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02:29 martedì 2 dicembre 2025
È morto Tom Stoppard, sceneggiatore premio Oscar che ha reso Shakespeare pop Si è spento a ottantotto anni uno dei drammaturghi inglesi più amati del Novecento, che ha modernizzato Shakespeare al cinema e a teatro.
La Tv argentina ha scambiato Gasperini per il truffatore delle pensioni che si era travestito da sua madre Un meme molto condiviso sui social italiani è stato trasmesso dal tg argentino, che ha scambiato Gasperini per il Mrs. Doubtfire della truffa.
La parola dell’anno per l’Oxford English Dictionary è rage bait Si traduce come "esca per la rabbia" e descrive quei contenuti online il cui scopo è quello di farci incazzare e quindi interagire.
A giudicare dai nomi in gara, Carlo Conti vuole che Sanremo 2026 piaccia soprattutto ai giovani Tanti nomi emergenti, molto rap e veterani al minimo: è questo il trend di Sanremo 2026, pensato per un pubblico social e under trenta.
I dazi turistici sono l’ultimo fronte nella guerra commerciale tra Stati Uniti ed Europa Mentre Trump impone agli stranieri una maxi tassa per l'ingresso ai parchi nazionali, il Louvre alza il prezzo del biglietto per gli "extracomunitari".
Papa Leone XIV ha benedetto un rave party in Slovacchia in cui a fare da dj c’era un prete portoghese Il tutto per festeggiare il 75esimo compleanno dell'Arcivescovo Bernard Bober di Kosice.
I distributori indipendenti americani riporteranno al cinema i film che non ha visto nessuno a causa del Covid Titoli molto amati da critici e cinefili – tra cui uno di Sean Baker e uno di Kelly Reichardt – torneranno in sala per riprendersi quello che il Covid ha tolto.
La presidente della Tanzania Samia Suluhu Hassan ha nominato il nuovo governo e ha fatto ministri tutti i membri della sua famiglia In un colpo solo ha sistemato due figlie, un nipote, un genero, un cognato e pure un carissimo amico di famiglia.

Cosa c’è nel nuovo numero di Studio

Il racconto corale di Gomorra , un'intervista a Paolo Virzì, un saggio di Andrew O'Hagan e tutti i contenuti del numero 33.

di Studio
26 Novembre 2017

Dal 24 novembre Studio è in edicola, con il nuovo numero, il 33, la prima copertina “collettiva”  nella storia della rivista. Si tratta di tre dei protagonisti di Gomorra – La serie, appena ricominciata su Sky con la terza stagione. I celebrati Cristiana Dell’Anna (Patrizia) e Marco D’Amore (Ciro), e Arturo Muselli che sarà Enzo, uno dei personaggi principali della nuova stagione. Abbiamo realizzato con loro un servizio, con le fotografie di Alessandro Furchino Capria, che accompagna un lungo pezzo che indaga su com’è stata pensata e realizzata in Italia l’unica serie che ci viene invidiata all’estero. Cristiano de Majo ha parlato con produttori, sceneggiatori, registi, scenografi e lo stesso Roberto Saviano: ne è venuto fuori un pezzo corale, che è anche un dietro le quinte di questa fortunata produzione televisiva.

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La seconda storia del numero è un lungo ritratto intervista di Mattia Carzaniga a Paolo Virzì, in procinto di uscire, all’inizio del 2018 col suo film americano, Ella & John, con Donald Sutherland ed Helen Mirren. Si parla di cinema italiano ovviamente e di una carriera eccezionale, ma anche di politica. Per il nostro viaggio a tappe nelle città che raccontano dove sta andando il mondo e che, nei numeri precedenti, ci ha portato a Londra, Parigi, Vienna, Washington, questa volta abbiamo mandato Anna Momigliano a Francoforte, una città che è diventata particolarmente centrale, specie dopo Brexit: aspira a diventare la capitale d’Europa e unisce due anime apparentemente in contrasto, quella finanziaria delle banche e quella dell’editoria.

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Andrew O’Hagan, l’autore de La vita segreta, il libro appena uscito per Adelphi, che racconta tre storie legate al mondo digitale (tra cui una su Julian Assange e un’altra sull’inventore del bitcoin), scrive su “Studio Classic” una lunga e interessantissima riflessione sul ruolo dello scrittore nell’epoca dei social. Abbiamo poi affidato a Letizia Muratori, Paola Peduzzi e Clara Mazzoleni tre ritratti di tre personaggi di cui si sta parlando. Sono rispettivamente Ronan Farrow (autore delle inchieste sul caso Weinstein pubblicate dal New Yorker), Jacinda Ardern (nuova premier laburista neozelandese) e Olivia Sudjic (autrice di Una vita non mia per minimum fax, che è stato definito dal Guardian «il grande romanzo di Instagram»). Altri personaggi e altri ritratti: li ha scritti Andrea Nepori, che è stato per noi al Web Summit di Lisbona, che si è appena svolto, un imponente manifestazione dove si sono dati appuntamento grandi realtà del tech e nuove start-up.

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Celebriamo in questo numero i 50 anni del magazine che probabilmente qui a Studio amiamo di più: il New York, parlando con l’Editor for Business and Strategy della rivista e mostrando le immagini del libro speciale che racconta questo pezzo così influente dell’editoria periodica americana. Le altre due storie sono di Davide Coppo che ha scritto un saggio letterario sulla nostra ossessione per il meteo e di Marcello Rossi che ha scritto un reportage dalla Norvegia, dove si alleva il pesce più mangiato al mondo: il salmone.

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 Nello Studio Visit di questo numero, Silvia Schirinzi ha raccontato il dialogo tra due designer e menti creative della moda contemporanea, il celebratissimo Virgil Abloh (prima matita prestata a Kanye West e oggi testa dietro Off-White) e il nostro Giorgio Di Salvo. Completano il numero i servizi di moda, la consueta sezione Studiorama, con i consigli culturali e di consumo della redazione, e uno speciale trasporti di cui siamo molto fieri: si parla di mobilità condivisa, di Helsinki e di Milano, e di treni, macchine e aerei, con un’intervista a Markus Vanhoenacker, l’affascinante pilota-scrittore autore di Skyfaring.

Studio n.33 è in edicola da venerdì 24 novembre
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