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04:23 mercoledì 2 luglio 2025
L’Unione Europea ha stabilito che sapere quanto guadagnano i propri colleghi è un diritto Lo ha fatto con una direttiva che l’Italia deve recepire entro il 2026. L'obiettivo è una maggiore trasparenza e, soprattutto, contribuire alla diminuzione del gap salariale tra uomini e donne.
Grazie all’accordo tra Netflix e la Nasa ora si potrà fare binge watching anche dell’esplorazione spaziale Il servizio di streaming trasmetterà in diretta tutta la stagione dei lanci spaziali, comprese le passeggiate nello spazio degli astronauti.
Gli asini non sono affatto stupidi e se hanno questa reputazione è per colpa del classismo Diverse ricerche hanno ormai stabilito che sono intelligenti quanto i cavalli, la loro cattiva fama ha a che vedere con l'associazione alle classi sociali più umili.
In Turchia ci sono proteste e arresti per una vignetta su Maometto pubblicata da un giornale satirico Almeno, secondo le autorità e i manifestanti la vignetta ritrarrebbe il profeta, ma il direttore del giornale ha spiegato che non è affatto così.
Una delle band più popolari su Spotify nell’ultimo mese è un gruppo psych rock generato dall’AI Trecentomila ascoltatori mensili per i Velvet Sundown, che fanno canzoni abbastanza brutte e soprattutto non esistono davvero.
A Bologna hanno istituito dei “rifugi climatici” per aiutare le persone ad affrontare il caldo E a Napoli un ospedale ha organizzato percorsi dedicati ai ricoveri per colpi di calore. La crisi climatica è una problema amministrativo e sanitario, ormai.
Tra i contenuti speciali del vinile di Virgin c’è anche una foto del pube di Lorde Almeno, secondo le più accreditate teorie elaborate sui social sarebbe il suo e la fotografia l'avrebbe scattata Talia Chetrit.
Con dei cori pro Palestina e contro l’IDF, i Bob Vylan hanno scatenato una delle peggiori shitstorm della storia di Glastonbury Accusati di hate speech da Starmer, licenziati dalla loro agenzia, cancellati da Bbc: tre giorni piuttosto intensi, per il duo.

La Corea del Nord sta combattendo il Covid con tè e acqua salata

20 Maggio 2022

Lo scorso 12 maggio il coronavirus è arrivato in Corea del Nord, con circa due anni di ritardo rispetto a tutto il resto del mondo. Stando a quanto riportavano in quei giorni i media nordcoreani, le autorità sanitarie avrebbero individuato nella capitale Pyongyang un focolaio piuttosto grande, diverse persone infettate dalla variante Omicron del SARS-CoV-2. Nei giorni successivi a questa scoperta, il governo di Kim Jong-un ha imposto un durissimo lockdown nel tentativo di arginare la diffusione del virus, ma nonostante questa decisione la curva epidemiologica è salita velocemente e nel Paese si è arrivati a registrare fino a 350 mila nuovi positivi in una sola giornata.

Adesso, la Corea del Nord si trova nella difficile situazione di provare a limitare i danni senza però poter fare affidamento sui principali strumenti che nel resto del mondo sono stati impiegati contro il Covid-19: farmaci antivirali e vaccini (la Corea del Nord negli scorsi mesi ha rifiutato tre milioni di dosi di vaccino offerte dalla Cina nell’ambito del progetto Covax, e all’offerta di aiuti arrivata dalla Corea del Sud Kim Jong-un non si è nemmeno disturbato di rispondere). Nel 2020, infatti, Kim ha deciso di chiudere le frontiere del Paese, rifiutando anche qualsiasi aiuto offerto dall’estero. Adesso, nel momento dell’emergenza, la televisione di Stato cerca di tranquillizzare la popolazione offrendo consigli di natura medico-sanitaria: stando a quanto riporta la Bbci media nordcoreani starebbero consigliando di curare questa “febbre” usando la medicina tradizionale.

Bevande calde come il té e altri infusi per affievolire il bruciore alla gola e far passare la tosse: gargarismi quotidiani con acqua salata, che una coppia intervistata dalla tv di Stato nordcoreana ha proposto come antisettico casereccio;  Ibuprofene, amoxicillina e altri antibiotici, indicati come soluzione giusta per i dolori muscolari, i mal di testa e la febbre. Queste le armi con le quali, in questo momento, la Corea del Nord sta combattendo contro la sua prima ondata di coronavirus. Una situazione tanto più preoccupante se si considera che il sistema sanitario del Paese è stato definito dall’Oms «non conforme agli standard ritenuti minimi dall’Organizzazione mondiale della sanità».

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