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18:21 venerdì 19 dicembre 2025
Di Digger di Alejandro G. Iñárritu non sappiamo ancora niente, tranne che un Tom Cruise così strano e inquietante non si è mai visto La trama della nuova commedia di Iñárritu resta avvolta dal mistero, soprattutto per quanto riguarda il ruolo da protagonista di Tom Cruise.
C’è un’estensione per browser che fa tornare internet com’era nel 2022 per evitare di dover avere a che fare con le AI Si chiama Slop Evader e una volta installata "scarta" dai risultati mostrati dal browser tutti i contenuti generati con l'intelligenza artificiale.
Kristin Cabot, la donna del cold kiss-gate, ha detto che per colpa di quel video non trova più lavoro e ha paura di uscire di casa Quel video al concerto dei Coldplay in cui la si vedeva insieme all'amante è stata l'inizio di un periodo di «puro orrore», ha detto al New York Times.
I Labubu diventeranno un film e a dirigerlo sarà Paul King, il regista di Paddington e Wonka Se speravate che l'egemonia dei Labubu finisse con il 2025, ci dispiace per voi.
Un reportage di Vanity Fair si è rivelato il colpo più duro inferto finora all’amministrazione Trump Non capita spesso di sentire la Chief of Staff della Casa Bianca definire il Presidente degli Stati Uniti una «alcoholic’s personality», in effetti.
Il ministero del Turismo l’ha fatto di nuovo e si è inventato la «Venere di Botticelli in carne e ossa» come protagonista della sua nuova campagna Dopo VeryBello!, dopo Open to Meraviglia, dopo Itsart, l'ultima trovata ministeriale è Francesca Faccini, 23 anni, in tour per l'Italia turistica.
LinkedIn ha lanciato una sua versione del Wrapped dedicata al lavoro ma non è stata accolta benissimo dagli utenti «Un rituale d'umiliazione», questo uno dei commenti di coloro che hanno ricevuto il LinkedIn Year in Review. E non è neanche uno dei peggiori.
C’è una specie di cozza che sta invadendo e inquinando i laghi di mezzo mondo Si chiama cozza quagga e ha già fatto parecchi danni nei Grandi Laghi americani, nel lago di Ginevra e adesso è arrivata anche in Irlanda del Nord.

Di cosa si è parlato questa settimana

Andare in pizzeria con Giorgia Meloni, fare una visita al Museo egizio con Christian Greco, quasi morire d'infarto per colpa di ITAlert e le altre notizie degli ultimi giorni.

di Studio
23 Settembre 2023

Polemiche – Teatro Greco
Nel mondo al contrario, gli sconti sul biglietto del museo sono strumenti pensati non per favorire l’accesso di alcuni ma per scoraggiare quello di altri. Nel mondo al contrario, un direttore di un museo viene accusato di razzismo per aver lanciato un’iniziativa che prevede la possibilità, per i cittadini di lingua araba, di acquistare due biglietti al prezzo di uno. Nel mondo al contrario, il direttore di un museo viene invitato a dimettersi perché ha cercato di invitare più persone a visitare il suo museo. Nel mondo al contrario, a chi lo accusa di discriminazione nei confronti dei cristiani, il direttore è costretto a ricordare che l’arabo non è la lingua dell’Islam e che esistono i cristiani copti. Nel mondo al contrario, il direttore del Museo egizio di Torino Christian Greco deve ribadire che lui si occupa di Antico Egitto e che il mondo al contrario di Lega e FdI non è sua competenza. Beato lui.

Altre polemiche – Prosciutto e Meloni
Capita a tutti di avere un impegno fissato e all’ultimo momento scoprire di non avere proprio nessuna voglia: è una debolezza umana, troppo umana. Di solito la soluzione è abbastanza semplice: ci si inventa una scusa credibile – ho fatto tardi a lavoro, devo badare alla prole – e si conta sulla comprensione altrui. Capita pure alle Presidenti del Consiglio invitate a cena alla Casa Bianca dal Presidente degli Stati Uniti. Joe, scusami, proprio non ce la faccio a passare, vengo da 12 ore di lavoro al Palazzo di vetro assieme ai «Paesi africani» (se c’erano tutti, 12 ore alla fine sono pure poche), ho mia figlia che mi rompe l’anima perché vuole la pizza e visto che sono a New York pensavo di farle assaggiare la vostra leggendaria slice. E vabbè, non ti preoccupare, c’è un’Assemblea generale dell’Onu all’anno, sarà per la prossima volta, Giorgia, avrà risposto Biden. Che, chissà, magari è stato lui a consigliare a Meloni di andare a cena da Ribalta: vera pizzeria italiana per una vera italiana, altro che New York slice.

Esteri – Annientamento
L’invasione russa in Ucraina ci ha ricordato che queste cose nel mondo succedono ancora e sempre, perché fino al 24 febbraio del 2022, per ignoranza o comodità, l’Europa e l’Occidente hanno vissuto nell’illusione che la guerra fosse ormai un vecchio attrezzo definitivamente chiuso nella soffitta della storia. Non è così e non è mai stato così, e questa settimana abbiamo avuto modo di ricordarcelo ancora una volta seguendo la fine del conflitto in Nagorno Karabakh, la resa della comunità armena di fronte all’ultima offensiva azera. La Repubblica autoproclamata d’Artsakh, come la chiamavano gli indipendentisti, finisce così, dopo 30 anni di guerra a intermittenza. Finisce così, come l’invasione dell’Ucraina ci ha ricordato finiscono tutte le guerre: i carrarmati per le strade, le case distrutte, i civili uccisi, le fughe di massa, le accuse di pulizia etnica.

Social – Molto forte, incredibilmente vicino
Tra il video virale dell’anziana signora (questo, forse il più bello) e i cellulari dei complottisti No It Alert avvolti nella carta stagnola – secondo loro il nuovo sistema di avviso della Protezione Civile sarebbe in realtà uno strumento «per tracciare le persone e analizzare la loro posizione e attività» – ci sono tutti quelli che sostiengono di aver rischiato un infarto quando, il 19 novembre, alle ore 12, il cellulare ha improvvisamente iniziato ad emettere un suono fastidioso e fortissimo che in futuro servirà per informare direttamente la popolazione in caso di gravi emergenze imminenti o in corso. Giusto per instillare nelle nostre vite un’atmosfera ancora più apocalittica.

Milano – Strade perdute
Milano deve rallentare. La città non riesce a stare dietro ai suoi cittadini che, sempre più numerosi, preferiscono la bicicletta alla macchina. E allora giovedì tanti milanesi che hanno la questione a cuore sono scesi in strada, a bloccare 4 punti nevralgici della città, per far provare agli automobilisti una frazione del disagio che loro provano pedalando per le vie di Milano. Dall’inizio dell’anno nel capoluogo sono morti cinque ciclisti e otto pedoni, l’ultima vittima lunedì mattina. Le richieste? Una città la cui mobilità sia pensata a misura d’uomo prima che di macchina: la proposta dei manifestanti è introdurre il limite di velocità di 30 km/h in tutte le strade del centro e più piste ciclabili, perché adesso “di Milano si muore”.

Personaggi – Vattimo amore
A dare la notizia è stato Simone Caminada, assistente e compagno per 14 anni del filosofo, da Vattimo sempre difeso, anche davanti al Tribunale di Torino, dalle accuse di aver condizionato la sua psiche per accaparrarsi l’eredità. Negli ultimi anni si parlava di lui, malato di Parkinson, soprattutto sulle pagine di cronaca giudiziaria, ma nei suoi 87 anni di vita Gianni Vattimo è stato il più grande analista del pensiero di Martin Heidegger, il massimo esponente del pensiero debole (ovvero dell’abbandono delle pretese di fondazione della metafisica tradizionale e dalla relativizzazione di ogni prospettiva filosofica o politica che intenda presentarsi come definitiva), spiegato nella raccolta di saggi curata con Pier Aldo Rovatti nel 1983, il presentatore del programma di divulgazione filosofica La clessidra su Rai3, un professore universitario, un direttore di riviste, un politico e molto altro.

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