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Netflix trasmetterà in streaming TF1, il canale televisivo più seguito in Francia È il primo accordo di questo tipo firmato dalla piattaforma streaming. Non sarà l'ultimo, visti i recenti cambiamenti nella politica aziendale di Netflix.
Nel Regno Unito c’è la moda di andare a farsi le punturine di filler nei bagni pubblici Sempre più persone prendono appuntamento via social per un ritocchino low cost nelle toilette pubbliche, con rischi enormi per la salute.
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A causa del caldo (e dell’overtourism), in futuro ferie e chiusure aziendali potrebbero essere spostate in primavera Sta già succedendo, in realtà: chi può parte quando le temperature sono ancora sopportabili, i luoghi meno affollati e i prezzi più accessibili.
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Già nel 1986, in un’intervista della Rai, Netanyahu mostrava di essere un estremista Fa impressione vedere le risposte date dall'allora 38enne Netanyahu a Giovanni Minoli nel famoso programma Mixer.
A quanto pare Papa Leone XIV è imparentato con un sacco di celebrity Lo ha rivelato un'inchiesta del New York Times: tra i cugini alla lontana ci sono Madonna, Angelina Jolie, Justin Bieber, Justin Trudeau e pure Hillary Clinton.
Per i palestinesi che vivono in Israele non ci sono bunker antiaerei in cui cercare rifugio Non ci sono perché non sono stati costruiti: con i bombardamenti iraniani i civili non hanno via di scampo.

Ci sarà un reboot di Easy Rider

30 Novembre 2022

Easy rider è uno di quei classici della storia del cinema che – come vi avevamo raccontato qui – ha ancora oggi qualcosa da raccontare. Il film del 1969 non solo ha contribuito a lanciare Jack Nicholson (che all’epoca aveva circa 32 anni), ma ha anche raccontato il Sessantotto americano e la controcultura giovanile come non era mai stato fatto prima e come non è più stato fatto dopo. Almeno, fino ad adesso, perché adesso un gruppo di produttori ha acquistato da Columbia Pictures i diritti per una nuova trasposizione della storia e, come racconta Variety, ha intenzione di realizzare un reboot di Easy Rider, un nuovo capitolo per «aggiornarlo ai tempi moderni ma con lo stesso spirito di una volta». Sono già alla ricerca del regista giusto al quale affidare l’impresa.

A quanto pare, il nuovo lungometraggio avrà un qualche tipo di legame con il precedente del 1969, una connessione simile a quella che lega i film della saga di Creed a quelli dell’epopea di Rocky. Maurice Fadida, uno dei produttori che hanno acquistato i diritti di Easy Rider, ha detto a Variety: «Il nostro obiettivo è tornare alla controcultura e alla libertà, le eredità che ci ha lasciato il film originale, e dare ai giovani di oggi un’opera che racconti con attenzione le sfide che loro stanno affrontando adesso». Secondo Fadida, il punto del nuovo Easy Rider sarà lo stesso del vecchio: far capire che quello che alle vecchie generazioni di oggi sembra folle, un giorno diventerà la norma, e questa norma saranno i ragazzi e le ragazze a stabilirla. Spiega Fadida che questo è quello che è successo «con il cambiamento culturale della fine degli anni Sessanta. Noi speriamo di poter contribuire a questo cambiamento».

Easy Rider è stato un enorme successo, un film adorato dal pubblico e apprezzatissimo dai critici, tant’è che fu anche candidato a due Oscar (quello per la miglior sceneggiatura e quello per il miglior attore non protagonista a Jack Nicholson). Proprio per questo, Sam Barsanti di The AV Club si è mostrato tutt’altro che entusiasta all’idea di questo reboot, definito una «idea orrenda». «Che cosa c’entra con la libertà nel 2022 un film su dei motociclisti che diventano ricchi grazie allo narcotraffico e poi se ne vanno in giro per il Paese? E come si fa a fare un film così nel 2022, senza mostrare dei motociclisti trumpiani e no-vax che rompono le scatole alla gente perché indossano le mascherine contro il Covid? Sentite, lungi da me dire agli altri cosa devono fare con i loro soldi, ma forse fare qualcos’altro? Forse fare un altro film?».

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