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16:02 mercoledì 30 aprile 2025
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.
Microsoft ha annunciato che dal 5 maggio Skype “chiude” definitivamente L'app non sarà più disponibile, chi ancora si ricorda le credenziali potrà usarle per accedere a Teams.
Alexander Payne sarà il presidente della giuria alla prossima Mostra del cinema di Venezia Il regista torna sul Lido dopo un'assenza di otto anni: l'ultima volta ci era stato per presentare il suo film Downsizing.

Ci sarà un reboot di Easy Rider

30 Novembre 2022

Easy rider è uno di quei classici della storia del cinema che – come vi avevamo raccontato qui – ha ancora oggi qualcosa da raccontare. Il film del 1969 non solo ha contribuito a lanciare Jack Nicholson (che all’epoca aveva circa 32 anni), ma ha anche raccontato il Sessantotto americano e la controcultura giovanile come non era mai stato fatto prima e come non è più stato fatto dopo. Almeno, fino ad adesso, perché adesso un gruppo di produttori ha acquistato da Columbia Pictures i diritti per una nuova trasposizione della storia e, come racconta Variety, ha intenzione di realizzare un reboot di Easy Rider, un nuovo capitolo per «aggiornarlo ai tempi moderni ma con lo stesso spirito di una volta». Sono già alla ricerca del regista giusto al quale affidare l’impresa.

A quanto pare, il nuovo lungometraggio avrà un qualche tipo di legame con il precedente del 1969, una connessione simile a quella che lega i film della saga di Creed a quelli dell’epopea di Rocky. Maurice Fadida, uno dei produttori che hanno acquistato i diritti di Easy Rider, ha detto a Variety: «Il nostro obiettivo è tornare alla controcultura e alla libertà, le eredità che ci ha lasciato il film originale, e dare ai giovani di oggi un’opera che racconti con attenzione le sfide che loro stanno affrontando adesso». Secondo Fadida, il punto del nuovo Easy Rider sarà lo stesso del vecchio: far capire che quello che alle vecchie generazioni di oggi sembra folle, un giorno diventerà la norma, e questa norma saranno i ragazzi e le ragazze a stabilirla. Spiega Fadida che questo è quello che è successo «con il cambiamento culturale della fine degli anni Sessanta. Noi speriamo di poter contribuire a questo cambiamento».

Easy Rider è stato un enorme successo, un film adorato dal pubblico e apprezzatissimo dai critici, tant’è che fu anche candidato a due Oscar (quello per la miglior sceneggiatura e quello per il miglior attore non protagonista a Jack Nicholson). Proprio per questo, Sam Barsanti di The AV Club si è mostrato tutt’altro che entusiasta all’idea di questo reboot, definito una «idea orrenda». «Che cosa c’entra con la libertà nel 2022 un film su dei motociclisti che diventano ricchi grazie allo narcotraffico e poi se ne vanno in giro per il Paese? E come si fa a fare un film così nel 2022, senza mostrare dei motociclisti trumpiani e no-vax che rompono le scatole alla gente perché indossano le mascherine contro il Covid? Sentite, lungi da me dire agli altri cosa devono fare con i loro soldi, ma forse fare qualcos’altro? Forse fare un altro film?».

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