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A Dubai stanno facendo piovere con dei droni che sparano laser alle nuvole

Il National Center of Meteorology di Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, ha iniziato a utilizzare dei droni che sparano raggi laser alle nuvole per generare la pioggia artificialmente. Come spiega Forbes, Dubai riceve una media di circa 10 centimetri di pioggia all’anno: la scarsità d’acqua rende difficile l’agricoltura e costringe il Paese a importare oltre l’80 per cento delle provvigioni alimentari. La mancanza di pioggia è anche il primo responsabile delle temperature altissime: il 6 giugno di quest’anno, ad esempio, il termometro di Dubai è arrivato a registrare 51 gradi.

Per tutti questi motivi, negli ultimi anni gli Emirati Arabi Uniti hanno investito in nove progetti per la generazione artificiale della pioggia, costati in totale 15 milioni di dollari. La tecnologia utilizzata per la produzione della pioggia non è del tutto dissimile dall’inseminazione delle nuvole, che è stata utilizzata negli Stati Uniti dal 1923 per combattere periodi prolungati di siccità. La semina delle nuvole richiede ioduro d’argento frantumato, una sostanza chimica utilizzata in fotografia, per aiutare a creare ammassi d’acqua nell’aria. I critici della tecnologia dei droni temono che la generazione artificiale della pioggia possa involontariamente causare massicce inondazioni e si preoccupano anche di una possibile futura privatizzazione di questa tecnologia.