Hype ↓
03:58 mercoledì 2 luglio 2025
L’Unione Europea ha stabilito che sapere quanto guadagnano i propri colleghi è un diritto Lo ha fatto con una direttiva che l’Italia deve recepire entro il 2026. L'obiettivo è una maggiore trasparenza e, soprattutto, contribuire alla diminuzione del gap salariale tra uomini e donne.
Grazie all’accordo tra Netflix e la Nasa ora si potrà fare binge watching anche dell’esplorazione spaziale Il servizio di streaming trasmetterà in diretta tutta la stagione dei lanci spaziali, comprese le passeggiate nello spazio degli astronauti.
Gli asini non sono affatto stupidi e se hanno questa reputazione è per colpa del classismo Diverse ricerche hanno ormai stabilito che sono intelligenti quanto i cavalli, la loro cattiva fama ha a che vedere con l'associazione alle classi sociali più umili.
In Turchia ci sono proteste e arresti per una vignetta su Maometto pubblicata da un giornale satirico Almeno, secondo le autorità e i manifestanti la vignetta ritrarrebbe il profeta, ma il direttore del giornale ha spiegato che non è affatto così.
Una delle band più popolari su Spotify nell’ultimo mese è un gruppo psych rock generato dall’AI Trecentomila ascoltatori mensili per i Velvet Sundown, che fanno canzoni abbastanza brutte e soprattutto non esistono davvero.
A Bologna hanno istituito dei “rifugi climatici” per aiutare le persone ad affrontare il caldo E a Napoli un ospedale ha organizzato percorsi dedicati ai ricoveri per colpi di calore. La crisi climatica è una problema amministrativo e sanitario, ormai.
Tra i contenuti speciali del vinile di Virgin c’è anche una foto del pube di Lorde Almeno, secondo le più accreditate teorie elaborate sui social sarebbe il suo e la fotografia l'avrebbe scattata Talia Chetrit.
Con dei cori pro Palestina e contro l’IDF, i Bob Vylan hanno scatenato una delle peggiori shitstorm della storia di Glastonbury Accusati di hate speech da Starmer, licenziati dalla loro agenzia, cancellati da Bbc: tre giorni piuttosto intensi, per il duo.

Eileen Kelly, l’educatrice

Una Instagram star «assolutamente normale» che vuole cambiare il modo in cui i teenager parlano di sesso.

17 Ottobre 2016

Ormai l’abbiamo capito tutti: se sei una ragazza e vuoi far sì che un cospicuo numero di persone si interessi a quello che hai da dire, il metodo più rapido e semplice per attirare l’attenzione è sentirti sexy e darlo a vedere. Quindi inizi a pubblicare un po’ di selfie audaci: i capezzoli coperti da due stelline, il culo bene in vista (protagonista indiscusso dell’era di Instagram, anche perché non passibile di censura), la lingerie, quando c’è, al passo coi tempi (un anno fa completi color carne, di tulle leggero, oggi complesse architetture di nastri neri dal gusto sadomaso). Crescono i follower e i like. Ma non sono soltanto le dita di una massa di maschi eccitati a toccare lo schermo nella disperata ricerca di un contatto. La percentuale delle donne è sempre sorprendentemente alta. Perché? Le donne guardano, invidiano, imitano, si rispecchiano. L’immagine di una ragazza sexy ma non inarrivabile, bellissima ma con personalità, sullo sfondo di una New York rosa e un po’ maledetta, ha il potere di reificare aspirazioni, sogni, insicurezze e tormenti.

La fama di Eileen Kelly ha iniziato a crescere così, selfie dopo selfie. «Una faccia che viene dal paradiso sopra a un corpo fatto per il peccato», esclama estasiato uno dei suoi 390 mila follower. Una ragazzina commenta una sua foto scrivendo: «I wish I was you». Kelly ha soltanto vent’anni ma ne dimostra ancora meno. Ad attrarre è anche il suo modo di raccontare la sua vita di ragazza. Tra un primo piano della sua faccia da bambola di porcellana e una foto in micro bikini, compaiono splendidi scatti di New York, la città dei sogni, dove Eileen vive da quando ha 17 anni. Lì ha iniziato a studiare alla New School for Liberal Arts, dove ha seguito, tra gli altri, corsi di gender studies e psicologia (ci tiene a ripeterlo in ogni intervista, aggiungendo che sta studiando per ottenere un certificato in sex education). Dopo una brutta caduta da ubriaca, a suo dire quasi mortale (su Instagram le foto del suo viso sfigurato), ha lasciato la scuola per dedicarsi a tempo pieno alla costruzione di un sogno: un sito di educazione sessuale (ma non solo), che si chiama Killer and a Sweet Thang.

eil

Ed ecco che, ancora una volta, l’iter si ripete. Così si potrebbe riassumere un manuale di istruzioni per giovani ambiziose: acquisire notorietà utilizzando il proprio corpo, superare un preferibilmente tragico e illuminante momento di epifania e approdare infine a creatività e contenuti. Femminismo o il suo contrario? Capacità imprenditoriale di sfruttare il privilegio di essere jeune et jolie a proprio vantaggio o percorso obbligatorio per ottenere un pubblico altrimenti irraggiungibile (come se questo step del corpo come oggetto di desiderio sessuale non potesse essere saltato, pena l’indifferenza, l’anonimato, l’oblio)?

­­Nata da padre marinaio giramondo (da piccola ha vissuto alle Hawaii e a Parigi) e da madre cresciuta in Mongolia (ma i due si sono conosciuti e innamorati a Budapest), ultima di 4 figli, Eileen si racconta nel lungo e dolcissimo editoriale del sito. Sua madre, dice, è morta quando lei aveva 8 anni. È stata cresciuta dal padre e ha frequentato una high school cattolica. Queste informazioni, in realtà, riempiono di significato il suo interesse per l’educazione sessuale e il sogno di creare «il luogo e le risorse di cui avrei avuto bisogno quando avevo sedici anni».

L’aspetto del sito ha quel sapore anni Novanta che da qualche tempo imperversa un po’ ovunque, ma di cui a quanto pare non siamo ancora sazi, anzi. Le due foto che si intervallano sulla home sanno già catturare fantasie e desideri: mani e gambe affondate in acqua scintillante, immancabili palme su skyline di grattacieli con luce infuocata di un tramonto. La sezione Sex è accompagnata da un forum chiamato Birds & Beeds, un posto sicuro dove scambiarsi consigli, esperienze, suggerimenti, senza imbarazzo, pruderie o volgarità. Il sito è estremamente curato in ogni suo aspetto: belle immagini, testi sobri, semplici, precisi e rassicuranti, che spiegano con una certa eleganza e precisione – con tenerezza, anche – cose che in effetti a una certa età ci siamo chiesti tutti, spesso senza trovare risposta, spesso ricevendone di assurde, spesso provando sul campo e, magari, sbagliando.

Due mesi fa Dazed ha pubblicato un video realizzato da Zev Magasis per presentare il sito, uno short film che inizia con Eileen sorridente sulla spiaggia e finisce con un clochard delirante, un’ode alla cultura giovanile e al «filthy paradise» (il paradiso marcio) che è Nyc, la città delle sorprese (belle e brutte), l’esaudirsi delle preghiere di ogni flâneur (come scriveva Baudelaire: «Enfer ou Ciel, qu’importe ? / Au fond de l’Inconnu pour trouver du nouveau»).

Il video e la bella intervista di Dazed, risalenti a pochi mesi fa, sono l’ultima cosa pubblicata su Kelly, che a partire da gennaio ha avuto un po’ di problemini con la stampa. Una giornalista del New York Post, dopo un’intervista abbastanza gradevole, sceglie per il pezzo un titolo azzardato, in prima persona, come se venisse direttamente dalla bocca di Eileen: «I fuel fantasies of men who want sex with young girls, and I’m fine with it». Eileen si dichiara disgustata e risponde con un’intervista su Cosmopolitan e Galore. Risultato della diffamazione? Tre interviste al posto di una e l’attivazione di un acceso dibattito su femminismo, pedofilia, sesso, pornografia, erotismo, adolescenza, social media e cattivo giornalismo, che contribuiscono alla pubblicità del sito e del personaggio di Eileen, una ragazza, come lei stessa si definisce, assolutamente normale.

Dal numero 28 di Studio, in edicola. Foto di Natalie Yang
Articoli Suggeriti
Death Stranding 2, Hideo Kojima non ha più voglia di giocare

Già il videogioco più discusso dell'anno, la nuova opera del game designer giapponese segna un cambiamento radicale della sua poetica: da sempre un ottimista, adesso anche lui sembra essersi rassegnato al peggio.

I libri del mese

Cosa abbiamo letto a giugno in redazione.

Leggi anche ↓
Death Stranding 2, Hideo Kojima non ha più voglia di giocare

Già il videogioco più discusso dell'anno, la nuova opera del game designer giapponese segna un cambiamento radicale della sua poetica: da sempre un ottimista, adesso anche lui sembra essersi rassegnato al peggio.

di Studio
I libri del mese

Cosa abbiamo letto a giugno in redazione.

Se non fosse per le donne, il romanzo sarebbe già morto

Nell'industria editoriale è considerato un dato di fatto: meno male che le donne i romanzi li leggono, li comprano, e tanto. Nessuno però è ancora riuscito a rispondere alla domanda: ma i maschi, invece, perché hanno smesso di farlo?

Solo Danny Boyle poteva avere il coraggio di fare un sequel come 28 anni dopo

Il regista inglese torna alla saga che lo ha reso famoso e decide di stravolgerla: il risultato è un film d'autore, horror ma anche politico e sentimentale, che disattende tutte le aspettative e che ha diviso i fan.

È uscito il primo teaser di Bugonia, il film in cui Yorgos Lanthimos parla di alieni e complottisti

Il film arriverà nella sale italiane a novembre e, secondo le prime indiscrezioni, potrebbe essere tra quelli in concorso a Venezia.

Macron ha detto che vuole far diventare la musica elettronica francese patrimonio Unesco

La musica elettronica l'abbiamo inventata noi. Solo noi abbiamo quel French Touch», ha detto, dando l'annuncio in un'intervista radiofonica.