Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Dove vanno a morire i blog

C’era ancora Blogspot all’epoca, ed era ancora cool, il miglior modo di aprirsi una finestrella nel web. Era prima che Tumblr indicasse una vita più semplice e veloce al blogging: non c’erano retweet, like o reblogging; il tutto si giocava su un intricato e perverso giro di commenti, auto-commenti, “scambi di link” e blogroll. Ogni blogger era blogger a suo modo ma tutti dovevano affrontare un nemico comune: il primo post. Quello che servizi come Blogger o WordPress.com titolavano automaticamente “Hello World!”, facendo gridare all’utente ignaro una gioia di vivere ingiustificata. I più astuti cancellavano quel testo e lo sostituivano con il loro personale saluto ai neo-lettori.
Inutile dire che in molti casi quel primo post di saluto e presentazione finiva per essere l’ultimo, o comunque per annunciare una fine certa e vicina, molto vicina. Un blog che chiude però non è sempre un blog che scompare dalla rete: è l’utente a doverlo cancellare, altrimenti servizi come Blogger lo lasciano lì, abbandonato nei secoli e nei secoli. Zombie Dead Blog è un sito che raccoglie proprio questi ruderi di internet: siti personali e blog pieni di speranza ed emozioni, dimenticati presto da tutti e lasciati soli.
Come spiega l’anonimo fondatore del blog, «Internet è pieno di blog morti. Zombie Dead Blog raccoglie il meglio e il peggio di queste pagine abbandonate. Spero di ispirare quei blog che vagano tra le tenebre dei link perduti e di resuscitarli».
Di seguito un po’ di esempi tratti dal sito.
(Questa è una chicca: il blog “di prova” di Jason Kottke, che anni dopo sarebbe diventato una delle star del web mondiale con il suo sito kottke.org.)
(via)

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.