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Alcune volte i corvi fanno sesso con i corvi morti

L’Atlantic ha pubblicato un articolo che illustra le abitudini necrofile dei corvi. Un argomento alquanto insolito e anche un po’ disgustoso, ma che per il bene della scienza è senz’altro importante approfondire. La scoperta è in realtà abbastanza recente e risale al 2015: a farla è stata la ricercatrice Kaeli Swift, che studia il comportamento degli uccelli presso l’Università di Washington, e che aveva precedentemente dimostrato che i corvi conducono dei veri e propri “funerali”, raccogliendosi attorno ai cadaveri dei loro simili.

Swift aveva appena posato il corpo di un corvo morto vicino a un albero, nella speranza di riuscire a filmare l’evento da vicino: ma quello a cui ha assistito quando un altro corvo si è avvicinato al primo non è stato un funerale ma un violento amplesso con il morto. Conducendo ulteriori esperimenti, Swift ha scoperto che quella del sesso col cadavere è una pratica che si verifica spesso. Swift sospetta che durante la stagione riproduttiva, una minoranza di corvi, sia a causa dell’inesperienza che del cocktail di ormoni che si ritrovano nel cervello, perdano la capacità di affrontare stimoli insoliti. Un corvo morto presenta così le stesse caratteristiche del cibo, di un compagno o un intruso. Ecco perché mostrano una miscela così insolita di aggressività e approccio sessuale. Per chi volesse approfondire, il luogo è ideale è il blog di Swift, Corvid Research: completamente dedicato ai corvi e in particolare alla loro tanatologia. L’articolo in cui racconta gli esperimenti sulle tendenze necrofile è “Putting the “crow” in necrophilia”.

Questo è il primo studio sperimentale che misura la necrofilia in un animale selvatico, ma ci sono molti esempi in altre specie. Megattere, scoiattoli di terra, rospi e lucertole sono stati visti accoppiarsi con individui morti. A parte il sesso, ci sono anche molti casi documentati di animali in lutto, che l’antropologa Barbara King definisce «una risposta visibile alla morte che va oltre la curiosità o l’esplorazione,  ma include il cambiamento nelle routine quotidiane ed evidenti segnali di angoscia emotiva».