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Anche Spagna e Francia dichiarano guerra al fumo all’aperto In arrivo divieti di fumo in parchi, spiagge e anche nelle terrazze di bar e ristoranti per tutelare i bambini.
Haribo ha ritirato delle caramelle perché contenevano cannabis e non Coca Cola Nei Paesi Bassi una coppia ha portato i dolciumi alla polizia dopo che i figli hanno cominciato a comportarsi in maniera strana.
Kevin Costner è stato denunciato da un’attrice per una scena di stupro non prevista durante le riprese di Horizon Un episodio che ricorda molto quello che successe a Maria Schneider sul set di Ultimo tango a Parigi.
Dopo 60 anni a Mosca è stato inaugurato un nuovo monumento dedicato a Stalin Si trova nella stazione della metropolitana Taganskaya ed è l'esatta riproduzione di un monumento "perso" nel 1966.
Per prepararsi al ruolo di giurata del Booker, Sarah Jessica Parker ha detto che sta leggendo due libri al giorno Ha preso molto sul serio il ruolo, che prevede la lettura di 170 libri entro il 29 luglio.
In Slovacchia hanno deciso che la soluzione al problema degli orsi è mangiarli Ce ne sono troppi nelle foreste del Paese e il governo vuole diminuirne drasticamente il numero, anche se si tratta di una specie protetta.
A causa della crisi climatica un ghiacciaio in Svizzera è collassato e ha distrutto un intero villaggio Il sistema di monitoraggio ha permesso di evacuare per tempo il paese, ma il disastro di Blatten potrebbe ripetersi presto.

Sembra che Damien Hirst abbia iniziato a usare Instagram

24 Gennaio 2018

Il suo profilo Instagram è attivo da un bel po’. Ma è solo recentemente (l’ha notato anche Dazed) che qualcosa è cambiato in @damienhirst. Il tono del profilo del famoso “falsario” si è fatto più intimo, a tratti confessionale. Le informazioni sulle mostre e i titoli delle opere hanno lasciato il posto a testi che sembrano scritti direttamente dall’artista. Che siano pensate ad hoc dal suo ufficio stampa o digitate direttamente da Hirst sul suo smartphone, queste brevi didascalie propongono un nuovo punto di vista sul lavoro dell’artista britannico.

Instagram diventa così una specie di catalogo auto-ragionato, con cui è possibile rileggere la carriera di uno dei più celebrati artisti viventi, da sempre impietoso e sincero nel giudicare se stesso e il proprio percorso (come dimostrava nel suo bellissimo libro autobiografico Manuale per giovani artisti, pubblicato nel 2004 da Postmedia Books). Un esempio? Hirst condivide su Instagram un’opera del 1988, “Boxes”, con questa didascalia: «Quando l’ho fatta nel 1988, pensavo che sarebbe stata la cosa più nuova sul pianeta. Ho dipinto scatole di cereali con vernice lucida e le ho attaccate al muro. Sembrava una schifezza costruita in un programma televisivo per bambini».

Altri testi sono vere e proprie auto-letture di opere del passato, come nel caso di  “The Golden Calf” che faceva parte di Beautiful Inside My Head Forever, un’asta con la quale Sotheby’s, per la prima volta, scavalcò le gallerie e vendette le opere direttamente al pubblico. Acquistato per 10,3 milioni di sterline, il vitello sembrò l’ennesima dimostrazione del gusto dell’autore per lo scandalo e i soldi facili. Racchiuso in una vetrina d’oro e montato sul marmo, il toro Charolais era adornato con corna d’oro 18 carati, zoccoli e un disco simile a un’aureola. Ma la didascalia di Hirst dimostra come, ruotando intorno ai temi ricorrenti della morte e della ricchezza, il concetto dell’opera aveva in realtà motivazioni personali e profonde. «Per me», dice Hirst, «rappresentava la caduta di qualcosa o la fine di un’era. Il mercato dell’arte oscillava e io stavo vendendo tutto quello che avevo fatto. Sentivo che non avrei potuto andare avanti all’infinito». L’artista ha sottolineato quest’idea di decadenza un anno dopo l’asta quando, nel 2009,  in “End of an Era”, ha esposto una teca contenente la testa decapitata del vitello d’oro.

The Golden Calf was the main piece in the 2008 sale I did at sothebys. It represented the fall of something or the end of an era to me, the art world had been rocking for a few years and I was selling everything I made. I just felt it couldn’t go on forever. #endofanera #formaldehyde #goldencalf #damienhirst

Un post condiviso da Damien Hirst (@damienhirst) in data:

Insomma: che sia il frutto della sua testa o un’idea scaturita dalla mente del suo social media manager, il nuovo stile dei testi che accompagnano le foto sul profilo di Damien Hirst ci piace più di prima. Dopotutto, come ci ha insegnato la sua ultima mostra, Treasure from the Wreck of the Unbelievable, a volte la storia che raccontiamo è più importante della verità.

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