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La danzatrice del ventre è diventato un mestiere molto pericoloso da fare in Egitto Spesso finiscono agli arresti per incitazione al vizio: è successo già cinque volte negli ultimi due anni, l'ultima all'italiana Linda Martino.
Ferrero (e la Nutella) va così bene che starebbe per comprare la Kellog’s Per una cifra che si aggira attorno ai tre miliardi di dollari. Se l'affare dovesse andare in porto, Ferrero diventerebbe leader del settore negli Usa.
Il cofanetto dei migliori film di Ornella Muti curato da Sean Baker esiste davvero Il regista premio Oscar negli ultimi mesi ha lavorato all’edizione restaurata di quattro film con protagonista l’attrice italiana, di cui è grandissimo fan.
Nell’internet del futuro forse non dovremo neanche più cliccare perché farà tutto l’AI Le aziende tech specializzate in AI stanno lanciando nuovi browser che cambieranno il modo di navigare: al posto di cliccare, chatteremo.
Trump si è complimentato con il Presidente della Liberia per il suo inglese, non sapendo che in Liberia l’inglese è la prima lingua Joseph Boakai, nonostante l'imbarazzo, si è limitato a spiegargli che sì, ha studiato l'inglese nella sua vita.
Ed Sheeran si è dato alla pittura e ha provato a imitare Jackson Pollock con risultati abbastanza discutibili Ma almeno si è sforzato di tenere "bassi" i prezzi delle sue "opere": meno di mille sterline a pezzo, che andranno tutte in beneficienza.
Dopo l’ultimo aggiornamento, Grok, l’AI di X, ha iniziato a parlare come un neonazista In una serie di deliranti post uno più antisemita dell'altro, Grok è pure arrivato a ribattezzarsi "MechaHitler".
La novità più vista su Netflix è un documentario su una nave da crociera coi bagni intasati Si intitola Trainwreck: Poop Cruise, è in cima alla classifica negli Stati Uniti ed è popolarissimo anche nel resto del mondo.

Gli stupendi e incomprensibili grafici elettorali della tv sudcoreana

10 Marzo 2022

In Corea del Sud hanno eletto un nuovo Presidente della Repubblica: il conservatore ed ex Procuratore Generale nel governo di Moon Jae-in, Yoon Seok-yeol (autore, nel corso della campagna elettorale, di alcune affermazioni apertamente misogine: non a caso è stato definito una sorta di Trump sudcoreano), ha battuto Lee Jae-myung, il candidato del Partito democratico, con un margine che alla fine del conteggio è stato inferiore al punto percentuale.

Un’elezione caratterizzata da alcune, fondamentali, divisioni, come riporta il Korea Herald: una di quelle sulle quali i commentatori sudcoreani si stanno concentrando di più è quella basata sull’età dei votanti, per esempio. Secondo gli exit poll condotti da tre emittenti televisive − Sbs (Seoul Broadcasting System), Kbs e Mbc − il 47,8 per cento dei ventenni ha votato per Lee e il 45,5 per Yoon. Un equilibrio che non si ritrova man mano che l’età degli elettori sale: il 64,8 per cento dei 60enni e il 69,9 dei 70enni ha votato per Yoon. Un altro dato interessante deriva dalla divisione del voto tra i più giovani a seconda del genere: i dati dell’exit poll suggerivano infatti che il 58,7 per cento degli uomini sotto i 20 anni ha votato per Yoon mentre il 36,3 per cento di loro ha scelto Lee; il 58,0 per cento delle donne sotto i 20 anni ha invece votato per Lee e il 33,8 per cento per Yoon.

Milioni di sudcoreani hanno seguito la battaglia elettorale, ora dopo ora, attraverso i canali Sbs: 4.6 milioni di persone hanno infatti visto la diretta dello spoglio in streaming sul canale YouTube della tv. Ad appassionare gli elettori sudcoreani è stato sicuramente il testa a testa tra Yoon e Lee (nessun elezione nella storia della Corea del Sud si era mai conclusa con il vincitore separato dallo sconfitto da un margine dello 0,73 per cento), ma un contributo alla loro passione politica devono averlo dato anche le incredibile grafiche e animazioni con le quali Sbs ha mostrato numeri e percentuali nel corso delle tante ore di diretta. Grafiche e animazioni che il giornalista Andrew Peng ha raccolto in un meraviglioso thread su Twitter. Per qualche ragione, si comincia con l’ingresso nello studio (virtuale, sia l’ingresso che lo studio) della mascotte di questa maratona elettorale: un gigantesco orso bianco, privo di occhi ed evidentemente piuttosto goffo, a giudicare dal capitombolo con il quale entra in scena.

https://twitter.com/TheAPJournalist/status/1501588975856676864

Poco dopo scopriamo i vari talenti dell’orso: sa suonare la chitarra, dirigere il traffico, ballare e nel tempo libero aiuta anche la comunità facendo il postino.

https://twitter.com/TheAPJournalist/status/1501590512570040322

A un certo punto l’orso, pur non avendo gli occhi, indossa degli occhialoni protettivi per assistere al decollo di un razzo, realizzato da chissà chi, partito per chissà quale pianeta, mostrato in un programma sulle elezioni politiche chissà perché.

https://twitter.com/TheAPJournalist/status/1501591315565277186

Dopo la presentazione dell’orso, evidentemente la battaglia elettorale entra nel vivo e Sbs mette in mostra la profondità del proprio budget e la creatività dei suoi grafici: dopo una presentazione dei candidati tutto sommato “istituzionale”, i due favoriti, Yoon e Lee, cominciano una sfida che durerà per ore, fino all’annuncio della vittoria del candidato conservatore. Nell’elezione raccontata da Sbs, i due si sfidano in una serie di scenari e gare: si va dagli sport invernali alla caccia a misteriose carte dai poteri probabilmente magici, dagli inseguimenti su pianeti marziani a bordo di mezzi che ricordano quelli dei Figli di Guerra di Mad Max: Fury Road a gare estremamente “terrestri” in piccoli parchi cittadini. Quando la sfida si fa accesissima, è come se Sbs tentasse di alleggerire la fortissima tensione politica mostrando al suo pubblico immagini concilianti che fanno immediatamente pensare a una riconciliazione nazionale, alla capacità di ricomporre le fratture causate dalla battaglia elettorale: in alcune animazioni Yoon e Lee giocano amabilmente insieme, stanno stesi sulla spiaggia a guardare il tramonto (o l’alba), se ne stanno seduti attorno al fuoco, solitari nella natura selvaggia.

https://twitter.com/TheAPJournalist/status/1501625483225493504

Purtroppo, come tutte le cose belle della vita, anche le presidenziali sudcoreane a un certo punto sono finite e con esse è terminata la successione di meravigliose grafiche di Sbs. Prima di salutare e di darci appuntamento alla prossima tornata elettorale, però, la tv ci fa un ultimo regalo: il ritorno in scena dell’orso bianco senza occhi, che evidentemente ha deciso di lasciar perdere la politica per andarsene al luna park e comprarsi un enorme palloncino viola.

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