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03:49 martedì 21 ottobre 2025
La prima serie tv tratta dal Signore delle mosche l’ha realizzata Jack Thorne, il creatore di Adolescence Con la consulenza degli eredi di William Golding, per garantire la massima fedeltà della serie, prodotta da Bbc, ai temi e alle atmosfere del romanzo.
Il figlio del fondatore di Mango sarebbe sospettato nell’indagine sulla morte del padre Lo riportano i quotidiani El Pais e La Vanguardia: la polizia starebbe verificando delle supposte incongruenze nelle dichiarazioni di Jonathan Andic relative alle circostanze della morte del padre Isak.
È morta Sofia Corradi, la donna che ha inventato l’Erasmus “per colpa” della burocrazia italiana Aveva 91 anni e l'idea dell'Erasmus le venne quando in Italia non le furono riconosciuti degli esami universitari fatti negli Usa.
Persino la ministra della Cultura francese ha ammesso che i ladri che hanno rubato i gioielli dal Louvre sono stati «molto professionali» Una sconsolata Rachida Dati ha dovuto ammettere che i ladri hanno agito con calma, senza violenza e dimostrandosi molto esperti.
Gli addetti stampa della Casa Bianca hanno risposto «tua madre» a una normalissima domanda di un giornalista durante una conferenza stampa Una domanda sul vertice tra Trump, Putin e Zelensky a Budapest, che Karoline Leavitt e Stephen Cheung hanno preso molto male, a quanto pare.
Hollywood non riesce a capire se Una battaglia dopo l’altra è un flop o un successo Il film di Anderson sta incassando molto più del previsto, ma per il produttore Warner Bros. resterà una perdita di 100 milioni di dollari. 
La Corte di giustizia europea ha stabilito che gli animali sono bagagli e quindi può capitare che le compagnie aeree li perdano Il risarcimento per il loro smarrimento è quindi lo stesso di quello per una valigia, dice una sentenza della Corte di giustizia dell'Unione Europea.
È uscito il memoir postumo di Virginia Giuffre, la principale accusatrice di Jeffrey Epstein Si intitola Nobody’s Girl e racconta tutti gli abusi e le violenze subiti da Giuffré per mano di Epstein e dei suoi "clienti".

C’è una raccolta fondi per salvare la casa di Derek Jarman

23 Gennaio 2020

Era il 1989 quando il regista e scrittore Derek Jarman decise di acquistare una casa in legno, originariamente appartenuta a una famiglia di pescatori, nella zona costiera del Kent, a Dungeness. E lì, in un’arida e desolata distesa di ciottoli con vista sulla centrale nucleare del luogo, diede vita al suo meraviglioso giardino. Come un memoriale, che nel tempo ha rievocato il regista attraverso i colori e la perfezione della sua creazione (documentata nel libro Il giardino di Derek Jarman, con fotografie di Howard Sooley). Ora, per salvare la dimora dell’autore e per evitare che venga venduta a qualche privato, è stata aperta una campagna fondi che vuole raccogliere i 3,5 milioni di sterline necessari perché continui a essere un luogo dove tutti possono andare a cercare ispirazione.

Come riporta il Guardian infatti, per tutti quelli che hanno preso a cuore la causa (tra cui anche Tilda Swinton e il pittore Michael Craig-Martin) il “Prospect Cottage” ha il valore di un’opera d’arte riconosciuta a livello internazionale e sarebbe un’ottima fonte di ispirazione per i creativi di tutto il mondo (considerando il fatto che sono numerosi gli artisti britannici che sono soliti recarsi nel giardino di Jarman trattandolo alla stregua di un santuario). Dopo la morte di Jarman nel ’94, la casa e il giardino furono curati dal compagno dell’artista Keith Collins che, venuto a mancare nel 2018, desiderava che la proprietà rimanesse una sorta di eredità spirituale di Jarman al mondo.

«Il cottage è stato pensato per essere come un organismo vivente», ha detto Swinton, storica musa del regista, che è stata chiamata alla Slade School of Art per mobilitare gli artisti circa la raccolta fondi, lanciata dalla scuola stessa lo scorso mercoledì 23 gennaio. «Vorrei che diventasse qualcosa di inclusivo, di incoraggiante per tutti coloro che già vengono o che potrebbero venire a trarne ispirazione per la propria vita lavorativa come è capitato a me».

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