Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.
La nuova tendenza make-up è truccarsi per sembrare un delfino che esce dall’acqua
C’è il trattamento con la bava di lumaca, il Celebrity Escargot Curse, in cui si usa davvero la bava di lumaca (si trova in numerosi prodotti, perfetto per attenuare gli inestetismi rigenerando il tessuto della pelle). Quello con il sangue, il Prp, reso famoso da Kim Kardashian e Bar Refaeli che nel 2013 avevano prelevato il proprio sangue dall’avambraccio per schizzarselo in faccia con l’agopuntura. La tecnica di trucco per avere la “glass skin”, la pelle a effetto specchio che riassumeva i pilastri cardine della cura del viso secondo la filosofia coreana. Ora, nel 2020, è arrivata la dolphin skin. Nonostante il nome, nessun delfino è stato coinvolto in alcun modo.
Per definirla, Dazed & Confused la descrive in questo modo: «È la pelle così rugiadosa e luminosa che potresti essere appena emerso dall’oceano cristallino, con la faccia ancora luccicante e grondante di goccioline d’acqua. Così luminosa e iridescente che qualcuno, se è lontano e magari è anche molto miope, potrebbe scambiare la tua pelle per quella liscia e scivolosa di un delfino, o per la superficie di una ciambella appena glassata». In realtà, si tratta semplicemente di un nuovo trend make-up, che ha portato ai massimi livelli il tema della luminosità della pelle, il cosiddetto “glowing” propugnato anche da Rihanna, cercando di dare al viso un effetto bagnato, traslucido e levigato. Il temine dolphin skin, cioè pelle di delfino, è stato coniato dalla make-up artist Mary Phillips, che da anni si occupa tra l’altro del make-up di tutta la famiglia Kardashian/Jenner. Non avevamo dubbi.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.

Reportage dalla "capitale del sud" dell'Ucraina, città in cui la guerra ha imposto un dibattito difficile e conflittuale sul passato del Paese, tra il desiderio di liberarsi dai segni dell'imperialismo russo e la paura di abbandonare così una parte della propria storia.