonia si prenderà una lunga pausa perché ultimamente ha lavorato troppo ed è stanco Dopo tre film in tre anni ha capito che è il momento di riposare. Era già successo dopo La favorita, film a cui seguirono 5 anni di pausa.
Al caso del furto al Louvre adesso si è aggiunto uno stranissimo personaggio che forse è un detective, forse un passante, forse non esiste È stato fotografato davanti al museo dopo il colpo, vestito elegantissimamente, così tanto che molti pensano sia uno scherzo o un'immagine AI.
L’azienda che ha prodotto il montacarichi usato nel colpo al Louvre sta usando il furto per farsi pubblicità «È stata un'opportunità per noi di utilizzare il museo più famoso e più visitato al mondo per attirare un po' di attenzione sulla nostra azienda», ha detto l'amministratore delegato.
I dinosauri stavano benissimo fino all'arrivo dell'asteroide, dice uno studio Una formazione rocciosa in Nuovo Messico proverebbe che i dinosauri non erano già sulla via dell’estinzione come ipotizzato in precedenza.
Nelle recensioni di Pitchfork verrà aggiunto il voto dei lettori accanto a quello del critico E verrà aggiunta anche una sezione commenti, disponibile non solo per le nuove recensioni ma anche per tutte le 30 mila già pubblicate.

Tutto il multiverso adora Elizabeth Olsen

Perché tutti stanno amando l'intervista di Vanity Fair alla sorellina delle gemelle Olsen, protagonista del nuovo film Marvel dedicato a Doctor Strange.

16 Maggio 2022

In questi giorni sui social sta girando moltissimo un’esilarante intervista “con lie detector” a Elizabeth Olsen, pubblicata il 13 maggio da Vanity Fair. La serie di interrogatori realizzati con la macchina della verità ha una lunga storia (la prima, nel 2018, a Jennifer Lawrence), ma è forse la prima volta che i frammenti tratti da uno di questi video (che durano sempre tra i 10 e i 15 minuti) diventano così virali. Su YouTube l’interrogatorio svolto nel silenzio ha accumulato più di un milione di views. «Elizabeth è una persona che non può non piacere, è incredibile», commenta qualcuno. «Non riesco a smettere di ridere, è così involontariamente divertente!», commenta qualcun altro. Doctor Strange nel Multiverso della Follia, al cinema dal 4 maggio, non è soltanto l’attesissimo ritorno di Sam Raimi (il regista che ha diretto la trilogia di Spider-Man e Evil Dead), è anche il ritorno di Elizabeth Olsen. Da ormai sette anni, da quando Avengers: Age of Ultron è uscito nei cinema, quella che prima conoscevamo (o non conoscevamo, visto che non si faceva vedere spesso: nella sopracitata intervista si definisce “uncool” e dice che non ama la vita mondana) come la sorellina minore delle gemelle Olsen è diventata uno dei punti fermi del Marvel Cinematic Universe. Grazie alla sua Scarlet Witch/Wanda Maximoff, Olsen è stata la prima protagonista dell’universo cinematografico Marvel, insieme a Paul Bettany, a ricevere una serie tv tutta sua, la stranissima WandaVision, uscita all’inizio dell’anno scorso su Disney+ e diventata un esperimento di successo, apprezzato sia dai cultori del mondo Marvel che dagli spettatori che quelle storie le conoscono meno. Nove episodi in bianco e nero nella forma tipica di una sitcom americana che sfidavano il mondo dei supereroi così come lo conoscevamo, con riferimenti al genere crime. «WandaVision è una riproduzione affascinante e straordinariamente fedele alle convenzioni degli anni ’50 e ’60», scriveva la Bbc, e Elizabeth Olsen era l’attrice perfetta per interpretare l’ambigua protagonista. 

Se le sorelline Mary-Kate e Ashley si sono gradualmente trasformate da attrici bambine a icone di stile – che fumino sigarette, si mostrino fedeli alle auricolari con il filo o esibiscano la loro piega-non-piega (capelli lunghi sciolti, né mossi né lisci, molto chic), le loro foto diventano oggetto di culto e adorazione – nonché fashion designer di tutto rispetto, fondatrici di uno dei marchi di moda americani più rilevanti di oggi, The Row, Elizabeth Olsen sembra circondata da un’aura luminosa. La sua bellezza e le sue movenze hanno qualcosa di classico, tanto da farla sembrare più grande della sua età (33 anni) e far sì che questo risulti un complimento. La serietà con cui risponde alle domande di Vanity Fair mentre è collegata alla macchina della verità è irresistibile. Quando viene scoperta a mentire su quello che pensa della performance di Danielle delle Haim (sua ex compagna di classe e amica, una persona così cool che, dice lei, l’ha sempre intimidita) in Licorice Pizza, la sua risata viene definita “folle”. L’intervista diventa sempre più surreale, con lei che risponde serissima alla domanda: «Ti piace dare dei nomi alle piante?», dicendo: «No, non mi piace dare nomi agli oggetti inanimati, che siano piante, case o automobili». Quando le chiedono se possiede qualche “funny plants” nella sua casa in California, risponde con sicurezza di essere un'”aspirante cannaiola”. «I’m trying», afferma con gravità, e spiega che per la prima volta da circa un decennio ha ricominciato a fumare marijuana (sottolineando che in California è legale) ma ha ancora molta strada da fare, è solo una principiante e ancora non è molto brava. E cosa fa un cannaiolo principiante, chiede l’intervistatrice con la sua voce robotica? «Fa un tiro, molto piccolo», dice lei, «prova a non tossire, aspetta 45 minuti, ne fa un altro, ed è il momento di andare a dormire», e di nuovo esplode nella sua risata folle. Il fatto che l’attrice indossi una rigida blusa bianca a collo alto che sembra una camicia di forza rende la sua interpretazione da serial killer praticamente perfetta.

Articoli Suggeriti
È morto Björn Andrésen, «il ragazzo più bello del mondo» diventato famoso per Morte a Venezia

L’attore svedese aveva settant’anni e per tutta la vita ha lottato con la difficile eredità del film di Luchino Visconti.

Bugonia è il film più realistico di Yorgos Lanthimos, e questo potrebbe spaventarci a morte

Viviamo in un'epoca tanto assurda che un film su un complottista radicalizzato che rapisce la Ceo di una multinazionale perché convinto sia un'aliena non è una storia così improbabile.

Leggi anche ↓
È morto Björn Andrésen, «il ragazzo più bello del mondo» diventato famoso per Morte a Venezia

L’attore svedese aveva settant’anni e per tutta la vita ha lottato con la difficile eredità del film di Luchino Visconti.

Bugonia è il film più realistico di Yorgos Lanthimos, e questo potrebbe spaventarci a morte

Viviamo in un'epoca tanto assurda che un film su un complottista radicalizzato che rapisce la Ceo di una multinazionale perché convinto sia un'aliena non è una storia così improbabile.

Il prodigio è il romanzo giusto per un mondo in cerca di nuovi profeti

Un volto appare nel cielo. Nessuno se lo sa spiegare, se non nuovi profeti di speranza o distruzione. Un libro che mostra il caos che, da un momento all'altro, potrebbe spalancarsi.

Frank Westerman ha portato il reportage narrativo fino alla fine del mondo

Il giornalista ci parla del suo nuovo libro, Bestiario artico, in cui usa gli animali del Polo Nord per collegare i diari di esplorazione del XVI secolo con le trasformazioni ambientali, geopolitiche e culturali del presente.

Nella Gioia di ieri di Elena Stancanelli ci sono tre romanzi: uno sull’amicizia, uno sul sesso e uno sulla morte

E non basta: dentro c'è anche l'amore per gli animali domestici, modi meno malsani di prendersi e lasciarsi, e incontro tra generazioni. Ne abbiamo parlato con l'autrice.

Sono passati 26 anni dai Soprano e finalmente David Chase si è deciso a fare una nuova serie tv

Racconterà la storia del famigerato programma MKUltra della Cia, una serie di angoscianti esperimenti sugli esseri umani per ottenere il "controllo della mente".